L'intervento del consigliere novarese

Domenico Rossi: "I tagli della destra stanno sgretolando il Sistema Sanitario Nazionale"

"Garantire fondi al sistema pubblico è l’unico modo per evitare che le uniche risposte si trovino nel sistema privato"

Domenico Rossi: "I tagli della destra stanno sgretolando il Sistema Sanitario Nazionale"
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«I dati che emergono dall’ultimo studio di Fondazione Gimbe sono preoccupanti e confermano quello che il Partito Democratico denuncia da tempo: la destra al Governo sta mettendo a serio rischio il Sistema Sanitario Nazionale tagliando i fondi dedicati alla sanità pubblica» il commento del Segretario regionale PD e membro della Commissione sanità in Consiglio regionale Domenico Rossi che aggiunge «con il 6,2% del PIL investito in sanità, il nostro paese si colloca al di sotto della media OCSE (6,9) e all’ultimo posto tra i paesi del G7. La propaganda di Meloni e della destra è smentita da questi dati drammatici».

L'intervento del consigliere novarese

«Disinvestire in sanità significa non riuscire a rafforzare e potenziare la sanità pubblica, adeguandola, migliorandola, ridisegnandola, in modo che possa rispondere ai bisogni dei cittadini. Un adeguato finanziamento del sistema sanitario rappresenta la madre di tutte le battaglie per la sanità pubblica: senza risorse adeguate non ci possono essere assunzioni, nuovi ospedali e potenziamento del territorio. Questo la destra dovrebbe capirlo, invece continua a portare il nostro Paese in basso nelle classifiche. Per esempio, in base ai dati di Gimbe, nel 2023, mentre l’Italia rimane ultima con una spesa pro-capite di $ 3.574, la Germania l’ha più che doppiata raggiungendo i $ 7.253.» prosegue il segretario Dem.

«Scelte che si ripercuotono inevitabilmente sulle Regioni, come è sotto gli occhi di tutti in Piemonte: l’emergenza liste d’attesa, il grave problema del personale, l’immobilismo dell’edilizia sanitaria» afferma Rossi.«Senza contare il discutibile uso dei fondi del Pnrr e l’eventuale entrata a regime dell’autonomia differenziata che non farebbe altro che acuire le situazioni di difficoltà e incertezza, oltre ad aumentare le distanze tra la qualità del servizio sanitario tra i diversi territori».

«Garantire fondi al sistema pubblico è l’unico modo per evitare che le uniche risposte si trovino nel sistema privato… per chi è in grado di pagare. Il diritto alla salute non deve rimandare sulla carta ma deve concretizzarsi nella vita reale dei cittadini, che oggi, invece, sono discriminati sulla base della capacità reddituale. Per questo chiediamo al Governo di finanziare in maniera adeguata il sistema sanitario. Il PD ha chiesto di arrivare al 7,5% del PIL. Ci si può arrivare gradualmente ma non possiamo restare sotto la media europea. Questo è inaccettabile» conclude Rossi.

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