Classifica LEA, Rossi: "Anche il Ministero certifica il fallimento della Giunta Cirio in sanità"
Il Piemonte scivola in basso in classifica
“Di fronte ai dati non c’è propaganda che tenga. Il presidente Cirio una settimana fa, inaugurando la nuova Terapia intensiva del Sant’Andrea di Vercelli, vaneggiava di una rinascita della sanità piemontese con la sua Giunta dopo vent’anni: dopo la dura realtà delle liste d’attesa infinite anche i numeri del ministero lo smentiscono certificando, piuttosto, cinque anni di disastri e scelte sbagliate”. Il vicepresidente della Commissione sanità del consiglio regionale e segretario regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi, affonda il colpo.
L'intervento di Rossi
La nuova tabella ministeriale sui Lea (Livelli essenziali di assistenza) vede precipitare il Piemonte nei bassifondi della classifica, il risultato peggiore della sua storia. “Una situazione imbarazzante, a maggior ragione se ricordiamo come la nostra regione, nonostante il peso del piano di rientro, durante l’amministrazione Chiamparino si sia sempre posizionata nella parte alta della classifica” aggiunge Rossi.
La medicina territoriale è il tallone d’Achille secondo la classifica provvisoria, mentre per quanto riguarda l’area ospedaliera i dati non sarebbero stati nemmeno trasmessi. “Derubricare il problema ad errori di compilazione o trasmissione dei dati rappresenta l’ennesimo esempio di sottovalutazione e pressapochismo di questa giunta. La verità è che l’insegnamento della pandemia è stato completamente ignorato e la medicina territoriale abbandonata” spiega il segretario Dem.
“La sanità - conclude Rossi - sarà al centro della nostra campagna elettorale, il primo punto del nostro programma elettorale con l’abbattimento delle liste d’attesa, un piano straordinario di assunzioni, il potenziamento della rete territoriale a partire dalle Case di comunità, lo sblocco dei nuovi ospedali. Il Piemonte deve voltare pagina, noi siamo pronti a farlo”.