La novarese Rossana Carretto nel cast della serie dedicata agli 883
"Ho girato tre scene lo scorso anno a Pavia: interpreto il ruolo della mamma di uno degli amici di Pezzali"
Un volto novarese nella serie tv “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”. È quello dell’attrice Rossana Carretto.
Lo racconta Eleonora Groppetti sul Corriere di Novara
Rossana Carretto sul set
Una scena della serie con Carretto
La novarese Rossana Carretto nella serie dedicata agli 883
Sta ottenendo un ottimo riscontro di pubblico su Sky e in streaming su Now la produzione firmata Sky Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay) prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia. Un successo che fa brillare anche un po' Novara.
La serie è una dramedy ritmata e brillante in otto episodi: filo rosso una storia di musica, di provincia, di illusioni e di grande amicizia. Protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli che vestono i panni di Max Pezzali e Mauro Repetto. Rivivono gli anni Novanta quando il progetto di due giovanissimi divenne, nel giro di poco tempo, un vero e proprio fenomeno generazionale di portata nazionale. Nei fotogrammi scorre il racconto di Max e Mauro e con loro quello di alcune delle canzoni più famose degli 883, duo che contro ogni aspettativa, partendo da Pavia, ha cambiato la musica italiana.
Sibilia è alla regia della sua prima serie che ha scritto insieme a Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone. A completare il team di regia ci sono Francesco Ebbasta e Alice Filippi.
"Bellissima esperienza"
«Una produzione bellissima e veramente coinvolgente – commenta Rossana Carretto -. Ho girato tre scene lo scorso anno a Pavia, in un luglio caldissimo in riva al Ticino. Interpreto il ruolo della mamma di uno degli amici di Pezzali. Una ricca signora borghese di provincia, ma di più non voglio aggiungere per lasciare così la scoperta del personaggio e soprattutto della trama. È stata una bellissima esperienza in un ambiente molto rilassato, divertente e creativo. Un bel clima, con una organizzazione pazzesca, in cui mi sono sentita a mio agio. E che mi ha coinvolta perché è stato come rivivere gli anni Novanta. Gli artisti, e la serie lo trasmette molto bene, esprimono la genuinità e la innocenza di due ragazzi di provincia che mai avrebbero pensato di raggiungere un successo così grande. Capace di riempire gli stadi ancora oggi. Grazie a canzoni immortali. Ogni ragazza avrebbe voluto che “Come mai” fosse stata scritta per lei. E impossibile non citare l’uscita di un altro brano, “La regina del Celebrità” (una discoteca di Pavia, città natale di Max Pezzali, ndr). Tutti ce le ricordiamo ancora quelle canzoni».
Quale pubblico raggiunge la serie tv? «Un pubblico veramente trasversale – conclude l’attrice novarese -. Chi ha vissuto quegli anni e la generazione dopo. Anche i figli cantano le canzoni degli 883. Un vero fenomeno».
Ora in tv, a rileggere la storia di Pezzali e Repetto, in attesa di rivedere Rossana Carretto sul palcoscenico insieme ad Ale e Franz. A teatro dal prossimo gennaio.