Colpi di pistola a Sant'Agabio: condannato a 5 anni e 4 mesi
L'uomo risulta avere gravi precedenti penali risalenti anche agli anni Ottanta
Per i colpi di pistola esplosi a Sant'Agabio un 67enne già noto alle forze dell'ordine sconterà 5 anni e 4 mesi di reclusione.
Condannato dopo l'abbreviato
Un novarese di 67 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati gravi, è stato condannato dal tribunale a 5 anni e 4 mesi di carcere – il pm aveva chiesto nei suoi confronti una pena più severa – per tentato omicidio, minaccia, detenzione illegale di armi ed esplosione dei colpi. La sentenza è arrivata in questi giorni a conclusione del rito abbreviato, soluzione che ha reso più celeri i tempi processuali.
Spari a Sant'Agabio
Il fatto risale all’estate scorsa. La sera del 27 luglio 2023, secondo quanto ricostruito, l’uomo aveva esploso colpi di arma da fuoco in aria per intimorire quattro giovani nordafricani che, così pare, avevano rivolto alcuni apprezzamenti non graditi alla ragazza con cui lui stava parlando. Teatro della scena via della Riotta, a due passi dal parchetto del quartiere popolare di Sant’Agabio, dove si era scatenato il panico e il fuggi fuggi generale. Fortunatamente, nessuno era rimasto ferito. Il quartetto di malcapitati aveva trovato rifugio tra le mura di un bar e la titolare, dopo aver chiuso il locale, aveva chiamato il 112. Sul posto erano arrivati tre equipaggi della polizia che, nel giro di breve e grazie a dei testimoni oculari, aveva ammanettato il pensionato. L’arresto era stato poi convalidato dalla gip di Novara, Maria Amoruso. Nel corso della perquisizione nella palazzina di corso Trieste dove si era rifugiato, gli agenti della Mobile e della Scientifica avevano trovato, in cantina, una pistola, 15 cartucce e due storditori elettrici. Anche 63 grammi di stupefacenti e materiale vario per il loro confezionamento, questi ultimi però non riconducibili al 67enne. C’era pure un grosso cane nero.
A processo un uomo con gravi precedenti penali
E’ emerso che quel giovedì sera dello scorso anno il 67enne, dopo aver udito quei quattro parlare della sua conoscente, era corso a casa a prendere l’arma e – forse in preda ad un raptus – aveva sparato due volte all’indirizzo del cielo. Scopo: spaventare i ragazzi con cui aveva litigato poco prima per futili motivi. Il tutto, nel giro di 10-15 minuti. L’uomo, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, è risultato avere diversi precedenti giudiziari sino dagli anni Ottanta, quali omicidio, rapine e sequestro di persona.