I fatti nel 2019

Bombe carta contro gli affittuari morosi: a processo 42enne della Lomellina

Secondo quanto emerso prima dalla denuncia e poi in aula, i due sarebbero stati “indietro” con i pagamenti dell’affitto mensile ed il proprietario aveva così tentato di cacciarli di casa

Bombe carta contro gli affittuari morosi: a processo 42enne della Lomellina
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Si è concluso in questi giorni al tribunale di Novara, dov’era in corso di svolgimento da tempo, il processo nei confronti di un 42enne della Lomellina che negli anni passati era stato denunciato dai vicini di casa.

Il processo

Chiamato a rispondere di per tentata estorsione, lesioni e danneggiamento, l’uomo è stato condannato a 3 anni di carcere, una pena più mite di quella invocata dal pubblico ministero a conclusione della sua requisitoria. Il giudice ha anche inflitto all’imputato una multa di 900 euro e 10mila euro di provvisionale – la somma esatta sarà successivamente quantificata in sede civile – alle vittime costituitesi parte civile. Dopo che le motivazione della sentenza saranno depositate, possibile l’impugnazione da parte del legale della difesa.

I fatti al centro del procedimento risalgono al maggio 2019 ed erano accaduti in via Brescia a Novara, dove il 42enne aveva affittato un alloggio ad una coppia di nigeriani. Secondo quanto emerso prima dalla denuncia e poi in aula, i due sarebbero stati “indietro” con i pagamenti dell’affitto mensile ed il proprietario aveva così tentato di cacciarli di casa. Ma con metodi, a quanto pare, non consoni. Il lomellinese, infatti, sarebbe arrivato a lanciare bombe carte sul balcone di quella coppia. In un’occasione uno dei due malcapitati, dopo essere stato raggiunto agli occhi da spray urticante al peperoncino, sarebbe finito in ospedale per curare le lesioni conseguenti. Alcune di queste scene sarebbero state riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona, dove polizia e carabinieri, per frenare le intemperanze del quarantaduenne, erano stati costretti a intervenire più volte. Cinque anni dopo i fatti, l’altro giorno il processo celebrato nelle aule di Palazzo Fossati è andato a sentenza.

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