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All'Archivio di Stato brilla la "stella" di Barbie tra disegni "made in Novara" e bambole - FOTO e VIDEO

Sotto i riflettori la produzione dell’agenzia di pubblicità del novarese Aldo Beldì grazie alla proposta del Corriere di Novara, che oggi regala il secondo "bozzetto"

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All’Archivio di Stato di Novara al via la mostra “Come una magica stella. In viaggio tra arte, sogni e immaginario” ovvero un mondo da scoprire: “La creatività novarese per la bambola più famosa del mondo”.

L'inaugurazione

L'inaugurazione è avvenuta la mattina di oggi, giovedì 14 dicembre 2023. Ospiti speciali alcuni studenti novaresi accompagnati dai loro docenti. Per l'occasione sono intervenuti il direttore del Corriere di Novara Sandro Devecchi, il direttore dell'Archivio di Stato Davide De Franco, l'assessore comunale Giulia Negri e l'assessore provinciale Andrea Crivelli. Infine è stata la volta del grafico Bruno Testa che ha proposto un interessante excursus sull'attività dell'agenzia Beldì.

mostra barbie

Le cartoline con i bozzetti di Bruno Testa

Sotto i riflettori c'è infatti la produzione dell’agenzia di pubblicità del novarese Aldo Beldì (attiva in città negli anni Settanta) grazie alla proposta del Corriere di Novara che, per l’occasione, ha lanciato anche una iniziativa editoriale in collaborazione con Desi Group: oggi, giovedì 14 dicembre per i nostri lettori in regalo la seconda cartolina illustrata del bozzetto che Bruno Testa ha realizzato per la campagna pubblicitaria di Barbie, allora curata dall’agenzia novarese.

Tutte le cartoline (la distribuzione continuerà fino a giovedì 21 dicembre) possono essere custodite nel raccoglitore che era in allegato al giornale del 7 dicembre.

In visita 25 classi di istituti novaresi

Ma torniamo alla mostra: l'esposizione, in accordo con il direttore dell’Archivio di Stato, Davide De Franco, ha puntato il focus sulle scuole ed è stato un successo. Dal 14 al 22 dicembre sarà rivolta agli studenti: venticinque le classi di diversi istituti (Liceo Artistico Casorati, settore Grafico dell’Istituto Nervi, settore Moda dell’Istituto Bellini e Istituto di formazione professionale Filos) che la visiteranno con una guida d’eccezione, il grafico Bruno Testa.

Dopo le feste la mostra riaprirà dall’8 al 12 gennaio per il pubblico: per ottenere l’accesso occorre prenotarsi via mail all’indirizzo as-no.salastudio@cultura.gov.it.

Tra bozzetti, disegni e bambole

Quello offerto nella sala dell’Archivio è un percorso di grande interesse tra bozzetti, disegni, pubblicità e anche preziose bambole provenienti da collezioni private. Tutto il lavoro di progettazione, artistico ed esecutivo, veniva realizzato interamente dai grafici all’interno dell’agenzia. Set fotografici e illustrazioni erano il lavoro quotidiano dedicato a Barbie.

Di queste realizzazioni si occupò Bruno Testa, il grafico e illustratore interno a Beldì, sfruttando le sue capacità di carattere fumettistico con l’uso di tecnica mista tra china e tempera a pennello.

In Mattel nacque l’esigenza di creare un’immagine attraente di Barbie per tutti i negozi e punti vendita di giocattolai in Italia. Testa ideò e illustrò il viso di Barbie racchiuso in una stella: l’icona che per generazioni rimarrà impressa nei ricordi dell’immaginario, Barbie Stella.

Un tesoro custodito dall'Archivio di Stato

Per volontà della famiglia nel 2011 l’intero patrimonio dell’agenzia venne riversato all’Archivio di Stato di Novara dove è stato costituito il Fondo Archivistico Aldo Beldì.

Con il contributo stanziato dal Fondo dott. Giovanni Pagani costituito presso la Fondazione Comunità Novarese onlus, l’Archivio Beldì è stato oggetto di un progetto di schedatura, riordino, condizionamento, inventariazione e digitalizzazione distribuito in più fasi.

E da questo prezioso patrimonio arriva parte del materiale esposto in mostra come spiega Marta Costa, dipendente dell’Archivio di Stato, impegnata nell’allestimento insieme alla collega Sara Narzisi:

«Una piccola mostra documentaria che permette di presentare il Fondo Beldì a cui abbiamo già dedicato in passato eventi ad hoc. Ci sono due tipologie di documenti. La prima, strettamente cartacea, contribuisce a valorizzare e far conoscere il patrimonio che l’Archivio custodisce tra bozzetti, poster e anche bozze di contratti. La seconda vuole rendere più accattivante la mostra e, grazie alla collaborazione di collezionisti privati, offre alcune bambole di grande interesse e nate per ricorrenze speciali. Al centro c’è il taglio creativo del lavoro dell’agenzia Beldì la cui presenza fu molto importante per la città di Novara: per questo la mostra è rivolta in particolare ai giovani».

Aggiunge Bruno Testa che «la mostra sarà l’occasione per riscoprire il tessuto lavorativo del tempo e illustrare a studenti e professori quella creatività che ha “movimentato” uno dei giocattoli più famosi del mondo».

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