Il Cim verso una “triplice alleanza”

Il Cim verso una “triplice alleanza”
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NOVARA - Agli stati generali della logistica sono state annunciate tre novità che riguardano il Centro Intermodale Merci di Novara. In primis il Cim, l'Interporto Sud Europa di Marcianise-Maddaloni (Ce) e l'Interporto di Bologna hanno siglato una triplice alleanza che ha come primo obiettivo un collegamento ferroviario Sud-Nord  per consentire concretamente di spostare  sui treni quantitavi crescenti di merce che oggi viaggiano su strada e porre le basi per una razionalizzazione del sistema logistico con il coinvolgimento diretto dei porti.
Lo scopo è offrire alle imprese manifatturiere, che oggi utilizzano intensamente il trasporto su gomma, alternative economicamente e operativamente più valide attraverso l'istituzione di nuovi servizi ferroviari regolari dalla Campania ai due terminal di Novara e Bologna.
Inoltre, nell'ambito degli stati generali della logistica, è stata sottoscritta una lettera di intenti tra Cim, Sito Torino e Rte Rivalta per azioni volte alla stretta condivisione di servizi interportuali, strategie di marketing territoriali e best practices gestionali. Prevista anche la possibilità  di creare gruppi di lavoro e un coordinamento commerciale nell'ambito di un nuovo assetto di governance per la realizzazione di nuovi sviluppi.
Infine, da aprile presso l'Interporto di Novara è stata avviata l'attività dell'Ufficio delle Dogane di Novara nell'ambito del circuito doganale preesistente di Novara Boschetto, con due uffici operativi sia nelle preesistenti aree del vecchio scalo ferroviario novarese sia nei nuovi spazi messi a disposizione da Cim : «Ad oggi Cim è una società pubblico-privata e, tra aree di proprietà e in gestione, opera su oltre 850mila mq  - ha spiegato ieri il presidente del Cim, Maurizio Comoli  - L'investimento per lo sviluppo dell'interporto  nella sua attuale configurazione supera i 100 milioni di euro. Negli ultimi 6 anni abbiamo investito e ridotto l'esposizione da 64 a 14 milioni di euro chiudendo con un utile di oltre 500mila euro l'esercizio 2015».
Comoli ha sottolineato: «Siamo già l'interporto più importante del Nord Ovest in termini di Uti movimentate, circa 200mila ovvero circa 390mila Teu, ma vogliamo collocare il sistema del traffico  merci e della logistica  del nodo di Novara ai vertici dell'offerta nazionale degli interporti trasformandoci da gestore dell'infrastruttura a polo attrattivo per i grandi player del trasporto europoeo. La sinergia tra operatori di trasporto multimodale,  fornitori di servizi logistici integrati e interporti è poi la chiave  per sviluppare servizi a valore aggiunto  che portano da 300 a 2.300 gli euro che restano su un territorio dopo il passaggio di un contenitore».
Comoli ha anche ricordato: «Gli interporti sono le “fabbriche della logistica” che portano  nei territori occupazione qualitativamente elevata. A Novara negli ultimi 10 anni si sono insediate oltre 30 imprese per lo più estere, con una ricaduta occupazionale di circa 650 posti di lavoro.
All'interno delle aree gestite da Cim lavorano principalmente colletti bianchi, con formazione accademica o suoperiore, con un'età media  spesso al di sotto dei 40 anni.  Nei prossimi anni il piano di sviluppo  prevede il potenziamento del terminal Cim Ovest la rifunzionalizzazione dello scalo Boschetto, l'individuazione di nuove aree per la costruzione di nuovi spazi per la logistica».
Filippo Bezio

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 9 aprile 2016

NOVARA - Agli stati generali della logistica sono state annunciate tre novità che riguardano il Centro Intermodale Merci di Novara. In primis il Cim, l'Interporto Sud Europa di Marcianise-Maddaloni (Ce) e l'Interporto di Bologna hanno siglato una triplice alleanza che ha come primo obiettivo un collegamento ferroviario Sud-Nord  per consentire concretamente di spostare  sui treni quantitavi crescenti di merce che oggi viaggiano su strada e porre le basi per una razionalizzazione del sistema logistico con il coinvolgimento diretto dei porti.
Lo scopo è offrire alle imprese manifatturiere, che oggi utilizzano intensamente il trasporto su gomma, alternative economicamente e operativamente più valide attraverso l'istituzione di nuovi servizi ferroviari regolari dalla Campania ai due terminal di Novara e Bologna.
Inoltre, nell'ambito degli stati generali della logistica, è stata sottoscritta una lettera di intenti tra Cim, Sito Torino e Rte Rivalta per azioni volte alla stretta condivisione di servizi interportuali, strategie di marketing territoriali e best practices gestionali. Prevista anche la possibilità  di creare gruppi di lavoro e un coordinamento commerciale nell'ambito di un nuovo assetto di governance per la realizzazione di nuovi sviluppi.
Infine, da aprile presso l'Interporto di Novara è stata avviata l'attività dell'Ufficio delle Dogane di Novara nell'ambito del circuito doganale preesistente di Novara Boschetto, con due uffici operativi sia nelle preesistenti aree del vecchio scalo ferroviario novarese sia nei nuovi spazi messi a disposizione da Cim : «Ad oggi Cim è una società pubblico-privata e, tra aree di proprietà e in gestione, opera su oltre 850mila mq  - ha spiegato ieri il presidente del Cim, Maurizio Comoli  - L'investimento per lo sviluppo dell'interporto  nella sua attuale configurazione supera i 100 milioni di euro. Negli ultimi 6 anni abbiamo investito e ridotto l'esposizione da 64 a 14 milioni di euro chiudendo con un utile di oltre 500mila euro l'esercizio 2015».
Comoli ha sottolineato: «Siamo già l'interporto più importante del Nord Ovest in termini di Uti movimentate, circa 200mila ovvero circa 390mila Teu, ma vogliamo collocare il sistema del traffico  merci e della logistica  del nodo di Novara ai vertici dell'offerta nazionale degli interporti trasformandoci da gestore dell'infrastruttura a polo attrattivo per i grandi player del trasporto europoeo. La sinergia tra operatori di trasporto multimodale,  fornitori di servizi logistici integrati e interporti è poi la chiave  per sviluppare servizi a valore aggiunto  che portano da 300 a 2.300 gli euro che restano su un territorio dopo il passaggio di un contenitore».
Comoli ha anche ricordato: «Gli interporti sono le “fabbriche della logistica” che portano  nei territori occupazione qualitativamente elevata. A Novara negli ultimi 10 anni si sono insediate oltre 30 imprese per lo più estere, con una ricaduta occupazionale di circa 650 posti di lavoro.
All'interno delle aree gestite da Cim lavorano principalmente colletti bianchi, con formazione accademica o suoperiore, con un'età media  spesso al di sotto dei 40 anni.  Nei prossimi anni il piano di sviluppo  prevede il potenziamento del terminal Cim Ovest la rifunzionalizzazione dello scalo Boschetto, l'individuazione di nuove aree per la costruzione di nuovi spazi per la logistica».
Filippo Bezio

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