L'accaduto

Tentato furto al Tigros di Varallo Pombia: guardia spara ma sull'auto non c'erano i ladri

Pare che la vigilanza privata abbia sparato in aria e che ora il guidatore voglia sporgere denuncia

Tentato furto al Tigros di Varallo Pombia: guardia spara ma sull'auto non c'erano i ladri
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Su quanto accaduto nella notte tra giovedì 29 e venerdì 30 settembre davanti al supermercato Tigros, sulla Statale di Varallo Pombia, si esprimono ora i sindacati.

L'accaduto

Alcuni malintenzionati hanno tentato di forzare l’ingresso del punto vendita, ma è scattato l’allarme. Sul posto si sono dunque precipitati prima la vigilanza privata e poi i carabinieri. La guardia giurata intervenuta, credendo di aver individuato l’auto su cui viaggiavano i ladri, l’ha inseguita e avrebbe sparato un colpo di pistola in aria.

A bordo della vettura però, pare che ci fosse solamente un privato che nulla aveva a che fare con il tentato furto, che ha manifestato l’intenzione di denunciare il vigilante. «Vorremmo portare alla luce - scrive Mattia Rago, della Fisascat Cisl - che questi lavoratori molto spesso si ritrovano ad operare soli e talvolta con una formazione non adeguata; solo pochi istituti hanno deciso di svolgere corsi mirati per i servizi prevalenti ed è apprezzabile ma evidentemente bisogna costantemente pensare a fare formazione operativa anche perché ormai questa figura è presente dappertutto: ospedali, ferrovie ed in quasi tutti gli enti pubblici.

Tra l’altro la maggior parte degli interventi di servizi di zona stradale (“pattuglia”) vengono svolti da una sola Guardia Giurata che, solo una volta sul posto, dovrà valutare se vi sia necessità di farsi inviare un ausilio o contattare le forze dell’ordine, perché a volte non vi è nemmeno il tempo per poterlo richiedere; pertanto vorremmo far comprendere che intervenendo da soli si hanno forse pochi minuti o addirittura secondi per poter prendere decisioni mentre se si intervenisse già in due, sicuramente si lavorerebbe in una situazione di maggior sicurezza».

Pur non entrando nel merito della vicenda, la Cisl si propone di attivare dei correttivi per evitare in futuro situazioni simili. «Come Fisascat Cisl Piemonte Orientale - continua Rago - nei mesi scorsi ci siamo attivati con i nostri delegati di tutto il territorio del Piemonte orientale per poter dare nozioni rispetto al Decreto 81/08, per fare in modo che i nostri delegati possano individuare e segnalare eventuali situazioni lavorative a rischio e fare in modo di non operare laddove non ci sono le condizioni di sicurezza».

Commenti
Michele

Il nostro lavoro spesso è sottovalutato come fattore di rischio. Esprimo solidarietà al collega coinvolto nella vicenda. Resta il fatto per farla breve che siamo sempre a rischio,siamo sottopagati e la la colpa ricade sempre su di noi... In certe situazioni che sono reali bisogna agire in fretta..non è un film è vita reale! Quindi prima di giudicare mettetevi nei panni di noi guardie giurate

alex

E' un caso di forte pressione professionale (come dice bene l'articolo), non è un caso di "rambismo" da parte la Guardia Giurata. Pertanto bisogna applicare il concetto di razionalità umana, anche se l'ignaro automobilista vuol sporgere specifica denuncia. Se si ha prosieguo legale, rovinerebbe un lavoratore in caso di condanna, senza ottenere alcun che come risarcimento su un individuo che poco avrà a livello di beni. Questo, per avere applicato la sua deontologia professionale, pur travisando il vero colpevole, è sparare un colpo in aria per intimorire e dar fermo alla persona sbagliata. Sicuramente con immediatezza avrà chiamato le Forze dell'Ordine.

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