Novara Green: 10kg di mozziconi raccolti in centro città
"Tanti giovani fumatori ci hanno chiesto una soluzione e sono stati contenti di cominciare a usare i portamozziconi tascabili”
10 kg di mozziconi, ovvero all’incirca 35.000 cicche di sigarette. È lo sbalorditivo risultato ottenuto sabato 9 novembre dai circa 50 studenti e studentesse di Liceo Casorati, ITI Omar e IPS Ravizza, che hanno accolto l’invito di Novara Green a ripulire tutti insieme le vie del centro città dai mozziconi abbandonati.
L'iniziativa
Le due ore organizzate da Novara Green per le scuole sono state pensate per essere formative, ma allo stesso tempo coinvolgenti e divertenti. All’inizio sono state condivise le informazioni chiave sulla pericolosità dei mozziconi abbandonati, immediatamente testate attraverso un quiz a scelta multipla via smartphone. La scuola che ha dato il maggior numero di risposte corrette ha così guadagnato un bonus, che è stato poi conteggiato insieme al peso dei mozziconi per individuare la scuola vincitrice.
“La piccola competizione che abbiamo promosso tra le squadre è stata vinta dall’Omar – ha raccontato il presidente di Novara Green Fabrizio Cerri - ma comunque tutti i partecipanti si sono divertiti e sono tornati a casa sicuramente molto più sensibilizzati e informati. Il tempo trascorso insieme è servito a far toccare con mano a ragazzi e ragazze un fatto concreto, ovvero che un gesto socialmente accettato come buttare un mozzicone per terra è in realtà un atto incivile, addirittura pericoloso per l’equilibrio ambientale.
Qualcosa che nel 2024 sarebbe veramente il caso di cancellare dalle abitudini. Tanti giovani fumatori ci hanno chiesto una soluzione e sono stati contenti di cominciare a usare i portamozziconi tascabili”.
“L’iniziativa è stata un successo e gli studenti hanno risposto molto bene – ha commentato il prof. Giulio Gozzi del Casorati – Il test digitale è stato un ottimo stimolo a prestare attenzione alle domande e cercare di azzeccare le risposte. Anche il fatto che la raccolta sia stata organizzata come una gara tra scuole ha dato agli studenti una bella spinta. Li ho visti presissimi a raccogliere quanti più mozziconi possibile per poter battere le altre classi. Mentre lavoravano, ho notato però un evidente cambiamento nell’atteggiamento. Si sono infatti resi conto da soli dell’enorme quantità di cicche in giro per le strade. Poi hanno apprezzato i tanti commenti positivi ricevuti dalle persone che li hanno fermati, hanno chiesto loro cosa stessero facendo e li hanno ringraziati per il bel lavoro. Se all’inizio la loro motivazione era vincere, alla fine la soddisfazione e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di buono hanno prevalso decisamente”.
Anche Pina Meo, docente dell’Omar, racconta di una bella esperienza che ha entusiasmato la classe. “Ho fatto a tutti i miei complimenti – ha aggiunto la prof. Meo – perché sono stati realmente problem solving.
Hanno anche dimostrato una bella capacità di fare squadra tra di loro”. Elena Migliavacca, del Ravizza, è d’accordo: ragazze e ragazzi contenti e soddisfatti della raccolta. “Credo si siano divertiti sul serio. Anche il giorno dopo abbiamo riso tutti insieme per le nostre gambe un po’ dolenti a causa della ginnastica che abbiamo fatto continuando ad abbassarci e rialzarci”. Soddisfatta anche Francesca Bergamaschi, docente all’Omar: “Grazie alle informazioni che Novara Green ha condiviso con tutti noi, abbiamo fatto una gran bella lezione di educazione civica ai nostri studenti”.
Nella piazzetta davanti alla Chiesa di San Giovanni Decollato, da dove è partita la raccolta, erano anche esposti quattro lavori eseguiti da alcuni allievi del Casorati che hanno preso ispirazione dall’appuntamento di raccolta mozziconi. In modo creativo ragazzi e ragazze hanno rappresentato il mondo soffocato dalle cicche, formulato un invito a riflettere prima di buttarle a terra, invitato tutti a prendersi cura in modo affettuoso del pianeta e soprattutto a usare i cestini.
Come d’abitudine, il sacco contenente i mozziconi è stato raccolto e smaltito da ASSA.
Sui mozziconi di sigaretta - Il mozzicone contiene acetato di cellulosa non interamente biodegradabile, un materiale che impiega oltre 10 anni a decomporsi. Se la cicca viene abbandonata nell’ambiente, non viene cioè raccolta e smaltita adeguatamente, l’acetato in questo arco di tempo si sminuzza e si trasforma in microplastiche che di norma finiscono nelle fognature, poi nei fiumi, e infine in mare. Man mano rilasciano centinaia di sostanze tossiche che sono dannose per gli organismi acquatici e gli ecosistemi marini.
Le stime dicono che sono 4,5 trilioni i mozziconi di sigaretta non smaltiti correttamente, generando circa 770 milioni di chili di rifiuti tossici. I dati riferiti all’Italia indicano in circa 14 miliardi i mozziconi dispersi nell’ambiente.