Il caso

Ladri di biscotti di Novara processati con il rito abbreviato

I due criminali erano stati incastrati dal Gps presente sul furgone ed erano finiti in manette

Ladri di biscotti di Novara processati con il rito abbreviato
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Si è concluso con una condanna a 2 anni di carcere ciascuno il processo ai due 35enni sorpresi a rubare un carico di biscotti dai camion delle consegne.

Processo con il rito abbreviato

Rito abbreviato per i ladri di biscotti: 4 anni di carcere dopo il tentato furto da 10 mila euro. Sono stati processati con rito abbreviato, chiesto dall’avvocato difensore Fabio Fazio, due 35enne novaresi che erano arrestati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile mentre scaricavano nel loro garage bancali di biscotti e altri prodotti rubati poco prima da tir pronti per le consegne. Il bottino, che pare sia stato recuperato solo in parte, ammontava a circa 10 mila euro.

Condanna a 2 anni per ciascun imputato

Il giudice del tribunale di Novara aveva convalidato il fermo e disposto nei loro confronti l’obbligo di firma – tre volte la settimana –, in attesa di ricomparire in aula per il giudizio. Nei giorni scorsi la sentenza, 2 anni di carcere per ciascuno, pena superiore a quella che era stata chiesta dal pubblico ministero per l’accusa di tentato furto. Uno dei due usufruisce della sospensione condizionale, mentre l’altro ha convertito la pena in lavori di pubblica utilità. L’episodio era avvenuto nelle ore mattutine dello scorso 4 marzo.

Traditi dal Gps del furgone

Quel lunedì a tradire i ladri, come è poi emerso, era stato il Gps del furgone che avevano preso a noleggio per compiere il furto, poi non completato) e che aveva permesso ai militari di intervenire prontamente. I mezzi presi di mira si trovavano in sosta nel parcheggio dello Sporting, nel quartiere popolare di Sant’Agabio. A chiamare il 112 erano stati i responsabili della (conosciuta) azienda alimentare cui appartengono i prodotti. Poiché il camion in partenza aveva avuto problemi tecnici, erano andati a effettuare delle verifiche sul posto e lì avevano visto che c’erano i portelloni aperti e un furgone che si stava allontanando a tutta velocità. I vertici dell’azienda, una volta recuperata parte della refurtiva, hanno poi riscontrato che all’appello mancavano altri bancali, a quanto pare rubati in precedenza da altri.

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