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Tariffe luce e gas, tutto quello che c'è da sapere sul prezzo fisso e indicizzato

Tariffe luce e gas, tutto quello che c'è da sapere sul prezzo fisso e indicizzato
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Per valutare le migliori tariffe proposte per la fornitura di energia elettrica e di gas è necessario porre attenzione sulla componente materia prima. Per far questo, occorre scegliere tra offerte con prezzo fisso oppure offerte con prezzo indicizzato. Scopriamo quali sono le principali differenze e come scegliere la tariffa più adatta.

La differenza tra prezzo fisso e prezzo indicizzato

Per accedere a un’ottima offerta per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica e di gas è necessario valutare vari aspetti, tra cui anche, e soprattutto, la spesa per l’energia elettrica e per il gas. Infatti, secondo le stime proposte da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), tali costi sono rilevanti rispettivamente per il 43,84% e per il 39,33%. Questo significa che, per accedere a una proposta ottimale, bisogna individuare soprattutto le aziende che propongono i migliori riscontri su questa componente. Tra l'altro, tutte le altre componenti del prezzo finale come servizi di rete, imposte e oneri di sistema sono praticamente stabiliti dalle autorità in maniera periodica nel tempo. Per saper valutare al meglio le varie proposte, ma soprattutto per quanto riguarda il mercato libero, è necessario conoscere alcune informazioni che consentono di comprendere nel merito l'offerta che si sta valutando.

Un aspetto spesso sottovalutato, ma che in realtà è fondamentale, riguarda la scelta tra una proposta con prezzo fisso oppure con prezzo indicizzato. Nel primo caso si fa riferimento a una tariffa basata su un prezzo fisso, o per meglio dire bloccato, per un determinato periodo di tempo. Naturalmente, il termine prezzo fa riferimento ai costi per la materia prima: questo significa che, a prescindere dall'andamento dei mercati energetici, tale componente in bolletta non cambierà. Da sottolineare che il prezzo rimarrà tale per un periodo di tempo che può andare da un minimo di 12 a un massimo di 36 mesi in funzione del contratto sottoscritto. Invece, una tariffa a prezzo indicizzato segue l'andamento del mercato: questo significa che da un mese all'altro il prezzo per la materia prima può variare, e in maniera anche rilevante.

Meglio scegliere una tariffa a prezzo fisso o a prezzo indicizzato?

Messi di fronte all’interrogativo sull'opportunità di scegliere una tariffa a prezzo fisso oppure a prezzo indicizzato, non è possibile dare una risposta. È chiaro che, con il prezzo indicizzato, c'è un maggiore rischio rispetto a quello che potrebbe succedere nel futuro. Infatti, potrebbe accadere di scegliere una tariffa a prezzo indicizzato che, sul momento, propone un importo decisamente più vantaggioso, salvo poi ritrovarsi a distanza di qualche mese con un prezzo molto cresciuto in ragione delle evoluzioni del mercato energetico. Il discorso è anche quindi soggettivo, perché ci sono persone che preferiscono pagare anche una tariffa leggermente più alta, ma avere la certezza di quello che si va incontro nei successivi mesi. D'altro canto, potrebbe anche accadere che con il prezzo indicizzato in alcuni mesi dell'anno ci sia un importo più basso, e quindi si risparmia sulla bolletta. Probabilmente, durante questa crisi energetica che ha visto un aumento sconsiderato dei prezzi dell'energia elettrica e soprattutto del gas, le persone che avevano sottoscritto una tariffa con prezzo indicizzato si sono ritrovate con bollette molto più alte. Tra l'altro, il problema di dover valutare se indirizzare l'attenzione su una tariffa a prezzo fisso oppure a prezzo indicizzato riguarderà nell'immediato tutti gli italiani. Infatti, a partire dal primo gennaio 2024 non esisterà più il mercato di maggior tutela: questo significa che ogni persona dovrà valutare se sottoscrivere un contratto con prezzo bloccato oppure con prezzo indicizzato. La scelta va effettuata anche in ragione delle proprie abitudini quotidiane: ad esempio, ci sono persone che trascorrono gran parte della giornata fuori casa, per cui potrebbe essere più utile valutare una tariffa bioraria che permetta di risparmiare utilizzando elettrodomestici dopo un determinato orario. Il miglior approccio è quello di valutare le proprie esigenze e sottoscrivere il contratto che meglio si adatta a esse.

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