Sorveglianza speciale per due uomini violenti con le compagne
Il provvedimento va a sanzionare una serie di condotte violente che sembrava non avere fine
Su proposta del Questore del Vco, il tribunale di Torino ha emesso due decreti applicativi della misura di sorveglianza speciale nei confronti di altrettanti uomini che si sono dimostrati violenti nei confronti delle rispettive compagne.
Due decreti di sorveglianza speciale
E' arrivata nella giornata di ieri la notizia dell'applicazione di due decreti del tribunale di Torino, che su proposta del Questore del Vco attivava la misura di protezione speciale della Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza a carico di due uomini residenti nel Vco, autori di violenze nei confronti delle rispettive compagne.
Il primo caso: un uomo arrestato e violento
Il primo uomo interessato dal provvedimento era già stato denunciato in passato per condotte violente e lesioni personali dalle precedenti conviventi. Di recente era stato autore di violenze nei confronti della compagna e in quell'occasione era stato arrestato. In quel frangente l'uomo aveva sottratto il telefono cellulare della compagna e l'aveva colpita con pugni al capo. La donna era fuggita in strada e aveva chiesto l'intervento dei carabinieri, che erano arrivati prontamente sul posto e avevano portato l'uomo in carcere, mettendolo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dopo il provvedimento del tribunale di Torino, l'uomo sarà obbligato a rimanere nella sua abitazione dalle 21 alle 7 di mattina, non potrà accedere agli esercizi pubblici tra le 18 e le 21 e soprattutto non potrà comunicare in alcun modo con la vittima, non potrà avvicinarsi ai luoghi da lei frequentati e dovrà mantenere una distanza minima di 500 metri da lei anche in caso di un incontro casuale. Dovrà infine partecipare a uno specifico percorso di recupero per uomini violenti.
Il secondo caso: anni di condotte violente nei confronti della compagna
Nel secondo caso si trattava invece di un uomo che, nonostante le promesse fatte alla compagna, continuava a manifestare condotte violente e a mettere in atto vessazioni. Essendo dipendente dall'alcol, quando beveva diventava violento. A marzo era stato arrestato dai carabinieri, intervenuti sul posto perché la donna aveva denunciato di essere stata afferrata per il collo e aveva ricevuto minacce di morte. Anche in questo caso, le misure di sorveglianza stabilite prevedono il divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 21 alle 7, il divieto di avvicinarsi alla donna e la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 500 metri da lei, anche in caso di incontro casuale. Gli sarà applicato un braccialetto elettronico.