Ferraluglio saltato, la versione della Pro loco: "Da soli non potevamo farcela"
L'associazione ricostruisce le tappe della vicenda e precisa: "A criticare sono tutti capaci, a dare una mano..."
Anche il direttivo Pro Loco di Cameri vuole dire la sua una volta per tutte sul tema Ferraluglio 2023.
Il comunicato
"Partiamo dalla prima certezza: il 2 febbraio la nostra Associazione richiedeva un incontro in Sala Polivalente con commercianti, presenti solo in 7, associazioni, rioni e stampa locale per esporre il calendario degli eventi in programma per il 2023 dove, per la prima volta, veniva ufficializzato che Pro Loco non sarebbe stata l’organizzatrice della tanto contesa serata. Ci preme sottolineare questa cosa perché mai ci siamo imposti con “Il Ferraluglio non si deve fare”, ma abbiamo aperto le porte dicendo che le poche forze lavoro all’interno del consiglio e simpatizzanti non sarebbero riuscite a sostenere un evento come quello di metà luglio, soprattutto alla luce della poca osservazione delle regole avvenuta durante l’ultima edizione e nel sabato sera della Festa Patronale, dove il format è molto simile alla serata in questione, aggiudicandoci insulti ed epiteti solo per aver chiesto di rispettare le prescrizioni stilate e consegnate in anticipo. Probabilmente non è noto a tutti che l’organizzazione di eventi che contemplano l’aggregazione di un numero significativo di persone impone una serie di adempimenti come la richiesta di permessi, la definizione e l’osservanza del piano di sicurezza, nonché l’assunzione della responsabilità di quanto accade nel corso dell’evento".
"Come qualcuno ha brillantemente scritto sui social, la nostra associazione, come molte altre del nostro territorio, è formata da volontari che mettono il proprio tempo libero a favore della comunità, della promozione del turismo e del divertimento con circa 15 eventi all’anno che spaziano dai giochi per bambini, serate musicali, sagre, collaborazioni per far conoscere il nostro territorio con altre associazioni quali: Rioni, Banda Margherita, Oratorio, Associazione Stelle sulla Terra, Associazione Genitori, Pro Loco dei Paesi limitrofi, UNPLI, ATL Novara…, non dimenticandosi, però, che alla base di tutto ci debba sempre essere il rispetto e la collaborazione di tutti. Cose che, ahimè, sentiamo di aver messo in campo anche questa volta, quando il 15 marzo abbiamo incontrato nella nostra sede una delegazione dei commercianti composta da 3 persone (la presidente e due negozianti) dove abbiamo illustrato l’iter burocratico e pratico per poter mettere in piedi un evento di questa portata, dicendoci disponibili ad assisterli, supportarli ed in parte affiancarli per la sua realizzazione".
Lo scambio di mail
Cosa ci sia nel mezzo a noi non è dato saperlo, se non una e-mail arrivata alla nostra casella in data 28 marzo dove ci veniva richiesto dalla suddetta associazione di impegnarci ad organizzare un evento molto importante per il commercio camerese e che solo noi saremmo stati in grado di pianificare e gestire. A detta email abbiamo risposto in data 28 aprile, ringraziando dapprima per i complimenti ricevuti per l’impegno messo nel creare eventi a favore del territorio, ma ribadendo, comunque, che non ci saremmo presi l’impegno di organizzare il Ferraluglio 2023, sempre sottolineando che nel caso i commercianti stessi avessero avuto bisogno di un aiuto (chiusura strade e posizionamento degli eventuali hobbisti e bancarelle aggiuntive ai negozi presenti sul territorio) con una planimetria alla mano avremmo potuto farlo, compatibilmente con gli impegni personali dei singoli membri della nostra associazione. Quindi possiamo altresì comprendere dalla cronistoria sopra riportata che dal 2 di febbraio ad oggi, ma soprattutto al 15 luglio, di tempo ce ne sarebbe stato qualora ci fosse stata la reale volontà di voler organizzare qualcosa di concreto perché, all’atto pratico, i permessi richiesti sono da presentare 20/30 giorni prima dell’evento".
"Un continuo vociferare"
"Con profondo rammarico - concludono dall'associazione - abbiamo assistito durante queste settimane ad un continuo vociferare di notizie vere e no, applausi virtuali e pollici in su che leggiamo costantemente, ma che per svariati motivi non abbiamo voluto alimentare con sterili polemiche, che ora però necessitano di alcune nostre considerazioni (tra le altre cose molto acclamate) soprattutto dopo l’epigrafe pubblicata su Facebook ed apparsa alle vetrine di qualche esercizio commerciale (4 se non abbiamo contato male). Sarebbe bastato presentarsi all’incontro indetto i primi di febbraio per capire e comprendere le motivazioni? Forse… Sarebbe bastato attenersi alle disposizioni che vengono date in merito alle singole manifestazioni? Probabile… Sarebbe bastato che qualcun altro al di fuori di Pro Loco si assumesse la responsabilità di firmare i permessi? Sì (ma non poteva essere il Sindaco)".
"Tutto quello che proviamo a fare (con successo o no) viene fatto con i nostri sforzi; non siamo “un’estensione dell’Amministrazione Comunale”, ma non siamo nemmeno il surrogato dell’Associazione Commercianti. Nel nostro statuto è indicato che “la Pro loco persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, secondo principi di democraticità ed uguaglianza mediante lo svolgimento in via esclusiva o principale, a favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi, di una o più delle attività di interesse generale, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati”. Ricordiamo inoltre che gli eventi che organizziamo servono per finanziare altri progetti (uno ad esempio: la Patronale)".
"Tutti pronti ad additare"
"Negli ultimi anni il Ferraluglio è stato organizzato gratuitamente per commercianti, hobbisti ed espositori esterni, tutti i costi erano a carico di Comune e Pro Loco, i soggetti principali della manifestazione non erano soggetti nemmeno al pagamento delle tasse di occupazione suolo pubblico, le uniche spese a carico degli esercenti che somministravano alimenti e bevande era di presentare una semplice comunicazione al Comune. Vogliamo cercare l’ago nel pagliaio? Quanti cameresi hanno la tessera Pro Loco? Ve lo diciamo noi… 82 (compresi i 12 membri del consiglio). Quanto viene chiesto di pagare per le serate musicali della patronale o durante le sagre? Nulla. Però molti si sentono in dovere di sindacare ed additare delle persone (perché di questo parliamo) che per una volta hanno detto “noi non ce la facciamo, ci tiriamo indietro” dando comunque la possibilità ad altri di organizzarla, magari anche meglio".
"Cerchiamo di fare quanto è nelle nostre forze"
"Come ribadito molte volte, le porte della Pro Loco sono aperte per chiunque voglia collaborare portando nuove idee, impegno, buona volontà, ma anche critiche costruttive. Non siamo un’agenzia di eventi e mai ci potremmo sostituire a dei professionisti. Cerchiamo di fare quanto nelle nostre forze e ricordiamo che chiunque può rimboccarsi le maniche perché nascondersi dietro ad uno schermo è facile, un po’ meno passare i weekend a favore della comunità. Ci auguriamo che questa situazione porti a qualcosa di costruttivo, con nuove proposte e nuovi eventi, non per forza “marchiati Pro Loco” ed a coloro che scrivono sui social “io farei saltare tutti quelli della proloco”, ricordiamo che anche questo è poco rispettoso per chi mette in piedi 15 eventi all’anno da febbraio a dicembre soprattutto in un periodo storico come questo, dove si cerca di debellare atti violenti che siano fisici o verbali».