Tr 24 di Trecate ventidue anni dopo

Tr 24 di Trecate ventidue anni dopo
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TRECATE - 28 febbraio 1994 – 28 febbraio 2016: sono passati ventidue anni dall’incidente del pozzo petrolifero Tr24 di Trecate. Un evento per il quale non furono ravvisate responsabilità umane: il procedimento giudiziario si concluse infatti nel novembre del 1995 con un non luogo a procedere per i tre tecnici che stavano lavorando al pozzo, indagati per disastro colposo. La richiesta era stata formulata dall’allora Procuratore capo di Novara Alberto Oggè e accolta dall’allora gup Piera Bossi, che aveva deciso di archiviare il caso in assenza di responsabilità colposa e per insussitenza di un concreto pericolo per l'incolumità pubblica (secondo il gup non era infatti possibile, come si leggeva nella sentenza, “nemmeno formulare un giudizio di evitabilità in quanto la fuoriuscita di idrocarburi è del tutto casuale, legata a straordinari fattori concomitanti”). Questo l’iter giudiziario: le polemiche si trascinarono tuttavia per diverso tempo e ancora oggi, a distanza di ventidue anni, il caso tiene banco e «per certi aspetti – come sostiene Salvatore Varisco, storico comandante della Stazione dei Carabinieri di Trecate allora in servizio e tra i primi testimoni ad accorrere sul posto – alcuni fatti sembrano caduti nel silenzio». Ed è proprio lui, a qualche giorno di distanza dall’anniversario del fatto, a proporre una memoria, un documento con il quale si pone l’obiettivo di far ricordare e, soprattutto, riflettere su quegli eventi.
Lalla Negri

Leggi il servizio sul Corriere di Novara di giovedì 17 marzo 2016

TRECATE - 28 febbraio 1994 – 28 febbraio 2016: sono passati ventidue anni dall’incidente del pozzo petrolifero Tr24 di Trecate. Un evento per il quale non furono ravvisate responsabilità umane: il procedimento giudiziario si concluse infatti nel novembre del 1995 con un non luogo a procedere per i tre tecnici che stavano lavorando al pozzo, indagati per disastro colposo. La richiesta era stata formulata dall’allora Procuratore capo di Novara Alberto Oggè e accolta dall’allora gup Piera Bossi, che aveva deciso di archiviare il caso in assenza di responsabilità colposa e per insussitenza di un concreto pericolo per l'incolumità pubblica (secondo il gup non era infatti possibile, come si leggeva nella sentenza, “nemmeno formulare un giudizio di evitabilità in quanto la fuoriuscita di idrocarburi è del tutto casuale, legata a straordinari fattori concomitanti”). Questo l’iter giudiziario: le polemiche si trascinarono tuttavia per diverso tempo e ancora oggi, a distanza di ventidue anni, il caso tiene banco e «per certi aspetti – come sostiene Salvatore Varisco, storico comandante della Stazione dei Carabinieri di Trecate allora in servizio e tra i primi testimoni ad accorrere sul posto – alcuni fatti sembrano caduti nel silenzio». Ed è proprio lui, a qualche giorno di distanza dall’anniversario del fatto, a proporre una memoria, un documento con il quale si pone l’obiettivo di far ricordare e, soprattutto, riflettere su quegli eventi.
Lalla Negri

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