In trasferta da Napoli al Vco per truffare gli anziani: un maggiorenne e 2 minorenni arrestati
Numerosi i colpi a segno
Tre giovani, un maggiorenne e due minorenni, un ragazzo e una ragazza, sono stati arrestati dai carabinieri di Verbania per truffa aggravata ai danni di persona anziana.
I fatti
I tre, di 21, 17 e 16 anni, tutti residenti in provincia di Napoli, sono stati arrestati subito dopo aver consumato una truffa ai danni di una donna di 75 anni residente nel Cusio, con la tecnica del falso carabiniere.
Come da copione ormai collaudato, qualcuno, spacciandosi per carabiniere ha chiamato la vittima dicendole che il figlio aveva provocato un incidente stradale e causato lesioni gravi ad una persona e solo il pagamento di una cauzione avrebbe potuto evitargli il carcere. La vittima ha quindi preparato un sacchetto di carta e vi ha inserito tutti i gioielli che era riuscita a reperire in casa. Poi, come da disposizioni ricevute al telefono, aveva atteso l’arrivo di una persona a cui aveva consegnato il sacchetto.
I truffatori non avevano considerato che i numerosi tentativi di truffa dei giorni scorsi e della mattina stessa, segnalati alla centrale operativa di Verbania, avevano messo in allarme i carabinieri che hanno predisposto dei servizi con pattuglie anche in borghese, proprio per cercare di fermare questi criminali.
E proprio a una di queste pattuglie non sono sfuggiti i movimenti sospetti di una Fiat 500 con a bordo i tre giovani. I tre hanno sostato per qualche minuto a Gravellona Toce, nel parcheggio di un centro commerciale, ma senza che nessuno scendesse. Poi l’auto si è spostata in direzione di Omegna e ha imboccato una strada senza uscita nella zona di Casale Corte Cerro. Da qui l’auto è ripartita verso Gravellona Toce a velocità sostenuta, ma, mentre stava per imboccare la rampa dell’autostrada in direzione Milano, è stata fermata da una pattuglia in divisa, allertata dai colleghi.
All’interno dell’auto è stato rinvenuto un sacchetto di carta contenente diversi gioielli, per un valore di circa 6.500 euro di cui i tre non sono stati in grado di dimostrare la provenienza.
Quasi contemporaneamente è arrivata un’altra chiamata alla Centrale Operativa di Verbania da parte di una donna, residente nella via in cui si era stata vista fermarsi l’auto, che affermava di essere stata appena truffata e di aver consegnato un sacchetto con tutti i suoi gioielli ad un ragazzo.
In caserma a Gravellona Toce la refurtiva, composta da bracciali, collane e orecchini in oro, dopo il riconoscimento, è stata restituita alla vittima, grata agli uomini dell’Arma per essere riusciti a restituirle i gioielli, importanti più per il valore sentimentale che rappresentavano che per quello economico.
Nel frattempo, su disposizione del magistrato di turno della Procura di Verbania, il maggiorenne, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale di Verbania, in attesa della direttissima, mentre i due minorenni, su disposizione della Procura per i minorenni di Torino, sono stati accompagnati nel Centro di Prima Accoglienza di Torino. Sono in corso accertamenti per verificare se i tre siano responsabili di ulteriori altri tentativi di truffa, sempre ai danni di persone anziane commessi sempre in questa provincia.