Castello di Novara: cinque cantieri e lavori per otto milioni
Urgente la sistemazione del tetto della torre antica, mentre slitta a primavera invece il rifacimento della pavimentazione del cortile
Al Castello di Novara cinque cantieri (aperti o più o meno prossimi all’apertura). Sono diversi gli interventi di “restyling” in programma, ma quello più atteso - ossia il rifacimento del cortile interno - slitta ancora.
Castello di Novara: il punto sugli interventi
Come racconta il Corriere di Novara, a fare il punto sull’intero “pacchetto”, che nel complesso cuba circa 8 milioni di euro, ci hanno pensato l’assessore ai Lavori pubblici Rocco Zoccali e i tecnici comunali Bruno Severino e Cristiano Ravizzotti, nel corso della riunione della III commissione consiliare.
Slitta ancora la ripavimentazione
Come detto, dovrà attendere la prossima primavera la sistemazione del cortile. «In realtà - ha precisato l’assessore Zoccali - i lavori sarebbero potuti partire prima: la gara è già stata fatta, la ditta incaricata c’è... Ma siamo andati lunghi anche per le numerose interlocuzioni con la Soprintendenza».
E così, visto che a novembre si aprirà una nuova mostra, si è deciso di rinviare ad aprile-maggio, una volta conclusa l’esposizione. La nuova pavimentazione, ha illustrato l’architetto Severino, «sarà realizzata in cemento architettonico, che risolverà il problema delle pozzanghere e della polvere, con cinque linee di scarico in pietra a sfioro che raccoglieranno le acque e le faranno defluire nel fossato». Era stato proposto anche un camminamento in pietre di fiume verso l’ingresso del museo, bocciato però dalla Soprintendenza. L’intervento, che dovrebbe durare tre mesi, costerà circa 450.000 euro.
Problemi alla torre antica
Se per il cortile i tempi si dilatano, sarà invece necessario procedere il più rapidamente possibile con i lavori che interesseranno la torre antica del Castello e che dovranno risolvere un problema di infiltrazioni manifestatosi durante l’ultima mostra “Boldini, De Nittis et les italiens de Paris”. «Abbiamo appurato che il tetto non riesce a trattenere l’acqua in caso di forti piogge - ha spiegato ancora l’architetto Severino - Occorrerà quindi ricostruire un nuovo sistema di vasche e aggiungere due scarichi accessori di sicurezza».
In questo caso, sarà davvero una corsa contro il tempo: l’operazione inizierà già questa settimana e dovrà procedere molto velocemente, poiché a breve prenderà il via l’allestimento della nuova mostra. «Tutto dovrà essere concluso entro la prima decade di ottobre».
Il nuovo ponte
Dovrebbe partire con l’inizio del prossimo anno, e durare circa quattro mesi, l’intervento di rifacimento del ponte che collega il Castello ai giardini dell’Allea. «Il vecchio ponte in legno, del 2003, era in condizioni di degrado - ha spiegato l’architetto del Comune Cristiano Ravizzotti - E’ stato scelto di demolirlo e realizzarne uno nuovo, in ferro, per garantire maggiore durata e minor necessità di manutenzioni. Soltanto la parte calpestabile sarà in legno, come da richiesta della Soprintendenza».
Intanto, procedono i lavori di restauro delle mura interne, che dovrebbero concludersi entro il prossimo anno. «Il cantiere è partito a settembre 2023 - ha ricordato Ravizzotti - Ad oggi, sono stati completati gli interventi sul lato ovest, verso l’Allea, e a questo punto dobbiamo spostarci sul lato est. Nonostante un lieve ritardo dovuto alla necessità di correggere leggermente il progetto originario, i lavori procedono regolarmente e la fine del cantiere è prevista per il dicembre 2025».
Per il museo archeologico maxi investimento
C’è poi il progetto del museo archeologico, che comporta un investimento di circa 900.000 euro. «Si tratta di preparare gli impianti, l’allestimento museale, predisporre la biglietteria e un laboratorio didattico richiesto dalla Soprintendenza - ha illustrato Zanino - Il museo ospiterà circa 900 reperti, attualmente custoditi a Biandrate e sottoposti a restauro». Il primo intervento ad essere completato sarà la biglietteria: «I lavori sono già stati affidati e l’obiettivo è averla pronta in occasione della mostra di novembre».
Quanto al museo, il cui sito web è praticamente già terminato, dovrebbe essere aperto la prossima estate, una volta conclusa la pavimentazione del cortile.
Da rifare il bando per il bar-ristorante
Nel frattempo, vista la rinuncia del precedente assegnatario (la pasticceria “Caldarola”, ndr), sarà necessario anche rifare il bando per la gestione del bar-ristorante. Ad occuparsene, questa volta, sarà direttamente il Comune, che fungerà da stazione appaltante per la Fondazione Castello: «A breve in Giunta sarà portata la bozza di convenzione, così come era accaduto per la Fondazione Coccia», ha detto il dirigente comunale Davide Zanino.
Il Pd: "Resta un luogo poco vissuto dai novaresi"
Da Sara Paladini (Pd) un monito: «Il Comune sta spendendo molto per il Castello (la stima è che dal 2003 ad oggi siano stati investiti circa 27 milioni, ndr), che resta però un luogo poco vissuto dai novaresi. E’ questa la vera sfida da affrontare: trasformarlo in un punto di aggregazione come il Broletto».
Affermazioni condivise dall’ex assessore al Turismo Valentina Graziosi, che ha però ricordato anche come, fino a pochi anni fa, il Castello non fosse altro che «una prigione abbandonata in centro città».
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