I dati della struttura

Nei suoi primi 5 anni di vita il centro antiviolenza di Borgomanero ha risposto a 678 donne

Il centro è gestito dalla Cooperativa sociale Irene.

Nei suoi primi 5 anni di vita il centro antiviolenza di Borgomanero ha risposto a 678 donne
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Il centro antiviolenza dell'area nord novarese ha compiuto 5 anni di vita nel corso dei quali ha risposto a 678 donne.

Sono state 678 le donne che in 5 anni si sono rivolte al centro antiviolenza di Borgomanero

Il centro antiviolenza gestito dalla Cooperativa sociale Irene festeggia i 5 anni di presenza sul territorio, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. «Al centro - fanno sapere dalla struttura - afferiscono 52 Comuni del territorio. Le donne che qui si rivolgono dopo aver incontrato la violenza nella loro vita hanno trovato la forza di chiedere aiuto per ricominciare. Il Centro offre protezione, sostegno nell’emergenza, consulenze psicologiche e legali attraverso sei sportelli e un numero di telefono dedicato, operativo h 24».

Le persone accolte in emergenza sono state 79 con 55 bambini

«Sono 678 le donne che si sono rivolte al CAV in questi 5 anni - spiega la coordinatrice Chiara Zanetta - diverse per storia personale, provenienza, estrazione sociale. 79 donne e 55 bambine e bambini, loro figli, hanno beneficiato dell’accoglienza in emergenza per allontanarsi da situazioni molto gravi e pericolose».

La raccolta fondi per i laboratori di sensibilizzazione nelle scuole

In occasione del 5° anno di attività sul territorio e in vista del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza di genere, la struttura ha lanciato una raccolta fondi per organizzare 40 laboratori sulla parità di genere da offrire alle scuole: «Il lavoro del Centro - continuano dalla struttura - non si limita ai fondamentali interventi di emergenza, in rete con forze dell’ordine e personale sanitario, e alle consulenze psicologiche gratuite e anonime che offre alle donne che ne hanno bisogno. Imprescindibile è il lavoro di sensibilizzazione e prevenzione rivolto alla comunità, in particolare ai più e alle più giovani. Incontrando ragazzi e ragazze parliamo di rispetto, affettività e soprattutto parità di genere: c’è la disparità alla base della violenza contro la quale ogni giorno lavoriamo».

"Il miglior pareggio possibile"

La nuova campagna di raccolta fondi si chiama «Il miglior pareggio possibile»: sarà possibile donare per realizzare 40 laboratori nelle scuole del territorio, coinvolgendo ragazzi e ragazze in un percorso educativo sulla promozione della cultura della parità, come prevenzione e antidoto alla violenza. Anche le società sportive locali scendono in campo a fianco del Centro, diventando testimonial della campagna, dimostrando attenzione e sensibilità nei confronti delle tematiche di contrasto alla violenza di genere.
E’ possibile partecipare alla raccolta fondi attraverso il sito www.cooperativairene.it.

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