Lanciano la bici in testa a un ragazzo mandandolo in coma: il padre di uno di loro aggredisce la polizia
L'uomo, 33 anni, è stato fermato per un normale controllo, ma alla richiesta di esibire i documenti è andato su tutte le furie
Una richiesta di documenti, nel corso di un controllo della polizia avvenuto ieri, 3 ottobre 2023, a Barriera di Milano a Torino, ha scatenato una violenta aggressione contro i poliziotti. A prendere a calci e testate la volante non è un delinquente qualsiasi: ma il padre, 33enne, di uno dei ragazzi coinvolti nel lancio della bici ai Murazzi. Una tragedia che ha quasi ucciso lo studente di medicina Mauro Glorioso.
L'aggressione ai poliziotti
L'uomo ha inveito contro gli agenti minacciandoli, questa la frase riportata da Repubblica:
“Mi sono fatto dieci anni… devo chiamare mio cugino e farvi togliere il lavoro?"
Intanto il 15enne condannato a 9 anni e 4 mesi, lo scorso 7 settembre, per il lancio della bici non vede suo padre da diversi mesi, già perché all'epoca dei fatti lui stava scontando diverse condanne legate alla droga uscendo dal carcere il 7 agosto.
Il lancio della bici
Era il 21 gennaio 2023, una sera invernale come tante, e Mauro, studente di medicina, aspettava insieme ad altri ragazzi di entrare al The Beach. Ad un certo punto il buio: il 23enne è colpito alla testa da una bici elettrica. Il lancio è avvenuto dalla balaustra che si affaccia sui Murazzi del Po. Sono stati dei ragazzi, giovanissimi, alcuni non sono neanche maggiorenni.
Mauro è gravemente ferito, vivo per miracolo. Da quel tragico 21 gennaio, ogni giorno è una sfida: prima per uscire dal coma, poi per riuscire a muovere braccia e gambe.