Epifania, cambiamento, passione, impegno (FOTOGALLERY)

Epifania, cambiamento, passione, impegno (FOTOGALLERY)
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NOVARA - Epifania, cambiamento, passione, impegno: sono le parole che più sono tornate negli interventi dei relatori al Tedx Novara 2016 che si è svolto ieri pomeriggio all’Ain. Tutto esaurito per la seconda edizione cittadina dell’evento che prevede conferenze di massimo 18 minuti e che è stato condotto dall’organizzatore Marco Cigolotti. Ce ne sarebbero voluti molti altri però a Giuseppe Pozzi per raccontare la sua sfida: dalle riunioni con se stesso sui monti Lariani, alla vittoria della passione sulla razionalità, fino all’Alpe Sattal, la sua casa (e bed&breakfast) a 2.000 metri sopra Alagna. Il suo intervento è stato forse (e giustamente) quello più applaudito. Apprezzatissimi comunque tutti coloro che hanno raccontato di come hanno fatto diventare possibile (“Make it possible” era lo slogan di quest’anno del TedX Novara) i loro sogni, la loro vision: Filippo Campofelice, imprenditore e ingegnere informatico, specializzatosi in Computer Science presso l’ETH di Zurigo, che per dare voce alla sua passione per il giornalismo è tornato in Italia dove ha fondato Newspicker; Paolo Cremonini, ingegnere meccanico, Chief Operating Officer e Consigliere di Amministrazione del gruppo Fagioli, per il quale ha materialmente guidato le operazioni di recupero della Costa Concordia; Giulio Guadalupi, che lavora nell’azienda di famiglia, la Vinservice, leader mondiale degli spillatori per vino e birra; Bruno D'Amicis, biologo e fotografo naturalista professionista che ha ideato il progetto di ricerca fotografica del “vero paesaggio italiano” che si intitola “L’altro versante”; il novarese Marco Migliavacca, che i suoi volevano ingegnere meccanico, ma che ha realizzato il suo sogno di lavorare nel circo e oggi lavora (tra l’altro) per il Cinque du Soleil; Filippo Renò, co-fondatore e ceo della Epinova Biotech srl; Francesca Fedeli che ha trasformato con il marito il dolore di vedere il loro bimbo Mario non poter usare la parte sinistra del corpo a causa di un grave ictus alla nascita, in energia e forza per aiutarlo a stare meglio. Inoltre nel corso del pomeriggio c’è stato anche l’intervento musicale del Manzella Quartet, band che suona strumenti creati dando una seconda vita a oggetti di uso quotidiano ed è stato proiettato il video di un Tedx in Norvegia dove viene raccontata la straordinaria storia dell’invenzione della Slow Tv: a dimostrazione che non per forza innovazione è velocità. 

Valentina Sarmenghi 


NOVARA - Epifania, cambiamento, passione, impegno: sono le parole che più sono tornate negli interventi dei relatori al Tedx Novara 2016 che si è svolto ieri pomeriggio all’Ain. Tutto esaurito per la seconda edizione cittadina dell’evento che prevede conferenze di massimo 18 minuti e che è stato condotto dall’organizzatore Marco Cigolotti. Ce ne sarebbero voluti molti altri però a Giuseppe Pozzi per raccontare la sua sfida: dalle riunioni con se stesso sui monti Lariani, alla vittoria della passione sulla razionalità, fino all’Alpe Sattal, la sua casa (e bed&breakfast) a 2.000 metri sopra Alagna. Il suo intervento è stato forse (e giustamente) quello più applaudito. Apprezzatissimi comunque tutti coloro che hanno raccontato di come hanno fatto diventare possibile (“Make it possible” era lo slogan di quest’anno del TedX Novara) i loro sogni, la loro vision: Filippo Campofelice, imprenditore e ingegnere informatico, specializzatosi in Computer Science presso l’ETH di Zurigo, che per dare voce alla sua passione per il giornalismo è tornato in Italia dove ha fondato Newspicker; Paolo Cremonini, ingegnere meccanico, Chief Operating Officer e Consigliere di Amministrazione del gruppo Fagioli, per il quale ha materialmente guidato le operazioni di recupero della Costa Concordia; Giulio Guadalupi, che lavora nell’azienda di famiglia, la Vinservice, leader mondiale degli spillatori per vino e birra; Bruno D'Amicis, biologo e fotografo naturalista professionista che ha ideato il progetto di ricerca fotografica del “vero paesaggio italiano” che si intitola “L’altro versante”; il novarese Marco Migliavacca, che i suoi volevano ingegnere meccanico, ma che ha realizzato il suo sogno di lavorare nel circo e oggi lavora (tra l’altro) per il Cinque du Soleil; Filippo Renò, co-fondatore e ceo della Epinova Biotech srl; Francesca Fedeli che ha trasformato con il marito il dolore di vedere il loro bimbo Mario non poter usare la parte sinistra del corpo a causa di un grave ictus alla nascita, in energia e forza per aiutarlo a stare meglio. Inoltre nel corso del pomeriggio c’è stato anche l’intervento musicale del Manzella Quartet, band che suona strumenti creati dando una seconda vita a oggetti di uso quotidiano ed è stato proiettato il video di un Tedx in Norvegia dove viene raccontata la straordinaria storia dell’invenzione della Slow Tv: a dimostrazione che non per forza innovazione è velocità. 

Valentina Sarmenghi 


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