Verbania, processo Montefibre: rimane solo un imputato in vita
Nota fabbrica chimica verbanese
Mercoledì 27 novembre era in calendario al tribunale di Verbania l’udienza del procedimento accorpato “Montefibre cinque e sei” per i morti e i malati d’amianto nella fabbrica chimica verbanese dove sino agli anni Ottanta hanno lavorato operai provenienti anche da Vco e Novarese.
Il procedimento
Lo scorso febbraio l’udienza era saltata a causa di un’astensione proclamata dalle Camere penali e il processo era stato aggiornato dal giudice all’altro giorno. A giudizio, i fatti sono indietro nel tempo, è rimasto un solo imputato. L’unico, in pratica a essere ancora in vita, considerato che si va avanti da parecchi anni. Si tratta di un anziano ex dirigente dello stabilimento di viale Azari a Pallanza, che deve rispondere, nell’ambito del “Montefibre 5 e 6”, di tre capi di imputazione per omicidio e lesioni colpose.
Secondo il sostituto procuratore Nicola Mezzina, lo stesso che ha imbastito i primi quattro procedimenti, vi sarebbe una correlazione tra l’esposizione prolungata all’amianto e i morti e i malati che avevano lavorato nello stabilimento.