Troppi abbandoni: il canile di Galliate è pieno, servono con urgenza aiuti e adozioni

Gli operatori parlano di box ormai tutti pieni e di emergenza pappe e crocchette.

Nella foto Argo, cagnolino abbandonato e poi investito: cerca uno stallo o qualcuno che lo adotti

Troppi abbandoni: il canile di Galliate è pieno

«Se possibile vorrei passare di persona al canile per una questione che riguarda il mio cane»; «Purtroppo ci siamo separati e non riusciamo più a tenere il cane»; «Siamo diventati tanti in famiglia e in una casa piccola non riusciamo più a penare al cane»; «Per un problema da oggi non possiamo più tenerlo». Sono queste le scuse che si sentono al telefono quando per la popolazione, in questo caso quella novarese, scatta l’ora “vacanze”.

«Ogni anno viviamo questa situazione, ma non è stata mai così di emergenza come adesso» spiega al settimanale NovaraOggi Paola Colma del canile sanitario di Galliate. Sono circa 10 le telefonate che il canile riceve ogni settimana per richiesta di cessione: «Quando si sceglie di adottare un cane si deve essere consapevoli che farà parte della propria vita per 15 anni, il canile deve essere un luogo di transizione fra una adozione e l’altra, non il luogo in cui lasciare il proprio cane, perché pensato così il canile altro non è che l’anticamera della morte per un animale. Come può un cucciolo dopo un anno lasciare casa? Pensare chi ha vissuto in famiglia per 10 anni, perché riceviamo anche queste telefonate».

«In questo momento abbiamo il canile pieno, tutti i 40 box sono occupati, capita che arrivano cagnolini di persone anziane che vengono spostate in case di riposo, di qualcuno che purtroppo viene a mancare, qualche cane arriva da sequestri, sono situazioni che capitano. Ci sono poi spazi che vanno tenuti come emergenze, - spiega Paola - ci ha chiamato una coppia con due Amstaff dicendo che non riescono più a gestirli. Come possono cani vissuti magari per dieci anni in casa ritrovarsi al canile? Per questi animali il canile è l’anticamera della morte, perché il canile deve essere quel posto di transizione per una nuova adozione, non per abbandonare il proprio cane. Chi sceglie un cane sa che lo avrà nella propria vita per almeno 15 anni».

La situazione attuale in canile ha creato anche l’emergenza pappe, con crocchette e umido che sono praticamente finiti.

Le situazioni più critiche

Nell’emergenza ci sono situazioni particolarmente gravi: «Argo è un cane che è stato abbandonato e nella sua sfortuna anche investito, - racconta Paola - è stato subito soccorso e operato, ma abbiamo bisogno per lui di uno stallo, di una persona con un buon cuore affinché possa fare tutta la riabilitazione per ricominciare a camminare. Stare al caldo nel canile in queste condizioni non è il massimo». E poi ci sono Mia e Fumo, lei 12 anni e lui 18, lei con un tumore mammario, lui anale, entrambi gravi: «Cerchiamo per loro uno spazio per qualcuno che possa donare loro amore in questo ultimo periodo di vita. Ci occupiamo noi di cuore e pappe, ma sarebbe bello potesse ricevere amore».

Paola Colma invita a un esame di coscienza: «Non è possibile pensare di “donare” un cane al canile per disfarsene totalmente, - dice Paola - il nostro è un bel canile, i cani hanno la possibilità di uscire in passeggiata tutti i giorni due volte al giorno, ma ripeto deve essere un luogo di transizione. Una ragazza ci ha detto di avere problemi con un pastore tedesco: come si può immaginare possa stare meglio in un canile con tutti i cani che abbaiano di continuo, in una dimensione che a questo cane non appartiene?».

Come spiega Paola Colma da giugno il telefono non è quasi mai squillato per una adozione, soltanto per richieste di cessione: «A tutte purtroppo abbiamo detto no e c’è anche preoccupazione per dove possano finire quei cani, ma le soluzioni sono tante per gestire un animale. Come arriveremo ad agosto in queste condizioni?».

Il canile è aperto tutti i giorni: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17, il sabato e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.