Il caso

Dormiva senza pagare negli hotel a 5 stelle: due episodi anche ad Arona

Il presunto truffatore seriale si presentava nelle strutture ricettive con false generalità e si dileguava senza pagare

Dormiva senza pagare negli hotel a 5 stelle: due episodi anche ad Arona
Pubblicato:

Dormiva senza pagare negli hotel più prestigiosi: il caso giudiziario approdato in questi giorni al tribunale di Verbania ha toccato anche il lago Maggiore e Arona nello specifico.

Il caso riguarda un truffatore seriale degli hotel di lusso

E’ approdato al tribunale di Verbania il caso del truffatore seriale di hotel di lusso. Si tratta di un 46enne napoletano, residente nel padovano, che in tutta Italia aveva l’abitudine di dormire in “5 stelle”, fornendo false generalità e dileguandosi senza pagare. E’ stato bloccato nelle scorse settimane a Como, in un resort che combina la pratica del padel all’attività alberghiera. Lì si era presentato come un top manager, in quell’occasione di una nota marca di abbigliamento sportivo, aveva detto di aver dimenticato i documenti e assicurato che avrebbe inoltrato una email alla reception per accreditarsi con tutti i dati anagrafici necessari e gli estremi della carta di identità (risultata poi fasulla). Successivamente, allo scopo forse di prendere tempo, aveva chiesto di prolungare il soggiorno, ma dopo una notte si era accorto che su di lui pendevano dei sospetti e aveva tentato di fuggire. Con il favore del buio aveva caricato i bagagli sull’auto, ma il direttore nel frattempo lo aveva già individuato in quanto persona nota alle cronache.

Un passato burrascoso

Più volte, infatti, la sua storia era stata raccontata in programmi sulle reti Rai e Mediaset. Era stato fermato dagli agenti di una volante che lo avevano sorpreso nei pressi dell'albergo. In un primo momento il 46enne si era detto disposto a pagare la stanza: “Invio un bonifico istantaneo”. Ma l’operazione era stata rifiutata dalla sua banca per mancanza di disponibilità. Così era scattata la denuncia, in stato di libertà, per il reato di sostituzione di persona e insolvenza fraudolenta, e nei suoi confronti era stato emesso un foglio di via di 3 anni dal questore di Como, Marco Calì. A distanza di poco tempo il caso è arrivato (anche) al palazzo di giustizia di corso Europa. Sono decine le segnalazioni e le denunce presentate in tutta Italia. Nelle aule di Pallanza lo “scroccatore seriale” deve rispondere di due episodi sul lago Maggiore. Un caso è successo ad Arona, dove ha dormito a scrocco per tre notti, mentre il secondo è accaduto nel Vco, dove si è presentato qualificandosi come manager di un’importante compagnia telefonica, 629 euro il danno subito dall’albergo.

A febbraio la sentenza

A Verbania, dove lo stanno giudicando nel procedimento penale da poco avviato, l’imputato per ora non s’è mai visto. E’ difeso da un avvocato d’ufficio, che peraltro risulta non aver mai contattato. Però ha tentato di uscire dai guai utilizzando il mezzo tv. Forse pentito, il napoletano ha raccontato all’inviato del programma televisivo “I fatti vostri” gli stratagemmi via via utilizzati, promettendo che non intenderebbe più attuarli e si è impegnato a pagare i truffati. Una via che non gli evita il processo in corso, la cui sentenza è prevista a febbraio 2025: entro allora saranno sentiti gli ultimi testimoni chiamati a deporre dalla giudice, Elisabetta Ferrario.

Seguici sui nostri canali