Vespolate lancia escrementi contro i parenti: condannata a 1 anno e mezzo
La donna non era nuova a episodi simili
Aveva lanciato escrementi contro i parenti. Una quarantottenne di Vespolate, D. A. B. le iniziali, è stata condannata in tribunale a 1 anno, 6 mesi e 20 giorni di reclusione.
I fatti
Rispondeva già di stalking e diffamazione per fatti avvenuti negli anni passati. Secondo l’accusa la donna aveva, tra le altre cose, lanciato addosso ai parenti, con i quali stava litigando da tempo, escrementi raccolti dalla fosse biologica della palazzina in cui abitava. Antichi dissapori famigliari – insulti anche via social, minacce (“vi faccio ammazzare”) e alcune decine di messaggi al giorno –, finiti inevitabilmente in tribunale, dopo i tentativi falliti di chiarirsi per le vie extragiudiziali.
Le indagini erano state condotte dai carabinieri presso la cui caserma era stata sporta denuncia. Quest’estate l’imputata, non nuova a episodi simili e infatti la condanna è stata inflitta in continuazione con una precedente del 2022, è comparsa in aula e il giudice ha sospeso la pena di 1 anno e mezzo a condizione che risarcisca il danno alle vittime nel termine di cinque mesi dal passaggio in giudicato della sentenza. Alla coppia, costituitasi a giudizio, è stata riconosciuta una somma di 5 mila euro per quanto patito.