Diocesi di Novara: il Papa prolunga l'incarico del vescovo Brambilla
Il diritto canonico infatti prevede che la carica decada al compimento dei 75 anni
Monsignor Franco Giulio Brambilla rimarrà ancora per 2 anni vescovo della Diocesi novarese.
Il Papa prolunga l'incarico del vescovo Brambilla
E’ quanto reso noto nei giorni scorsi, quando dalla Diocesi è stato diramato un comunicato con l’annuncio della proroga, secondo le disposizioni di Papa Francesco.
Il diritto canonico infatti prevede che al compimento dei 75 anni i vescovi terminino la nunziatura apostolica. Il vescovo Brambilla aveva scritto al Santo Padre una lettera di rinuncia alla missione diplomatica tra la diocesi novarese e la Santa Sede, ma il Papa ha risposto prorogando la funzione di Monsignor Brambilla, appunto per altri 2 anni.
«Con gioia - scrive il vescovo Brambilla ai fedeli - sono grato al Papa per la sua benevolenza e fiducia. Accogliendo di buon cuore il suo invito a portare avanti il cammino intrapreso 12 anni fa, mi pare bello richiamare che questo tempo sarà contrassegnato nell’anno 2025 dal primo Giubileo ordinario del XXI secolo. Vorrei segnalare 3 temi che potranno far riprendere con lena il nostro percorso umano, pastorale e spirituale». Il primo dei 3 temi è il più importante, quello più universale, ossia l’importanza della rinfocolamento della fede nei tempi duri che - dopo il Covid e con la guerra in Ucraina che imperversa, «poveri di voglia di vivere», come scrive Brambilla - stiamo vivendo: «Occorre riprendere con entusiasmo - scrive il vescovo - la pratica della vita cristiana».
«I sacerdoti ritornino al loro ministero con la persuasione che un annuncio ricco di Vangelo, una liturgia celebrata con sobria bellezza», «una carità diffusa e generosa, possano ancora fare innamorare della vita cristiana».
«Non si può credere senza praticare la fede così come non si può amare senza i gesti dell’amore, della tenerezza e della carità».
Il secondo dei temi ricordati da Monsignor Brambilla è il 17° centenario del Concilio di Nicea, primo sinodo ecumenico della Chiesa, cui è dedicata la lettera pastorale «Le dieci parole della fede», mentre il tema del Giubileo del prossimo anno torna nel terzo punto della lettera. Il motto per la ricorrenza sarà «Pellegrini di speranza».
«Abbiamo già percorso un quarto del XXI secolo, un periodo funestato da tragici avvenimenti: è l’ora della svolta per entrare in una stagione di riconciliazione, di serenità e di pace. Vi benedico di cuore!».