Processo per il raid vandalico alla piscina di via Solferino: non ci fu alcun furto
Risulta invece ancora pendente nel processo penale il reato di imbrattamento
Imputati prosciolti nel processo per il presunto raid vandalico alla piscina di via Solferino, a Novara. Per il giudice non ci fu alcun furto.
Proscioglimento per il raid vandalico alla piscina
Non fu compiuto alcun furto nel raid vandalico dell’estate 2022 nella piscina comunale di via Solferino a Novara. La settimana scorsa il giudice ha prosciolto due degli imputati, così come aveva chiesto il pm al termine della sua requisitoria. Ancora pendente, invece, il reato di imbrattamento.
Un episodio che fece discutere
Il fatto al centro del procedimento era avvenuto nella notte tra sabato e domenica del 21 agosto di un anno fa, quando un gruppo di giovani, tutti sulla ventina, aveva scavalcato il muro di cinta della piscina e una volta all’interno – questa era l’accusa poi in parte caduta – avevano rubato qualche snack, soldi dalla cassa, fatto il bagno e, così pare, imbrattato il bordo vasca. La struttura novarese è protetta da un impianto di videosorveglianza e così nel giro di breve tempo la polizia era giunta sul posto e aveva bloccato i due finiti a giudizio con rito ordinario, oltre che un noto rapper già uscito di scena (anch’esso assolto) lo scorso mese di maggio al termine del rito abbreviato. Mentre un altro paio di giovani erano riusciti a fuggire.
L'iter che ha portato all'assoluzione
Tutti e tre quelli finiti nei guai avevano subito negato gli addebiti. Il giorno successivo al raid, la piscina di via Solferino era rimasta chiusa per le indispensabili operazioni di pulizia e sanificazione. Venerdì 21 luglio l’assoluzione perché il fatto non sussiste.