Il caso

Novara: nessuna trattativa, "la palestra di via Magalotti si farà"

In commissione l’assessore De Grandis non ha lasciato margini di trattativa

Novara: nessuna trattativa, "la palestra di via Magalotti si farà"
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Zero margine di trattativa: il progetto della tensostruttura per la Ginnastica Libertas all’interno del plesso “Pier Lombardo” di via Magalotti «si farà». L’assessore allo Sport Ivan De Grandis è stato “tranchant”: «Il progetto ormai è passato in Giunta, il Consiglio ha approvato la piccola variante di Prg e a breve partirà la gara d’appalto».

Palestra di via Magalotti, avanti tutta

Se dunque i residenti di via Magalotti e viale Allegra contrari al progetto, e che si sono costituiti in Comitato spontaneo e hanno firmato una petizione (nel frattempo arrivata a 154 firme) per dire “no” alla nuova palestra, avevano riposto qualche residua speranza nell’audizione avuta martedì durante la riunione della IV commissione consiliare, certamente non se ne sono andati soddisfatti.

Come racconta il Corriere di Novara, la discussione c’è stata - a tratti anche accesa (solo tra i politici, in verità) - ma alla fine le posizioni sono rimaste esattamente le stesse.

La contrarietà dei residenti

Da una parte i cittadini contrari al nuovo impianto, che in commissione, rappresentati da una numerosa delegazione che annoverava tra le sue fila anche il professor Giancarlo Andenna, hanno ribadito le ragioni del loro no. Sgombrando innanzitutto il campo da posizioni preconcette: «Quello che deve essere chiaro - ha detto Giuliano Subani, primo firmatario della petizione - è che noi non siamo contrari alla palestra, né alle esigenze della società di ginnastica. Il problema è la scelta del luogo dove realizzarla».

Innanzitutto per una questione di gestione del traffico: «La nostra è una zona già congestionata - ha spiegato Subani - E pensare che il problema dell’aumento delle auto si possa risolvere con l’ampliamento del parcheggio interno è di per sè un “vulnus”. Al di là poi del rispetto delle norme di legge e dei rapporti di cubatura, il fatto vero è che viene tolto del verde ai ragazzi della scuola».

Una questione su cui ha insistito anche Elena Bet: «La “Pier Lombardo” è frequentata da oltre 550 alunni che hanno sempre potuto trascorrere l’intervallo all’aperto e nel verde, che viene utilizzato anche per altre attività scolastiche».

Un altro dei residenti, Sergio Rudoni, ha ricordato che «quell’area verde esiste da quando sono stati costruiti i condomini, chi abita in zona l’ha sempre avuta davanti. Con questa operazione si abbassa anche il valore immobiliare degli alloggi». Rudoni ha ribadito che i firmatari della petizione «non ce l’hanno con lo sport, anzi... Ma se l’Amministrazione si guardasse attorno, vedrebbe che altre soluzioni sono possibili».

L'assessore: "Timori infondati"

Alle affermazioni dei residenti, l’assessore De Grandis ha ribattuto punto su punto non lasciando, come detto, alcuno spazio al richiesto “ripensamento”. «Il progetto si farà. E vi accorgerete, alla fine, che i vostri timori sono infondati. Mi spiace che la vostra visione non corrisponda alla realtà dei fatti. Fra l’altro - ha aggiunto - alle ultime elezioni nel vostro seggio Fratelli d’Italia ha superato il 37%, quindi vuole dire che i cittadini apprezzano il nostro operato...».

Nella sua replica, De Grandis ha usato più volte il termine «falso». E’ «falso», secondo l’assessore, il temuto incremento del traffico: «La palestra in progetto comporta la presenza massima di circa 25/30 ragazzi per turno, quindi la mole di persone interessate dall'attività ginnica sarà pari o addirittura inferiore al 10% di quella scolastica e in orari ove non vi è commistione». E’ «falso» che verrà penalizzato il verde della scuola: «Il pezzetto di area verde che si andrà a togliere corrisponde allo 0,4%, non è vero che si toglierà spazio ai ragazzi. Come non è vero che la scuola non è stata informata: il dirigente ne è a conoscenza e non mi pare scontento...». Infine, «è inammissibile pensare che una struttura comunale di interesse pubblico possa influenzare in negativo il valore delle unità immobiliari della zona».

L'attacco del Pd

Dai banchi dell’opposizione, il capogruppo Pd Nicola Fonzo ha voluto ribadire: «Il confronto (o lo scontro) non è tra i cittadini e la società sportiva, ma tra i cittadini e l’Amministrazione comunale che ha fatto questa scelta. Via Fara non vi ha insegnato nulla? Il suo limite, assessore, è che i cittadini li deve ascoltare prima, non dopo aver fatto delle scelte... Le cose vanno spiegate prima. E non è vero che, anche da parte nostra, non sono state avanzate proposte alternative. Lei dice che sono tutte impraticabili? Basta volerlo, i soldi non vi mancano... Il nostro invito è di provare a ragionare su altre opzioni, perché cambiare idea può anche essere un elemento di vanto per un’Amministrazione».

Il fatto che «da parte dell’assessore non ci sia nessun segnale di apertura» è - secondo Milù Allegra (Pd) - «molto grave, anche da parte di un’Amministrazione che prende il 37%... Inoltre - ha aggiunto - mi chiedo come mai oggi non sia stato invitato anche il dirigente scolastico, che forse avrebbe potuto dire la sua. Non abbiamo ancora capito se sia favorevole o no, ma ricordo che comunque il dirigente non è il “padrone” della scuola: ci sono gli organi collegiali che dovranno dare un parere».

«Da quando si è deciso di smantellare l’area ex Tav sono passati oltre due anni, - ha ricordato Rossano Pirovano (Pd) - C’era tutto il tempo per individuare un’altra area idonea per lo spostamento della tensostruttura. E invece si è arrivati all’ultimo. In via Fara avete dovuto fare marcia indietro, ma evidentemente non avete imparato nulla. Ora arrivate qua e dite: “è tutto deciso”, senza nemmeno aprire una discussione... Qui, lo ricordiamo, non si sta obiettando sul fatto che la nuova palestra serva. Certo che serve! Ma non lì. Alternative ci sono, se si vuole un’altra soluzione si può trovare».

Alternative, ha ripetuto De Grandis, non percorribili: «Alla ginnastica serve una sede subito. Le altre strutture ci sono, ma non è che se un posto è abbandonato allora va bene per la ginnastica. Magari va bene per qualcun altro, e ci metteremo mano, ma non per la ginnastica...».
E mentre gli animi si surriscaldavano sempre di più, nonostante il tentativo di mediazione di Valentina Graziosi (Lega) che ha proposto «di pensare a nuove coperture verdi per mitigare ancora di più l’aspetto visivo della nuova struttura», la commissione si è conclusa, riaggiornando ad una prossima seduta l’audizione di Massimo Contaldo, in rappresentanza della Federazione Ginnastica.

Commenti
Gabriele

Quando un'idea è pessima, e questa lo è, questa politica la realizza con tutti gli accessori.

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