Imprenditore novarese minacciato e malmenato dagli amici del dipendente
Il piccolo imprenditore, che aveva denunciato il tentativo di estorsione all’autorità giudiziaria, ha ottenuto la prima “vittoria” in tribunale
Negli anni scorsi, dopo aver avuto dei dissidi con un suo operaio, era stato minacciato e aggredito da tre amici e conoscenti di lui, tutti novaresi sulla sessantina, che gli avrebbero chiesto, prima con le buone (via telefono) e poi con le cattive (attraverso le botte), somme di denaro a loro dire spettanti all’operaio stesso.
Il tribunale
Ora il piccolo imprenditore, che aveva denunciato il tentativo di estorsione all’autorità giudiziaria, ha ottenuto la prima “vittoria” in tribunale. Infatti, mentre due delle persone coinvolte e finite nei guai andranno a processo con rito ordinario l’anno prossimo, il terzo, un quasi 60enne che tramite il suo avvocato difensore ha optato per l’abbreviato e dunque per lo sconto di pena, è stato condannato in questi giorni a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione.
L’apice della vicenda, così è emerso anche se gli imputati hanno sempre rifiutato gli addebiti, si era verificato durante l’inverno di tre anni fa, quando l’imprenditore era stato picchiato, nel cuore di Novara, al termine di una “spedizione punitiva”. L’operaio coinvolto aveva avuto dei problemi di salute, e aveva per questo dovuto lasciare il posto, e pare che il suo capo gli avesse proposto un prestito in cambio di alcuni lavoretti.
Dopo il pagamento di alcune migliaia di euro, l’imprenditore avrebbe però smesso di corrispondere denaro. Quegli stessi soldi che poi sono stati pretesi, con le botte, dai conoscenti dell’operaio. Una vicenda assai controversa, che a gennaio 2024 vedrà alla sbarra i coimputati.