Osservatorio Export delle Province di Novara e Vercelli
Nel secondo trimestre del 2024 le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono cresciute nel loro insieme del +8,2% tendenziale, una performance superiore a quella del primo trimestre dell’anno
La dinamica dell’export complessivo e manifatturiero delle province di Novara e Vercelli globalmente considerate.
L'analisi
Nel secondo trimestre del 2024 le esportazioni complessive delle province di Novara e Vercelli sono cresciute nel loro insieme del +8,2% tendenziale, una performance superiore a quella del primo trimestre dell’anno (+4,2%) e migliore di quella nazionale che nel secondo trimestre ha registrato una crescita del +0,5%. Il dato relativo al primo semestre indica una crescita del +6,2% a livello provinciale e un calo del -1,1% a livello nazionale.
Considerando le sole esportazioni manifatturiere delle province di Novara e Vercelli, pari nel complesso a 5 miliardi di euro nel primo semestre del 2024, l’incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato del +6,4%. Tra i settori in contrazione – in continuità con l’Osservatorio precedente e procedendo in ordine di valori di export – si osserva il calo delle esportazioni di macchinari e apparecchi (-3,1%) con, al loro interno, le macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) che flettono del -4,1%; calano anche i settori delle sostanze e prodotti chimici (-4,9%), dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (-1,2%), dei mezzi di trasporto (-22,9%), dei computer, apparecchi elettrici ed ottici (-9,1%); a questi si aggiunge, nel primo semestre, la flessione del piccolo comparto del legno, prodotti in legno, carta e stampa (-0,6%). Ritrovano invece il segno positivo le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo (+1,9%), gli articoli in gomma e plastica e i prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (+4,7%) e il coke e i prodotti petroliferi raffinati (+7,6%). Quanto agli altri settori in crescita, si conferma ampiamente positiva la dinamica dell’export dell’aggregato dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+34,9%), con al suo interno i prodotti tessili che tuttavia flettono del -14,9%, mentre gli articoli di abbigliamento crescono del +44,2%. Ancora migliore la performance degli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+42,7%), mentre l’export di prodotti delle altre attività manifatturiere cresce del +15,6%.
Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export manifatturiero delle due province, nel primo semestre del 2024 si osserva un incremento tendenziale del +7,4% delle vendite dirette all’interno dell’Ue-27 e del +4,8% verso i Paesi extra-Ue. Le esportazioni di manufatti dirette verso i Paesi Ue, pari a 3 miliardi di euro, rappresentano nel primo semestre del 2024 il 59,7% dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli considerate insieme; quelle dirette verso i mercati extra Ue-27, pari a 2 miliardi di euro, equivalgono al 40,3% dell’export manifatturiero delle due province.
Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel primo semestre del 2024 si osserva, come già nel primo trimestre dell’anno, la flessione dell’export manifatturiero diretto verso la Svizzera (-9,6%) e i Paesi Bassi (-1,5%), mentre tornano a crescere le esportazioni verso la Cina (+10,1%) e la Polonia (+3,2%). Continuano a crescere le esportazioni verso Germania (+7,7%), Francia (+3,6%) e Belgio (+0,5%), sebbene a un ritmo inferiore rispetto a quello del primo trimestre e nonostante gli ultimi due Paesi (Francia e Belgio) abbiano registrato una flessione nel secondo. Accelerano invece la corsa il Regno Unito (+16,1%) e gli Stati Uniti (+8,6%), mentre la Spagna si mantiene su un ritmo di crescita costante (+25,1%).
Nel primo semestre del 2024 i principali Paesi di destinazione si confermano Germania, Francia e Stati Uniti: verso questi soli tre Paesi è diretto il 36,7% dell’export manifatturiero complessivo delle due province di Novara e Vercelli. Nell’ordine, seguono la Spagna e il Regno Unito che nella classifica delle principali destinazioni dell’export manifatturiero delle due province si confermano al quarto e quinto posto. Rispetto all’Osservatorio precedente la Cina guadagna due posizioni divenendo sesta; la Svizzera e la Polonia ne perdono una entrambe, divenendo rispettivamente settima e ottava. Paesi Bassi e Belgio conservano rispettivamente la nona e la decima posizione occupata nel primo trimestre dell’anno. Verso questi altri sette Paesi è diretto il 28,2% dell’export delle due province, per una quota complessiva dei primi dieci Paesi pari al 64,9%.
Sul fronte delle importazioni manifatturiere, nel primo semestre del 2024 si osserva la flessione dell’import da sette dei dieci principali mercati di approvvigionamento delle province di Novara e Vercelli, come già rilevato nel primo trimestre. Continua infatti a flettere l’import dalla Cina (-27,5%), dalla Francia (-17,3%), dal Regno Unito (-16,1%), dalla Spagna (-14,3%), dal Belgio (-12,3%), dai Paesi Bassi (-8,7%) e dalla Germania (-6,0%). Crescono invece le importazioni manifatturiere dagli Stati Uniti (+18,6%) e dalla Tunisia (+3,5%), con quest’ultima che scalza il Giappone dalla classifica dei primi 10 mercati di approvvigionamento delle due province piemontesi; ancora in crescita l’import dalla Svizzera (+19,2%), sebbene quest’ultima nel secondo trimestre dell’anno abbia registrato una flessione (riconducibile al ritorno alla normalità delle importazioni di cuoio conciato e lavorato da parte della provincia di Novara).
I principali mercati di importazione si confermano Germania, Francia e Stati Uniti: da questi tre Paesi proviene il 40,4% dell’import manifatturiero delle province di Novara e Vercelli.
Seguono nella classifica, per valore di import, la Cina che conferma la quarta posizione; i Paesi Bassi che guadagnano una posizione, divenendo quinti al posto della Svizzera che scende in sesta posizione; Belgio, Regno Unito e Spagna si confermano rispettivamente settimo, ottavo e nona. La Tunisia, come detto, si inserisce al decimo posto, sostituendosi al Giappone. Verso questi altri sette Paesi è diretto il 31,3% dell’export delle due province, per una quota complessiva dei primi dieci Paesi pari al 71,7%.
Provincia di Novara
• Osservatorio Macchine di impiego generale
Nel secondo trimestre del 2024 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteria-valvolame) della provincia di Novara sono risultate in flessione del - 1,3%, registrando una dinamica simile a quella nazionale, pari al -0,3%. Nel complesso del semestre le esportazioni provinciali sono calate del -3,7%, quelle italiane del -1,4% (si ricorda tuttavia che la voce ‘macchine di impiego generale’ comprende al suo interno anche prodotti diversi dalla rubinetteria-valvolame, che a livello provinciale sono presenti solo marginalmente).
Come già rilevato per il primo trimestre, anche nel primo semestre la flessione registrata sul piano provinciale è spiegata dalla contrazione dell’export verso molti dei maggiori mercati di destinazione della rubinetteria-valvolame novarese: considerando i primi dieci si rileva, infatti, una riduzione dell’export del -19,7% verso la Russia; -16,8% verso la Francia; -15,1% verso i Paesi Bassi; -12,7% verso la Svizzera; -7,8% verso la Germania; -6,6% verso il Belgio; -3,0% verso il Regno Unito;
-2,1% verso la Spagna. Come nel primo trimestre, sono risultate in crescita le esportazioni verso gli Stati Uniti (+13,6%) e la Grecia (+0,7%).
I tre principali mercati di sbocco, verso cui si dirige il 37,3% dell’export novarese di rubinetteria-valvolame, si confermano la Germania, la Francia e gli Stati Uniti.
Seguono nella classifica, per valore di export, il Regno Unito, il Belgio, la Grecia, i Paesi Bassi e la Spagna che si confermano, rispettivamente, quarto, quinto, sesta, settimi e ottava. Al nono posto si inserisce la Russia (che scalza la Norvegia), mentre la Svizzera scivola in decima posizione. Verso questi altri sette Paesi è diretto un ulteriore 26,2% dell’export provinciale, per una quota complessiva dei primi dieci Paesi pari al 63,5%.
• Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento
Nel secondo trimestre del 2024 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamento della provincia di Novara sono cresciute del +15,7%, mentre quelle nazionali sono risultate addirittura in flessine (-2,4%). Nel complesso, il primo semestre si chiude con una crescita dell’export del +35,1% a livello provinciale e un calo del -2,3% a livello nazionale.
Quanto ai principali mercati di sbocco, si confermano le performance di crescita molto positive già rilevate nel primo trimestre verso nove dei dieci principali Paesi di destinazione del tessile-abbigliamento della provincia di Novara. Nello specifico, l’Austria conferma l’assoluto primato di crescita dell’export (+124,7% rispetto al primo semestre del 2023), seguita a distanza, ma con tassi di incremento comunque molto elevati, da Paesi Bassi (+67,3%), Francia (+64,6%), Spagna (+58,7%), Polonia (+43,5%), Germania (+40,1%), Corea del Sud (+31,9%), Giappone (+27,8%).
L’export verso gli Stati Uniti cresce invece di un più contenuto +4,0%, quello verso la Tunisia si contrae del -23,4% (come già osservato nell’Osservatorio precedente).
I principali mercati di sbocco si confermano Francia, Germania e Spagna: verso questi tre Paesi si dirige il 52,5% dell’export novarese di tessile-abbigliamento.
Seguono nella classifica, per valore di export, i Paesi Bassi che si confermano quarti; gli Stati Uniti che, guadagnando una posizione, divengono quinti ai danni del Giappone che, perdendone una, si ritrova sesto; completano la classifica la Polonia, la Tunisia, l’Austria e la Corea del Sud che si confermano rispettivamente in settima, ottava, nona e decima posizione. Verso questi altri sette Paesi è diretto un ulteriore 24,6% dell’export provinciale, per una quota complessiva dei primi 10 Paesi pari al 77,1%.