Novara, sciopero degli studenti per il freddo nelle aule: delegazione ricevuta in Provincia
Circa 500 alunni delle superiori hanno manifestato in piazza, alcuni di loro poi sono stati accolti a Palazzo Natta dal vice presidente Crivelli
Novara, sciopero degli studenti per il freddo nelle aule (e non solo). Al termine della manifestazione degli studenti di alcuni Istituti scolastici novaresi svoltasi nella mattinata di venerdì 22 novembre, una delegazione di giovani è stata ricevuta dal vicepresidente Andrea Crivelli, delegato all’Edilizia e Manutenzioni edifici.
Un momento della manifestazione (Foto Tosi); servizio completo sul Corriere di Novara del 25 novembre
Novara, sciopero degli studenti per il freddo
“Siamo studenti, non pinguini”, “Studiare sì, congelare no”. E ancora: “Vogliamo calore e sicurezza per il nostro futuro”. Erano circa 500 gli studenti che venerdì mattina, in concomitanza con la Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, hanno scioperato, manifestando in piazza Matteotti, sotto la sede della Provincia.
I motivi della protesta - a cui hanno adeito gli istituti superiori “Omar”, “Nervi”, “Fauser”, “Mossotti”, liceo delle scienze umane “Bellini”, liceo artistico “Casorati” e Ipsia “Bellinii” - sono riconducibili essenzialmente al problema «del freddo estremo nelle aule, che rende insostenibili le lezioni e compromette la salute di studenti e docenti», come hanno spiegato i ragazzi. A questo si aggiungono «problemi gravi come le infrastrutture scolastiche fatiscenti, che necessitano di interventi urgenti, e a scarsità di fondi destinati alle scuole, che limita l’organizzazione di attività essenziali per la nostra formazione».
Megafono alla mano, i giovani hanno scandito le loro ragioni: «È intollerabile che dobbiamo sopportare il freddo in classe e affrontare situazioni di precarietà che ci tolgono il diritto di studiare in un ambiente dignitoso e sicuro». «Non possiamo stare in aula con i cappotti, come fossimo all’esterno».
Delegazione accolta in Provincia
La manifestazione, che si è svolta senza disordini, si è conclusa con l’incontro di una delegazione di studenti con il vicepresidente della Provincia (e titolare della delega all’Edilizia scolastica) Andrea Crivelli.
"All’incontro hanno partecipato una dozzina di studenti – riferisce il vicepresidente – in rappresentanza delle loro Scuole. Va rimarcata la generale disponibilità all’ascolto e al confronto dei rappresentanti degli studenti, un atteggiamento costruttivo per il quale li ringrazio e che sarà molto utile per poter collaborare. Ho nuovamente chiarito quelle che sono le motivazioni dei disagi che si sono verificati per il malfunzionamento degli impianti di riscaldamento, ribadendo che la Provincia sta lavorando per accelerare il più possibile la soluzione del problema".
Gli studenti hanno inoltre sottoposto la questione della presenza di infiltrazioni sulle coperture e sulle guaine di alcuni edifici: "Oltre a illustrare gli interventi già conclusi e quelli in corso su coperture, guaine e pluviali - spiega a tal proposito Crivelli - ho fatto presente che l’Ente è intervenuto e interverrà in tutto il territorio, secondo la precisa scelta di dare priorità a questo genere di opere appositamente programmate all’indomani dell’ultima variazione al bilancio per evitare, oltre ai disagi per studenti e personale scolastico, significativi danneggiamenti alle strutture in vista della stagione invernale".
L’incontro è stato anche l’occasione per annunciare "un più cospicuo stanziamento di fondi a bilancio, fatto che consentirà all’Ente di utilizzare da subito i fondi per rispondere più celermente ai problemi che emergeranno".
Il vicepresidente si è reso inoltre disponibile a organizzare a stretto giro ulteriori incontri con le rappresentanze dei ragazzi: "Abbiamo pensato – riferisce a conclusione – di strutturarli suddividendo i delegati in gruppi secondo la dislocazione e la prossimità degli Istituti scolastici, una modalità che avevamo già adottato durante i lavori preparatori alle attività di co-progettazione degli scorsi mesi, durante le quali abbiamo principalmente lavorato su obiettivi didattico-culturali, ma che sono sempre stati anche occasione per raccogliere i solleciti degli studenti a proposito di problemi e lavori nelle scuole".