Conti in ordine per la Regione Piemonte
Il disavanzo è sceso a 5 miliardi e 110 milioni
La Sezione regionale di controllo per il Piemonte della Corte dei Conti ha parificato senza eccezioni il rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2023. Il disavanzo è sceso a 5 miliardi e 110 milioni, 232 milioni in miglioramento rispetto al 2022. Sono state così recuperate tutte le quote dei disavanzi pluriennali.
All’udienza erano presenti il presidente della Regione Alberto Cirio, gli assessori al Bilancio Andrea Tronzano e alla Sanità Federico Riboldi, i direttori Paolo Frascisco, Giovanni Lepri e Antonino Sottile.
Un risultato che, secondo Cirio e Tronzano, “conferma il percorso virtuoso che abbiamo iniziato cinque anni fa: rispetto al 2019 abbiamo ridotto il disavanzo da 6,6 a 5,1 miliardi, con l’obiettivo di scendere sotto i 5 miliardi nel 2024. Diminuisce anche il debito: era di 9,6 miliardi, oggi è 8,4. Abbiamo quindi ridotto la zavorra che grava sul Piemonte garantendo investimenti importanti e senza aumentare le tasse”.
Rispetto alla sentenza della Corte Costituzionale sull’art.14 della l.r. n.24/2016, che invitava la Regione a raggiungere un nuovo accordo con il Governo sugli accantonamenti per i pagamenti delle aziende sanitarie, presidente e l’assessore hanno annunciato che questo sarà raggiunto il 31 luglio, quando è previsto un nuovo incontro a Roma.
I numeri
Nel 2023 il debito rispetto all'anno precedente è stato ridotto di 26,2 milioni, in quanto sono stati registrati tra gli altri i 249 milioni del Palazzo della Regione, acquisito come bene in leasing. Il totale complessivo del debito (incluso le anticipazioni dl n.35/2013) è circa 8,486 miliardi.
L’obiettivo per il 2024 è di proseguire sulla strada del contenimento del debito sostenendo comunque la spesa di investimento. La volontà è liberare il territorio da quest’onere, affinché ogni risorsa possa essere concentrata sugli investimenti per far crescere in modo sano il Piemonte. Prevista la riduzione di altri 234 milioni sul disavanzo cercando di contenere il debito. Ciò al fine di mettere in sicurezza i conti, rispettare tutti gli impegni e allo stesso tempo trattenere risorse per gli interventi e le misure necessarie.
I conti negli anni
Il disavanzo, cioè il saldo negativo tra le uscite e le entrate della Regione, è passato da 6,6 miliardi di euro nel 2018 a di 5,11 miliardi nel 2023. In cinque anni è stato ridotto di oltre un miliardo e mezzo. Nel 2024 si vuole ottenere una riduzione di altri 234 milioni per portare il disavanzo complessivo a circa 4,876 miliardi.
Il debito in cinque anni è stato ridotto di circa 1,2 miliardi, essendo sceso dai 9,6 miliardi del 2018 agli 8,486 miliardi del 2023. Quest’anno si ha come obiettivo una riduzione di altri 315 milioni, per portare il debito complessivo a circa 8,161 miliardi.
Tra gli altri aspetti si segnalano il raggiungimento di un risultato di competenza positivo (117 milioni) e la riconferma dell’equilibrio di bilancio che tiene conto delle risorse vincolate e accantonate (positivo per 15 milioni).
È proseguito il lavoro di valorizzazione del patrimonio immobiliare avviato con il trasferimento nella sede unica del Grattacielo, che ha comportato operazioni di dismissione come l’immobile di piazza Castello e l’apporto di numerosi beni al “Comparto Regione Piemonte” del Fondo comune di investimento immobiliare “i3- Sviluppo Italia”, istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il tramite della Invimit, oltre alla cessazione di numerosi contratti di locazione passiva che ha portato a risparmi sostanziosi.
La gestione finanziaria complessiva è stata caratterizzata da un acuirsi di criticità nella riscossione delle entrate, sia di natura tributaria sia da trasferimento, e della conseguente difficoltà nella programmazione e gestione dei pagamenti. Ciò nondimeno, la Regione ha registrato un ottimo indicatore di tempestività di pagamento dei debiti commerciali. La gestione ordinaria, senza considerare quella sanitaria, ha visto registrare incassi per 2.966.264.017,64 euro e pagamenti per 2.747.276.163,75 euro.
Significativa anche l’incidenza delle misure rientranti nel Pnrr, che nel hanno avuto progressivo avanzamento a cui la relazione sulla gestione ha dedicato una specifica sezione illustrativa e sulla gestione dei fondi comunitari. A tal proposito, l’avanzamento del programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020 al 31 dicembre 2023 mostra una capacità di spesa del 106,69% ed una capacità di impegno del 109,49%. La Regione Piemonte si colloca al secondo posto in termini di pagamento nella classifica delle Regioni.
Per quanto riguarda la spesa sanitaria, aumenta quella destinata al personale all’interno del percorso di assunzioni avviato nel 2023 e di riduzione progressiva del ricorso ai gettonisti. Inoltre, seguendo le indicazioni già emerse, la Regione sta procedendo alla riduzione delle partecipazioni detenute, che erano 66 nel 2014 e sono attualmente 39, ed è prevista un’ulteriore riduzione visto che per 10 società è stato avviato il percorso di liquidazione.