Presentato a Villa Picchetta il libro “Un Parco da vivere”
CAMERI - E' stato presentato a Villa Picchetta il volume "Un Parco da vivere" un resoconto dell’attività del Parco del Ticino e Lago Maggiore dal 2012 ad oggi. L'ente infatti a partire dal 1° Gennaio 2016 ha subito una trasformazione importante: è avvenuta infatti la fusione dei due Enti gestori delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore e delle Riserve Pedemontane e delle Terre d’acqua. Pertanto oggi l’Ente di gestione delle aree protette de Ticino e del Lago Maggiore gestisce le seguenti aree: il Parco naturale del Ticino, il Parco naturale dei Lagoni di Mercurago, la Riserva naturale dei Canneti di Dormelletto, la Riserva naturale di Fondo Toce, la Riserva naturale di Bosco Solivo e la Riserva speciale della Bessa, la Riserva naturale delle Baragge, la Riserva naturale del Parco Burcina Felice Piacenza, il Parco naturale delle Lame del Sesia, la Riserva naturale della Garzaia di Villarboit, la Riserva naturale della Garzaia di Carisio, la Riserva naturale della palude di Casalbeltrame, la Riserva Naturale del Monte Mesma e la Riserva Naturale del Colle di Buccione.
“Sono orgoglioso che, così come nel 2012 mi sono trovato alla guida di un nuovo Ente oggetto di fusione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, adesso la Regione mi abbia affidato il traghettamento del nuovo Ente verso la nuova amministrazione” dice Avanza.
A fine mandato il Parco del Ticino e Lago Maggiore ha pubblicato quindi come detto un resoconto dell’attività dell’Ente dal 2012 a oggi. La pubblicazione illustra le iniziative e i progetti che in questi anni sono stati realizzati sul territorio: “Il Parco del Ticino piemontese insieme a quello lombardo rappresenta il Parco fluviale più grande d’Europa – sottolinea il commissario straordinario - che si fregia del riconoscimento attribuito dall’Unesco quale Riserva della Biosfera Ticino Valley MAB e anche Natura 2000. Con il consiglio di Amministrazione, che ringrazio per il lavoro svolto con passione e dedizione, si è voluto dare un’impronta di Parco di grande fruizione nel pieno rispetto delle regole e della conservazione della biodiversità. L’azione ambiziosa intrapresa dal Parco mira alla difesa e alla valorizzazione del territorio mediante uno sviluppo sostenibile delle attività economiche esistenti; in tal senso l’Ente ha creato e registrato il marchio “Ticino Valley” per i prodotti tipici della valle del Ticino e dell’intera area MAB piemontese che comprende 36 comuni con la finalità di rendere riconoscibile il valore ambientale e turistico del territorio, le tecniche ecocompatibili, la tipicità dei prodotti, il recupero delle tradizioni e la sicurezza alimentare. Ritengo molto importanti due progetti di mobilità dolce che sono stati avviati in questi anni: la “Via navigabile del fiume Ticino” e la “Ciclostrada lungo il Canale Cavour”. Il primo permetterà mediante le vie d’acqua di unire di fatto la Svizzera all’Italia e quindi Locarno con Milano e Venezia; il secondo prevede la realizzazione di una via ciclabile che collegherà Torino e Milano transitando nei territori del vercellese e del novarese attraverso le alzaie di 5 canali irrigui che percorrono la pianura tra Piemonte e Lombardia”.
“La pubblicazione vuole rappresentare non solo un rendiconto delle attività svolte, ma anche un passaggio di consegne; auspico infatti che la nuova amministrazione dell’Ente porti a compimento alcuni progetti avviati, a mio parere strategici per l’Ente – continua Avanza - quali l’Idrovia, realizzando la Conca di navigazione di Porto della Torre, la ciclabilità del Canale Cavour, l’estensione della Riserva della Biosfera MAB in territorio Svizzero ed il potenziamento del Marchio Ticino Valley…infine sogno nel cassetto la creazione di un ostello a Mercurago”.
Avanza sottolinea poi che “Il libro ha avuto costi esigui quasi interamente privati, poiché frutto di cooperazione tra soggetti privati e lavoro interno del personale dell’Ente. Ringrazio pertanto Sarpom di Trecate, Rotary Club di Orta San Giulio e Italgrafica di Novara, Daniela Fornara per alcuni testi, la storica d’arte Emiliana Mongiat per il contributo in merito ad Arteparchi in rete, insieme a tutto lo staff dell’Ente Parco, e in particolare il direttore e l’architetto Monica Perroni, responsabile della Pianificazione e Promozione territoriale dell’Ente, che ha coordinato la redazione del libro. La copertina è di Alberto Pontiroli, frutto del Concorso Fotografico indetto dall’Ente “Scatti rubati del 2015”.
“Lo scopo di questa pubblicazione è quello di offrire a tutti i soggetti che hanno a cuore le aree protette gestite dall’Ente un rendiconto delle attività promosse dall’Amministrazione insediatasi il 1° gennaio 2012 – evidenzia il direttore dell’Ente Benedetto Franchina - Il libro intende fornire un quadro degli obiettivi che l’Ente si è dato per dare attuazione in particolare a due delle proprie finalità istituzionali: la salvaguardia ed il potenziamento della biodiversità presente in tutte le aree protette gestite che, ad eccezione della riserva di Bosco Solivo, sono tutti siti di importanza comunitaria (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS);la promozione di territori inseriti nella riserva della Biosfera Unesco, nell’ambito del progetto MAB (Man and Biosphere), ai fini di una corretta fruizione turistica e della valorizzazione dei prodotti agro-alimentari di tali aree".
“Infine mi preme sottolineare – conclude Franchina - che, per la salvaguardia ed il potenziamento della biodiversità, l’Ente è stato impegnato quotidianamente con le attività di verifica e valutazione dell’incidenza sull’ambiente di tutti i progetti e degli interventi che interessano il nostro territorio e con la vigilanza sul rispetto delle norme a difesa del patrimonio ambientale. Analogamente per consentire ai fruitori di poter visitare tutte le aree protette vi è stato l’impegno continuo per la gestione e la manutenzione delle strutture ad esse dedicate (sedi, sentieri, percorsi ciclabili, aree attrezzate, etc).”.
CAMERI - E' stato presentato a Villa Picchetta il volume "Un Parco da vivere" un resoconto dell’attività del Parco del Ticino e Lago Maggiore dal 2012 ad oggi. L'ente infatti a partire dal 1° Gennaio 2016 ha subito una trasformazione importante: è avvenuta infatti la fusione dei due Enti gestori delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore e delle Riserve Pedemontane e delle Terre d’acqua. Pertanto oggi l’Ente di gestione delle aree protette de Ticino e del Lago Maggiore gestisce le seguenti aree: il Parco naturale del Ticino, il Parco naturale dei Lagoni di Mercurago, la Riserva naturale dei Canneti di Dormelletto, la Riserva naturale di Fondo Toce, la Riserva naturale di Bosco Solivo e la Riserva speciale della Bessa, la Riserva naturale delle Baragge, la Riserva naturale del Parco Burcina Felice Piacenza, il Parco naturale delle Lame del Sesia, la Riserva naturale della Garzaia di Villarboit, la Riserva naturale della Garzaia di Carisio, la Riserva naturale della palude di Casalbeltrame, la Riserva Naturale del Monte Mesma e la Riserva Naturale del Colle di Buccione.
“Sono orgoglioso che, così come nel 2012 mi sono trovato alla guida di un nuovo Ente oggetto di fusione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore, adesso la Regione mi abbia affidato il traghettamento del nuovo Ente verso la nuova amministrazione” dice Avanza.
A fine mandato il Parco del Ticino e Lago Maggiore ha pubblicato quindi come detto un resoconto dell’attività dell’Ente dal 2012 a oggi. La pubblicazione illustra le iniziative e i progetti che in questi anni sono stati realizzati sul territorio: “Il Parco del Ticino piemontese insieme a quello lombardo rappresenta il Parco fluviale più grande d’Europa – sottolinea il commissario straordinario - che si fregia del riconoscimento attribuito dall’Unesco quale Riserva della Biosfera Ticino Valley MAB e anche Natura 2000. Con il consiglio di Amministrazione, che ringrazio per il lavoro svolto con passione e dedizione, si è voluto dare un’impronta di Parco di grande fruizione nel pieno rispetto delle regole e della conservazione della biodiversità. L’azione ambiziosa intrapresa dal Parco mira alla difesa e alla valorizzazione del territorio mediante uno sviluppo sostenibile delle attività economiche esistenti; in tal senso l’Ente ha creato e registrato il marchio “Ticino Valley” per i prodotti tipici della valle del Ticino e dell’intera area MAB piemontese che comprende 36 comuni con la finalità di rendere riconoscibile il valore ambientale e turistico del territorio, le tecniche ecocompatibili, la tipicità dei prodotti, il recupero delle tradizioni e la sicurezza alimentare. Ritengo molto importanti due progetti di mobilità dolce che sono stati avviati in questi anni: la “Via navigabile del fiume Ticino” e la “Ciclostrada lungo il Canale Cavour”. Il primo permetterà mediante le vie d’acqua di unire di fatto la Svizzera all’Italia e quindi Locarno con Milano e Venezia; il secondo prevede la realizzazione di una via ciclabile che collegherà Torino e Milano transitando nei territori del vercellese e del novarese attraverso le alzaie di 5 canali irrigui che percorrono la pianura tra Piemonte e Lombardia”.
“La pubblicazione vuole rappresentare non solo un rendiconto delle attività svolte, ma anche un passaggio di consegne; auspico infatti che la nuova amministrazione dell’Ente porti a compimento alcuni progetti avviati, a mio parere strategici per l’Ente – continua Avanza - quali l’Idrovia, realizzando la Conca di navigazione di Porto della Torre, la ciclabilità del Canale Cavour, l’estensione della Riserva della Biosfera MAB in territorio Svizzero ed il potenziamento del Marchio Ticino Valley…infine sogno nel cassetto la creazione di un ostello a Mercurago”.
Avanza sottolinea poi che “Il libro ha avuto costi esigui quasi interamente privati, poiché frutto di cooperazione tra soggetti privati e lavoro interno del personale dell’Ente. Ringrazio pertanto Sarpom di Trecate, Rotary Club di Orta San Giulio e Italgrafica di Novara, Daniela Fornara per alcuni testi, la storica d’arte Emiliana Mongiat per il contributo in merito ad Arteparchi in rete, insieme a tutto lo staff dell’Ente Parco, e in particolare il direttore e l’architetto Monica Perroni, responsabile della Pianificazione e Promozione territoriale dell’Ente, che ha coordinato la redazione del libro. La copertina è di Alberto Pontiroli, frutto del Concorso Fotografico indetto dall’Ente “Scatti rubati del 2015”.
“Lo scopo di questa pubblicazione è quello di offrire a tutti i soggetti che hanno a cuore le aree protette gestite dall’Ente un rendiconto delle attività promosse dall’Amministrazione insediatasi il 1° gennaio 2012 – evidenzia il direttore dell’Ente Benedetto Franchina - Il libro intende fornire un quadro degli obiettivi che l’Ente si è dato per dare attuazione in particolare a due delle proprie finalità istituzionali: la salvaguardia ed il potenziamento della biodiversità presente in tutte le aree protette gestite che, ad eccezione della riserva di Bosco Solivo, sono tutti siti di importanza comunitaria (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS);la promozione di territori inseriti nella riserva della Biosfera Unesco, nell’ambito del progetto MAB (Man and Biosphere), ai fini di una corretta fruizione turistica e della valorizzazione dei prodotti agro-alimentari di tali aree".
“Infine mi preme sottolineare – conclude Franchina - che, per la salvaguardia ed il potenziamento della biodiversità, l’Ente è stato impegnato quotidianamente con le attività di verifica e valutazione dell’incidenza sull’ambiente di tutti i progetti e degli interventi che interessano il nostro territorio e con la vigilanza sul rispetto delle norme a difesa del patrimonio ambientale. Analogamente per consentire ai fruitori di poter visitare tutte le aree protette vi è stato l’impegno continuo per la gestione e la manutenzione delle strutture ad esse dedicate (sedi, sentieri, percorsi ciclabili, aree attrezzate, etc).”.