Oleggio: una sottostazione elettrica su un'area di circa 6mila metri quadri per potenziare la ferrovia
Sta facendo discutere e preoccupando i residenti la proposta di Rfi che riguarda l'area in via Bedisco
Il primo a sollevare la questione qualche giorno prima di Ferragosto era stato l'ex consigliere di opposizione Massimiliano Ferrari. Poi la domanda di una cittadina e la conseguente risposta del sindaco hanno riacceso l'attenzione sulla questione.
Oleggio: una sottostazione elettrica su un'area di circa 6mila metri quadri
"Da molti anni a Oleggio si parla della questione della Ferrovia, del suo eventuale potenziamento e/o raddoppio - aveva esordito Ferrari in un post sulla sua pagina social - In molti, ormai pensavamo trattarsi di un inutile ‘al lupo al lupo’. Adesso, invece, qualcosa si muove, rigorosamente in piena estate, quando è minore l'attenzione dell’opinione pubblica. RFI ha infatti comunicato al Comune - che ne ha preso atto con DGC n. 222 del 9 agosto - la convocazione della Conferenza di Servizi per l’acquisizione delle autorizzazioni e nulla osta per la realizzazione dell’intervento ad oggetto POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DI TRAZIONE ELETTRICA PER TRENI MERCI PESANTI. FASE 2 – LOTTO FUNZIONALE/COSTRUTTIVO 2.1. TRATTE FERROVIARIE “DOMODOSSOLA – NOVARA” E “OLEGGIO – NOVARA – BOSCHETTO".
Come sottolinea Ferrari, citando i documenti, l'opera, si legge nella delibera, prevede:
- la realizzazione di una SSE (Sottostazione Elettrica), alimentata in Alta Tensione, che occuperà un’area di 6375 mq e sarà ubicata in corrispondenza della via Bedisco, all’incirca al km 0+800, della linea Oleggio – Sesto Calende;ù
- la realizzazione del relativo piazzale tecnologico, sul quale insisterà la SSE ed i relativi impianti ed apparecchiature;
- la realizzazione di una nuova viabilità di accesso che si dipartirà dalla via Bedisco attraverso una modifica planimetrica, lunga circa 300 metri, dell’esistente strada che conduce alla località “Cascina dei Moroni”, che interesserà aree di proprietà privata.
Le spiegazioni del sindaco
La questione è stata poi ripresa da una cittadina che abita nella zona interessata dall'intervento e che si è rivolta direttamente al sindaco Andrea Baldassini: "Due mesi fa mi è stato detto rilievi che stavano facendo non riguardavano la Ferrovia. A distanza di due mesi nessuno è stato informato di questo progetto già approvato. Quando tu stesso avevi chiesto a me e al nostro vicino di stare tranquilli perché i droni e le trivelle non riguardavano la ferrovia. Possiamo avere delle informazioni maggiori?"
Non è tardata la risposta del sindaco: "Innanzitutto il progetto non è stato approvato, come invece ha scritto anche un ex consigliere. Basta leggere con attenzione la delibera per capirlo: è una Delibera con la quale la Giunta Comunale invia una serie di richieste di integrazione al progetto stesso che abbiamo visionato per la prima volta solo alla fine di luglio 2024. Non ci sono state comunicazioni o riunione precedenti l'arrivo del progetto. Io ti avevo rassicurata sul discorso del raddoppio, nessuno sapeva di una possibile costruzione di una stazione di media tensione per alimentare la linea. Non saranno infatti realizzate opere sui binari ma una cabina di alimentazione per le linee ferroviarie che transitano da Oleggio".
"I tecnici comunali - ha aggiunto Baldassini - stanno analizzando il progetto e abbiamo già chiesto, con la Delibera appunto, integrazioni. Leggendo la Delibera puoi vedere che la Giunta chiede che venga specificato perché ad Oleggio, quali opere di mitigazione saranno previste e se la nuova viabilità sarà ad uso pubblico o meno. Queste le prime indicazioni che abbiamo dato ad RFI. Infatti le osservazioni vere e proprie sono da presentare entro metà settembre, ragione per cui abbiamo anche convocato l'Osservatorio Ferroviario con urgenza in agosto. La zona proposta da RFI è a ridosso della Statale 32 e della linea per Luino dietro al vecchio casello in via Bedisco".
"E' un trasformatore di media tensione - ha poi aggiunto il sindaco - Le abitazioni sono distanti e se mitigato con alberature e siepi anche l'impatto visivo sarà minimo".
Il famoso (e temuto) raddoppio ferroviario
C'è poi un altro fatto da considerare. Come alcuni cittadini hanno già avuto modo di evidenziare, la realizzazione di una sottostazione elettrica di tale portata e grandezza induce a pensare a un conseguente potenziamento della linea che, col tempo, potrebbe rendere nuovamente attuale la questione ‘raddoppio’ ferroviario.
Tema che per anni ha tenuto banco e preoccupato tanti cittadini che vivono in prossimità della ferrovia.