Ex caserma Passalacqua luogo di bivacco e rifugio per senzatetto
Il comandante della Polizia municipale: "Sono già stati eseguiti diversi sgomberi ma lì la competenza non è del Comune"; intanto chi usa il parcheggio ha paura
"Andare in quel parcheggio, soprattutto adesso che comincia a far buio presto, fa paura". L’appello - che è stato girato anche alla redazione del Corriere di Novara da alcune lavoratrici del centro - è “rimbalzato” anche sui tavoli del Comune.
Abusivi nell'area abbandonata
Il problema riguarda l’area di sosta a pagamento all’interno dell’ex caserma Passalacqua, molto utilizzata da dipendenti dell’Azienda ospedaliera o da chi lavora in centro, ed è riferito alla presenza di persone che, ormai da tempo, hanno trasformato l’ala abbandonata della caserma in un rifugio improvvisato per senza tetto. A qualsiasi ora del giorno (e ovviamente della sera) è facile imbattersi in qualcuno che, approfittando della recinzione rotta (nella foto) o addirittura scavalcandola, si introduce nella struttura. Tutt’intorno è altrettanto possibile vedere bottiglie, qualche materasso e addirittura, appoggiata contro il muro, l’insegna di una vecchia osteria.
Il dibattito in commissione
La questione - che come detto era già stata posta alla redazione del Corriere - da alcune persone che ogni giorno utilizzano il parcheggio per recarsi al lavoro - è “saltata” fuori mercoledì scorso, 6 settembre, durante l’ultima riunione della VII commissione consiliare. L’argomento era lo spostamento del dormitorio, dall’ex Villaggio Tav a Villa Segù, e il commissario Pd Nicola Fonzo - parlando di senza fissa dimora - ha ricordato ai presenti «le persone che continuano a bivaccare nella ex caserma Passalacqua». «Sono ovviamente abusivi - ha risposto il comandante della Polizia municipale Paolo Cortese - e nella struttura sono già stati fatti diversi sgomberi da parte delle forze dell’ordine. Ma la competenza non è del Comune, quella parte di immobile è ancora demaniale».
I timori delle dipendenti dell'ospedale
In qualità di dipendente ospedaliera, anche la presidente della Commissione Maria Cristina Stangalini ha concordato sui timori di chi utilizza il parcheggio, soprattutto con il buio: «Siamo quasi tutte donne e, sinceramente, non siamo affatto tranquille. Quelle persone entrano ed escono dalla recinzione a tutte le ore. In ospedale alcune colleghe stanno pensando ad una raccolta di firme».
«La situazione - ha detto il sindaco Canelli - è costantemente monitorata dalle forze dell’ordine. Ho anche avuto modo di incontrare alcune di quelle persone e molte di loro al dormitorio non ci vogliono andare. Ci sono situazioni diversissime: c’è chi ha delle dipendenze, chi problemi psicologici, ma non hanno mai creato problemi. In ogni caso, le forze dell’ordine prestano la massima attenzione e ogni tanto intervengono con gli sgomberi».