Oleggio, opposizione all'attacco: "Sulle opere pubbliche l'amministrazione ha fallito"
L'accusa: "Con una variazione hanno cancellato opere pubbliche per circa 6,5 milioni di euro"; il sindaco respinge le accuse e parla di "scelta politica fatta in funzione del Pnrr"
Da circa quasi 9 milioni di euro, a poco più di due milioni di euro. Con una delibera il consiglio comunale di Oleggio lo scorso lunedì 24 luglio ha approvato l’aggiornamento al piano triennale delle opere pubbliche.
Lo racconta NovaraOggi
"Fallimento definitivo"
Immediata è stata la frecciata lanciata dal consigliere di minoranza Massimiliano Ferrari: «Una situazione che certifica il definitivo fallimento di questa amministrazione. Solo tre mesi fa, con l’approvazione del bilancio di previsione, sindaco e l’assessore ai Lavori pubblici Alessandra Balocco annunciavano trionfalmente opere pubbliche per poco meno di 9 milioni di euro per il solo 2023. Avevamo fatto da subito presente che si trattava di un’operazione illegittima sotto il profilo finanziario e, comunque, assolutamente onirica, data l’incapacità sinora dimostrata nel realizzare opere pubbliche, in quattro anni non è partita più di una iniziativa all’anno. In consiglio il bluff dell’amministrazione è stato smascherato: la variazione ha cancellato opere pubbliche per circa 6,5 milioni di euro".
"Anche la relativa discussione è stata, ancora una volta, sconfortante - commenta Ferrari - il sindaco, che ha dovuto fare le veci dell’assessore ai Lavori pubblici non presente in consiglio, ha cercato, ancora una volta, di ‘confondere le carte’, operando un’indebita commistione con opere previste dai precedenti piani triennali, - ha detto Ferrari - del resto è comprensibile l’imbarazzo del primo cittadino, se si fosse limitato a riportare i fatti avrebbe inequivocabilmente confessato il suo personale fallimento e quello del suo fidato assessore, accomunati, oltre che dalla stessa tessera di partito, da una conclamata incapacità di realizzare le opere di cui il territorio oleggese avrebbe tanto bisogno".
La risposta del sindaco
«Come al solito il consigliere Ferrari ha giocato con le sue parole, - ha detto il sindaco Andrea Baldassini - nel consiglio comunale di aprile l’assessore Balocco ha fatto una immediata precisazione, ossia la scelta politica di inserire tutte le opere nell’anno 2023 per essere liberi di accedere al Pnnr. Dopo quattro mesi alcuni progetti sono passati e altri no e così abbiamo fatto questa modifica facendo slittare alcuni lavori. Da sempre le opere pubbliche sono circa due milioni di euro circa».
I lavori
A bilancio nel 2023 ci sono alcune opere già del 2022, come «la ristrutturazione della villa Troillet di circa un milione di euro per cui abbiamo ricevuto 550mila euro dal Pnrr; la pista di atletica da 250mila euro già appaltata, il viale Mazzini con aggiudicazione e gara espletata, la ciclopedonale di Mezzomerico che addirittura è di due anni fa. Quando questi lavori? A breve, alcuni anche prima della fine dell’estate».
Per il 2023 invece «abbiamo inserito le asfaltature da 630mila euro, il parco della cascina Troillet, il ponte sul Terdoppio, il restauro del salone di Palazzo Bellini, l’efficientamento energetica da 90mila euro, l’antincendio alla Maraschi per 50mila euro» spiega Baldassini. Per il 2024 fra le opere più significative ci sono la Villa Negri già in fase di progettazione e la parallela a via Santo Stefano per 524mila euro per cui il Comune attende il progetto esecutivo. «Sono opere che avevamo in programma e il ritardo è dovuto ai due anni e mezzo fermi».