Progetto “Imparare a vivere la celiachia” con Aic e Maggiore

Progetto “Imparare a vivere la celiachia” con Aic e Maggiore
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NOVARA - I numeri sono impressionanti: secondo dati diffusi dal Ministero della sanità, in Italia ci sono 170 mila celiaci diagnosticati. Ma poiché la celiachia ha un’incidenza stimata dell’1% della popolazione, significa che in Italia le persone potenzialmente celiache sono 600 mila. E ogni anni i casi aumentano. Scoprire di essere celiaco può essere molto impattante, soprattutto se non si ha una precisa conoscenza della malattia, e può creare smarrimento e preoccupazione anche nei genitori, magari non bene informati sulla dieta senza glutine, unica terapia efficace che deve essere seguita in modo rigoroso e per tutta la vita.

Per questo motivo l’Associazione italiana celiachia (Aic) Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con la Fondazione delle Comunità del Novarese onlus e l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, ha promosso una serie di incontri tra genitori ed esperti con la finalità di informare correttamente sulla celiachia e sulla dieta senza glutine; sostenere le famiglie nel percorso di accettazione della celiachia e di adattamento alla dieta gluten free; promuovere le competenze genitoriali di fronte alla diagnosi di celiachia; favorire il benessere e lo sviluppo del bambino neo diagnosticato.

Il direttore di Pediatria, professor Gianni Bona,  il professor Luigi Maiuri, professore associato di Pediatria presso l’università del Piemonte Orientale di Novara ed il direttore della struttura Dietetica e nutrizione clinica, dottor Federico D’Andrea hanno accolto positivamente il progetto accettando di collaborare in sinergia al fine di promuovere e realizzare gli incontri che saranno condotti da professionisti esperti in celiachia.

Come si articola il progetto?

Ogni gruppo, composto da famiglie con bambini neo diagnosticati celiaci, seguirà un percorso che prevede due incontri durante i quali verrà affrontato il tema della celiachia a 360°: dalle regole per una corretta dieta alla descrizione degli alimenti naturalmente privi di glutine, dalla lettura corretta delle etichette agli aspetti normativi legati alla celiachia. Infine i partecipanti di tutti i gruppi potranno prendere parte ad un incontro pratico esperienziale sulla cucina senza glutine. 

Al fine di permettere una valutazione finale del progetto verranno somministrati due questionari ed il secondo incontro di follow-up verrà realizzato a distanza di sei mesi circa.

mo.c.


NOVARA - I numeri sono impressionanti: secondo dati diffusi dal Ministero della sanità, in Italia ci sono 170 mila celiaci diagnosticati. Ma poiché la celiachia ha un’incidenza stimata dell’1% della popolazione, significa che in Italia le persone potenzialmente celiache sono 600 mila. E ogni anni i casi aumentano. Scoprire di essere celiaco può essere molto impattante, soprattutto se non si ha una precisa conoscenza della malattia, e può creare smarrimento e preoccupazione anche nei genitori, magari non bene informati sulla dieta senza glutine, unica terapia efficace che deve essere seguita in modo rigoroso e per tutta la vita.

Per questo motivo l’Associazione italiana celiachia (Aic) Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con la Fondazione delle Comunità del Novarese onlus e l’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, ha promosso una serie di incontri tra genitori ed esperti con la finalità di informare correttamente sulla celiachia e sulla dieta senza glutine; sostenere le famiglie nel percorso di accettazione della celiachia e di adattamento alla dieta gluten free; promuovere le competenze genitoriali di fronte alla diagnosi di celiachia; favorire il benessere e lo sviluppo del bambino neo diagnosticato.

Il direttore di Pediatria, professor Gianni Bona,  il professor Luigi Maiuri, professore associato di Pediatria presso l’università del Piemonte Orientale di Novara ed il direttore della struttura Dietetica e nutrizione clinica, dottor Federico D’Andrea hanno accolto positivamente il progetto accettando di collaborare in sinergia al fine di promuovere e realizzare gli incontri che saranno condotti da professionisti esperti in celiachia.

Come si articola il progetto?

Ogni gruppo, composto da famiglie con bambini neo diagnosticati celiaci, seguirà un percorso che prevede due incontri durante i quali verrà affrontato il tema della celiachia a 360°: dalle regole per una corretta dieta alla descrizione degli alimenti naturalmente privi di glutine, dalla lettura corretta delle etichette agli aspetti normativi legati alla celiachia. Infine i partecipanti di tutti i gruppi potranno prendere parte ad un incontro pratico esperienziale sulla cucina senza glutine. 

Al fine di permettere una valutazione finale del progetto verranno somministrati due questionari ed il secondo incontro di follow-up verrà realizzato a distanza di sei mesi circa.

mo.c.


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