Il riso novarese invade... la Germania
Il riso novarese invade il Nord Westfalia e la Ruhr grazie all’iniziativa di una ceranese: Angela Cesti, da circa vent’anni sposata e residente a Dortmund, è riuscita, nel giro di pochissimi mesi, a organizzare in collaborazione con Ente risi un importante evento di respiro nazionale presso il centro culturale italo-tedesco “Auslandsgesellschaft Nrw”, presso il quale presta servizio volontario.
La manifestazione, intitolata “Nord Italia: riso e acqua – Il multiforme Piemonte”, si è svolta il 17 gennaio e, oltre a un pubblico davvero numerosissimo, ha visto la presenza Alfredo Casciello, console d'Italia a Dortmund.
«L’evento – ha spiegato Angela Cesti – è nato dall’affetto che ho per il mio paese, dove torno appena mi è possibile, e dagli indelebili ricordi della forte vocazione contadina che lo caratterizza. Per me Cerano e agricoltura fanno ovviamente rima con riso. Una questione che ritengo sia anche culturale, oltre che economica. Proprio per questo motivo ho proposto alla responsabile dell’“Auslandsgesellschaft Nrw” Claudia Steibach di poter organizzare un’iniziativa legata al riso e alle acque della mia terra, per far conoscere la nostra realtà. Il progetto è stato sottoposto ai vertici dell’associazione ed è stato accettato, permettendo quindi la scoperta di un mondo che è totalmente sconosciuto».
Dall’estate scorsa Angela Cesti ha tessuto una fitta rete di contatti con diversi enti del territorio, in particolare con Ente risi e con il Consorzio di irrigazione e bonifica Est-Sesia.
Nel periodo di Natale, mentre erano già stati presi i contatti con il Consolato italiano, tutto è stato precisamente definito. «Ente risi – hanno detto Angela Cesti e Rocca – ha fornito a sua volta materiale informativo in lingua tedesca e abbiamo dato vita a un appuntamento nell’ambito del quale, oltre a una mostra di immagini riguardanti l’agricoltura risicola c’è stata una specifica conferenza (tenuta dal funzionario di Ente risi, ndr). Abbiamo constatato che numerose persone ignoravano completamente che l’Italia e in particolare il Piemonte sia dedita alla coltivazione del cereale». Al momento informativo, introdotto dal presidente dell’”Auslandsgesellschaft Nrw” Klaus Wegener e dal saluto del console italiano, si sono quindi susseguiti anche momenti d’intrattenimento musicale e di degustazione del prodotto. Ovviamente la degustazione ha riscosso particolare successo e generato stupore tra il pubblico presente alla manifestazione «perché in Germania – ha osservato Rocca – il riso viene solitamente consumato innanzitutto come contorno e anche di varietà tipicamente orientali, completamente diverse dalle nostre. Per gli ospiti la scoperta di un nostro “comune” risotto come primo piatto è stata sorprendente dal punto di vista gastronomico ma, soprattutto, per quanto riguarda la qualità del prodotto, dai più completamente sconosciuta e, alla fine, ampiamente apprezzata». Insomma, riso da… leccarsi i baffi, grazie ai numerosi piatti a base del cereale made in Piemonte preparati da Angela Cesti, Claudia Steinbach e Stefania Bredereck, anche lei appartenente allo staff di volontariato dell’“Auslandsgesellschaft Nrw”.
«Siamo molto soddisfatti della riuscita della manifestazione – hanno commentato a conclusione Angela Cesti e Rocca – che, dato il coinvolgimento del Consolato, ha ottenuto un risalto internazionale, con un ritorno d’immagine davvero grandioso. Dal canto nostro ci auguriamo di essere stati all’altezza nel nostro ruolo di ambasciatori del riso italiano».
Lalla Negri
Il riso novarese invade il Nord Westfalia e la Ruhr grazie all’iniziativa di una ceranese: Angela Cesti, da circa vent’anni sposata e residente a Dortmund, è riuscita, nel giro di pochissimi mesi, a organizzare in collaborazione con Ente risi un importante evento di respiro nazionale presso il centro culturale italo-tedesco “Auslandsgesellschaft Nrw”, presso il quale presta servizio volontario.
La manifestazione, intitolata “Nord Italia: riso e acqua – Il multiforme Piemonte”, si è svolta il 17 gennaio e, oltre a un pubblico davvero numerosissimo, ha visto la presenza Alfredo Casciello, console d'Italia a Dortmund.
«L’evento – ha spiegato Angela Cesti – è nato dall’affetto che ho per il mio paese, dove torno appena mi è possibile, e dagli indelebili ricordi della forte vocazione contadina che lo caratterizza. Per me Cerano e agricoltura fanno ovviamente rima con riso. Una questione che ritengo sia anche culturale, oltre che economica. Proprio per questo motivo ho proposto alla responsabile dell’“Auslandsgesellschaft Nrw” Claudia Steibach di poter organizzare un’iniziativa legata al riso e alle acque della mia terra, per far conoscere la nostra realtà. Il progetto è stato sottoposto ai vertici dell’associazione ed è stato accettato, permettendo quindi la scoperta di un mondo che è totalmente sconosciuto».
Dall’estate scorsa Angela Cesti ha tessuto una fitta rete di contatti con diversi enti del territorio, in particolare con Ente risi e con il Consorzio di irrigazione e bonifica Est-Sesia.
Nel periodo di Natale, mentre erano già stati presi i contatti con il Consolato italiano, tutto è stato precisamente definito. «Ente risi – hanno detto Angela Cesti e Rocca – ha fornito a sua volta materiale informativo in lingua tedesca e abbiamo dato vita a un appuntamento nell’ambito del quale, oltre a una mostra di immagini riguardanti l’agricoltura risicola c’è stata una specifica conferenza (tenuta dal funzionario di Ente risi, ndr). Abbiamo constatato che numerose persone ignoravano completamente che l’Italia e in particolare il Piemonte sia dedita alla coltivazione del cereale». Al momento informativo, introdotto dal presidente dell’”Auslandsgesellschaft Nrw” Klaus Wegener e dal saluto del console italiano, si sono quindi susseguiti anche momenti d’intrattenimento musicale e di degustazione del prodotto. Ovviamente la degustazione ha riscosso particolare successo e generato stupore tra il pubblico presente alla manifestazione «perché in Germania – ha osservato Rocca – il riso viene solitamente consumato innanzitutto come contorno e anche di varietà tipicamente orientali, completamente diverse dalle nostre. Per gli ospiti la scoperta di un nostro “comune” risotto come primo piatto è stata sorprendente dal punto di vista gastronomico ma, soprattutto, per quanto riguarda la qualità del prodotto, dai più completamente sconosciuta e, alla fine, ampiamente apprezzata». Insomma, riso da… leccarsi i baffi, grazie ai numerosi piatti a base del cereale made in Piemonte preparati da Angela Cesti, Claudia Steinbach e Stefania Bredereck, anche lei appartenente allo staff di volontariato dell’“Auslandsgesellschaft Nrw”.
«Siamo molto soddisfatti della riuscita della manifestazione – hanno commentato a conclusione Angela Cesti e Rocca – che, dato il coinvolgimento del Consolato, ha ottenuto un risalto internazionale, con un ritorno d’immagine davvero grandioso. Dal canto nostro ci auguriamo di essere stati all’altezza nel nostro ruolo di ambasciatori del riso italiano».
Lalla Negri