Omicidio Zollner: la sentenza per i due ex amanti diventa definitiva
NOVARA – ‘Sorpresa’ nella vicenda degli ex amanti Maria Angela Paiola, 56 anni, e Marco Valera, 48, accusati di aver ucciso il marito della donna, Federico Zollner, la notte del 27 giugno di 10 anni fa a Villarboit, nel Vercellese. Dopo la sentenza d’assoluzione dello scorso anno alla Corte d’Assise di Novara, l’altro giorno alla Corte d’Assise d’Appello di Torino, la procura generale (l’accusa) ha annunciato che non avrebbe affrontato il processo di secondo grado contro i due. Ha così rinunciato ai motivi d’appello, reputando condivisibili le motivazioni portate avanti dai giudici novaresi.
Il pm Ezio Basso, per la Procura vercellese, a Novara, aveva chiesto per i due l’ergastolo, ma, per i giudici, non c’erano elementi validi per portare a una condanna. Da qui l’assoluzione. Una sentenza d’assoluzione che, ora, pertanto, diventa definitiva.
Zollner era stato rinvenuto morto nella sua auto tra Balocco e Villarboit, dopo essere uscito dal casello di Novara Est. All’inizio si pensò a un incidente stradale (stava rientrando a casa da una cena), ma le indagini avevano messo in evidenza come l’uomo, dirigente della Novacoop, fosse invece stato ucciso. Probabilmente aggredito, assassinato, messo in auto e fatto finire all’interno di un canale. Si arrivò poi ai due, a Valera e Paiola, ora assolti definitivamente. Un delitto, dunque, che resta senza un colpevole.
mo.c.
NOVARA – ‘Sorpresa’ nella vicenda degli ex amanti Maria Angela Paiola, 56 anni, e Marco Valera, 48, accusati di aver ucciso il marito della donna, Federico Zollner, la notte del 27 giugno di 10 anni fa a Villarboit, nel Vercellese. Dopo la sentenza d’assoluzione dello scorso anno alla Corte d’Assise di Novara, l’altro giorno alla Corte d’Assise d’Appello di Torino, la procura generale (l’accusa) ha annunciato che non avrebbe affrontato il processo di secondo grado contro i due. Ha così rinunciato ai motivi d’appello, reputando condivisibili le motivazioni portate avanti dai giudici novaresi.
Il pm Ezio Basso, per la Procura vercellese, a Novara, aveva chiesto per i due l’ergastolo, ma, per i giudici, non c’erano elementi validi per portare a una condanna. Da qui l’assoluzione. Una sentenza d’assoluzione che, ora, pertanto, diventa definitiva.
Zollner era stato rinvenuto morto nella sua auto tra Balocco e Villarboit, dopo essere uscito dal casello di Novara Est. All’inizio si pensò a un incidente stradale (stava rientrando a casa da una cena), ma le indagini avevano messo in evidenza come l’uomo, dirigente della Novacoop, fosse invece stato ucciso. Probabilmente aggredito, assassinato, messo in auto e fatto finire all’interno di un canale. Si arrivò poi ai due, a Valera e Paiola, ora assolti definitivamente. Un delitto, dunque, che resta senza un colpevole.
mo.c.