Condannato per bancarotta fraudolenta ex commercialista di Varallo Pombia
Amministratore occulto di un’azienda di rottami dichiarata fallita
Per bancarotta fraudolenta per distrazione, G. B., un ex commercialista 73enne di Varallo Pombia, a suo tempo amministratore occulto di un’azienda di rottami dichiarata fallita dal tribunale di Verbania nel 2013 con un buco di 800 mila euro, dovrà scontare (in continuazione con una sentenza precedente per fatti analoghi) 5 anni e 6 mesi di carcere.
I fatti
La pena è stata inflitta dalla Corte di Cassazione per un episodio risalente agli anni passati. Respinto, dunque, il ricorso presentato dalla difesa che aveva chiesto di ridimensionare la vicenda. Secondo quanto ricostruito il professionista novarese - che era stato poi radiato dal suo Ordine di appartenenza – aveva distratto dalla società beni e documentazione contabile, tanto che i militari della Guardia di finanza che avevano svolto le indagini e le perquisizioni non avevano trovato nulla. L’ex commercialista, così è emerso, aveva seguito la pratica di trasferimento all’estero della ditta che da Pieve Vergonte, nel Vco, era stata trasferita in Romania.
Un’operazione assai complessa che, a detta degli investigatori, era servita per dirottare i beni della società e che aveva in G. B. “la mente”. A definirlo “amministratore occulto”, va detto, erano stati gli stessi dipendenti dell’azienda, mentre secondo i difensori (a giudizio erano finite altre due persone, marito e moglie) l’azienda era stata vittima della burocrazia e l’accusa aveva tentato di chiamare in causa persone che avevano comunque avuto ruoli marginali rispetto ad altri, i cui nomi ricorrevano nelle carte.