Export novarese: gli Usa trainano la ripresa
NOVARA - +10,6%: è l'aumento che hanno registrato le esportazioni dal Novarese nel quarto trimestre dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2014, crescita dovuta in gran parte agli Usa. A livello nazionale l’incremento è stato del 2,6%. I dati, elaborati dall’“Osservatorio sull’export” attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali di Novara, segnalano un forte aumento rispetto al trimestre precedente (che aveva registato un +1,4%), a fronte del rallentamento della crescita media dell’Italia (+3,2% tra luglio e settembre scorsi). Anche il dato relativo all’intero 2015 premia la provincia di Novara, che registra una crescita tendenziale del 4,4%, contro il +3,8% italiano.
NOVARA - +10,6%: è l'aumento che hanno registrato le esportazioni dal Novarese nel quarto trimestre dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2014, crescita dovuta in gran parte agli Usa. A livello nazionale l’incremento è stato del 2,6%. I dati, elaborati dall’“Osservatorio sull’export” attivato dalla Fondazione Edison in collaborazione con l'Associazione Industriali di Novara, segnalano un forte aumento rispetto al trimestre precedente (che aveva registato un +1,4%), a fronte del rallentamento della crescita media dell’Italia (+3,2% tra luglio e settembre scorsi). Anche il dato relativo all’intero 2015 premia la provincia di Novara, che registra una crescita tendenziale del 4,4%, contro il +3,8% italiano.
Considerando le sole esportazioni manifatturiere, l’incremento tendenziale in tutto il 2015 è stato del 4,5%, raggiungendo un valore complessivo di quasi 4,64 miliardi di euro. Il settore che l’anno scorso è cresciuto di più è stato quello degli articoli farmaceutici (+33%), seguito dai mezzi di trasporto (+24,8%) e da quello, economicamente meno significativo, dei computer e degli apparecchi elettronici e ottici (+22,4%). Nel 2015 l’export di prodotti in metallo è cresciuto del 7,1%, quello degli alimentari, bevande e tabacco del 7,7%. Un +7,7% hanno registrato anche i prodotti dell’aggregato tessili-abbigliamento-pelli-accessori, in cui spiccano le buone performance del piccolo comparto dei filati di fibre tessili (+16,6%) e di quello, più consistente, degli articoli di abbigliamento (+14,7%); anche l’export di tessuti è aumentato (+1,5%), invertendo la rotta rispetto ai trimestri precedenti. L’export di macchine e apparecchi ha registrato un incremento del 2,1% e al suo interno quello delle “macchine di impiego generale”, che incorpora la rubinetteria e il valvolame, è cresciuto dell’1,2%. Solo il comparto del coke e dei prodotti petroliferi raffinati è risultato in flessione (-11,9%), insieme quello delle sostanze e prodotti chimici (-0,8%).
La ripartizione geografica ha registrato, nel 2015, una crescita del 4,5% delle esportazioni manifatturiere dirette all’interno dell’Unione Europea e del 4,3% di quelle dirette verso i mercati extra-europei. Nel complesso le esportazioni di manufatti dirette verso i Paesi Ue, pari a quasi 2,8 miliardi di euro, hanno rappresentato il 59,8% del totale, mentre quelle dirette verso i mercati extra-Ue, pari a quasi 1,9 miliardi in valore, sono state il 40,2% del totale.
«Quanto ai singoli mercati di sbocco – osserva Marco Fortis, noto economista e vicepresidente della Fondazione Edison, che da anni coordina la ricerca – il dato più significativo del 2015 è la forte crescita dell’export verso gli Stati Uniti (+44,6%), che diventano il quarto Paese di destinazione delle esportazioni novaresi guadagnando una posizione, rispetto al 2014, a danno del Regno Unito, che nel 2015 si posiziona quinto. I principali mercati di sbocco delle manifatture novaresi si confermano Germania, Francia e Svizzera: l’export verso questi tre paesi, pari complessivamente a 1,9 miliardi di euro, rappresenta oltre il 40% del totale. Se insieme a questi Paesi consideriamo anche Stati Uniti e Regno Unito, l’export raggiunge i 2,5 miliardi, pari a circa il 55% delle esportazioni manifatturiere provinciali. I rimanenti Paesi rientranti nella classifica dei dieci principali mercati di sbocco si confermano Spagna (+8%), Paesi Bassi (+15,3%), Polonia (+8,9%), Belgio e Turchia, ricalcando lo stesso ordine dell’anno precedente. Dal punto di vista delle performance, nel 2015 si osserva un incremento dell’export verso tutti i principali mercati di sbocco della provincia di Novara, con l’eccezione della Svizzera (-1,1%), del Belgio (-2,1%) e della Turchia (-4,2%)».
v.s.
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 7 maggio 2016