Tragedia

Federico, morto a 35 anni nel canale: indagati tre soccorritori

Si cerca di capire perché l’ambulanza non abbia visto l'auto del giovane; intanto si attendono anche gli esiti dell'autopsia

Federico, morto a 35 anni nel canale: indagati tre soccorritori
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E’ stata effettuata nella mattinata di venerdì 4 agosto all’istituto di medicina legale di Milano, dove era stato portato il corpo, l’autopsia di Federico Massara, 35 anni di Momo, Manager della Casco di Pero. Il giovane uomo era stato trovato senza vita all'interno della sua auto ribaltata in un canale a Rho, la notte tra il 27 e il 28 luglio. Hanno presenziato per conto della famiglia, per il riconoscimento del corpo del ragazzo, il fratello Alberto e lo zio.

Lo raccontano i colleghi di Settegiorni.

Si indaga

I risultati dell’esame autoptico, saranno comunicati alla famiglia nei prossimi giorni. Fino a quel momento mamma Nadia Mariazzi, avvocato che con il suo studio legale sta seguendo la triste vicenda legata alla tragica scomparsa del figlio, ha deciso di non parlare. «In questo momento non ci viene detto niente, confidiamo nel lavoro della Procura».

La famiglia si è affidata allo studio legale per capire cosa è esattamente successo la sera precedente al ritrovamento dell’auto con a bordo il corpo senza vita di Federico. Le indagini condotte dai carabinieri di Rho per conto della Procura di Milano, hanno, infatti come obiettivo quello di chiarire quanto accaduto e perché la vettura di Federico non sia stata notata nonostante la chiamata ai numeri di emergenza.

A questo scopo la Procura ha richiesto alla centrale di Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza)  gli atti di quel giovedì sera quando l’ambulanza è uscita non trovando l’auto del giovane. Nel frattempo per tre persone, quelle che si trovavano sull’ambulanza, è scattato l’avviso di garanzia e la procura di Milano ha avviato un fascicolo con procedimento penale per omicidio colposo. E a ciò si aggiunge la perizia sull’auto.

Cosa era successo

Sono tanti gli aspetti da chiarire. L’uomo viaggiava a bordo di una Bmw X5 aziendale, diretto verso casa. Su via Ghisolfa, per ragioni che i periti chiariranno, il suo mezzo è uscito di strada ed è finito, ribaltato, nel canale scolmatore dell’Olona. Sull’asfalto nessun segno di frenata. Dal mezzo, dotato di un sistema automatico di allarme, è partita la chiamata che segnalava la richiesta di soccorso al 112. In via Ghisolfa, in codice giallo, è stata così inviata un’ambulanza di Rho Soccorso con segnalazione alle Forze dell’ordine. L’ambulanza ha fatto però rientro in sede senza trovare nessuno.

E così il 35enne e la sua automobile sono rimasti nel canale tutta la notte e il mattino seguente. Alle 12, è stato un passante a notare la vettura ribaltata nell’acqua bassa. E’ così scattato un nuovo allarme, questa volta più chiaro, che ha portato all’arrivo sul posto dell’ambulanza, dei carabinieri di Rho, dei Vigili del fuoco.

Quindi, oltre ai motivi e alla dinamica dell'incidente, resta da chiarire perché la vettura di Federico non sia stata notata nonostante la chiamata ai numeri di emergenza.

Il funerale a Momo

"Facciamo tesoro dei momenti più belli di Federico per le generazioni future, raccontando o dando conforto a chi ne ha più bisogno". Questo uno dei tanti messaggi scritti in occasione del funerale.

Un ragazzo speciale Federico e la dimostrazione la si è avuta nel pomeriggio di martedì 8 agosto nella chiesa parrocchiale di Mono, strapiena di gente accorsa per dargli l’ultimo saluto.

La famiglia Massara è molto conosciuta in paese, anche per via dell'attività di papà Massimo, ex gestore della tabaccheria ortofrutta alimentari di via Squarini, dove anche Federico da giovane per un periodo aveva lavorato.

Tanti i messaggi: "Ti ricorderò sempre, sei stato uno dei più seri ed eleganti colleghi di lavoro" afferma Giovanni Calò. E ancora "Ricorderò sempre con nostalgia il tuo sorriso e la tua gentilezza caro Fede" scrive l’amica Linda.

Una cerimonia semplice e sentita quella celebrata dal parroco don Livorio Lanza nel corso della quale è stata ricordata la figura del 35enne stimato e apprezzato da tutto il paese. Dopo la cerimonia funebre il corpo del manager della Casco è stato portato al tempio per la cremazione.

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