Cronaca giudiziaria

Si apre il processo per la rete di spacciatori tra Novarese e Biellese: in 5 finiscono alla sbarra

Le zone di spaccio spaziavano tra il Novarese e il Biellese, bastava mandare un messaggio o chiamare un numero di telefono per l'acquisto di sostanze stupefacenti.

Si apre il processo per la rete di spacciatori tra Novarese e Biellese: in 5 finiscono alla sbarra
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Sono 5 persone (2 fratelli e 3 complici) gli imputati al processo per la rete di spacciatori tra Novarese e Biellese.

Rete di spacciatori tra Novarese e Biellese sgominata dalla polizia, ora inizia il processo

E’ approdato a palazzo Fossati il processo nei confronti di cinque persone ritenute parte di una rete di spacciatori che riforniva gli assuntori dell’Ovest Ticino e non soltanto. Il caso era esploso sei anni fa a conclusione di un’indagine condotta dalla polizia e nata dopo un controllo effettuato nel Biellese. Per la procura i cinque finiti nei guai avrebbero spacciato hashish, cocaina e marijuana tra l’estate del 2017 e l’inverno del 2018. Luoghi prescelti: i giardini pubblici, i locali e anche i bagni dei centri commerciali. Una vera e propria gang, secondo gli inquirenti, che vendeva sostanze stupefacenti a Trecate, Galliate, Novara e nella provincia di Biella. Per raggiungere i membri della presunta banda era sufficiente fare una telefonata a un numero che era diventato di dominio pubblico (tra gli assuntori) o mandare un messaggio a dei nomi in codice. Poi lo scambio avveniva a breve giro. Le indagini hanno consentito di risalire a molti dei consumatori che avrebbero confermato tutto. Il procedimento è in corso di svolgimento al tribunale di Novara. Alla sbarra due fratelli trecatesi di 33 e 57 anni, che sarebbero a capo della banda, e tre complici.

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