Ripartite le Giornate di recupero del patrimonio ambientale con i detenuti

Ripartite le Giornate di recupero del patrimonio ambientale con i detenuti
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NOVARA - Sono ripartite ieri mattina le Giornate di recupero del patrimonio ambientale realizzate con l'impiego di detenuti della casa circondariale di Novara e coordinate da Assa.  Obiettivo del progetto, praticamente unico in Italia, è di realizzare percorsi di inclusione sociale dedicati al recupero del patrimonio ambientale, del decoro urbano e, da quest'anno, dell'edilizia sociale grazie al lavoro dei detenuti prestato in maniera volontaria. Attraverso il protocollo dalla primavera del 2014 a tutto il 2015 sono state realizzate più di 350 giornate dedicate al recupero del patrimonio ambientale con il coinvolgimento complessivamente di 57 persone.

Quella di ieri è la prima Giornata del nuovo protocollo che ha durata triennale, sino al 2018, e che vede un aumento delle giornate, in quanto si svolgeranno tutti i mercoledì, e  con un maggior numero di soggetti coinvolti: salgono infatti a 9 detenuti volontari partecipanti in permesso premio per ogni giornata.

A supportarli logisticamente e operativamente, oltre al personale Assa, vi sono i nuovi detenuti attivi in Assa, quattro a tempo pieno per un totale di 32 ore e mezza settimanali. 

Il luogo dell’intervento di mercoledì 13 gennaio è stato il parco Giubertoni, compreso tra la via Marco Polo e la via Pacinotti, e l’attività ha previsto il ripristino della staccionata, la riparazione degli arredi, la pulizia e il ripristino dei vialetti e la mondatura della vegetazione.

Il sindaco Andrea Ballarè ha voluto essere presente nella grande area verde di Sant'Agabio per salutare il personale impegnato nell'intervento e sottolineare l'importanza del progetto.
Il presidente di Assa, avvocato Marcello Marzo, si dice "felice che sia ripresa a pieno ritmo la collaborazione con il carcere di Novara grazie ai nuovi accordi. La durata triennale trasforma un progetto nato come speciale in esempio gestionale di medio periodo".

v.s.

NOVARA - Sono ripartite ieri mattina le Giornate di recupero del patrimonio ambientale realizzate con l'impiego di detenuti della casa circondariale di Novara e coordinate da Assa.  Obiettivo del progetto, praticamente unico in Italia, è di realizzare percorsi di inclusione sociale dedicati al recupero del patrimonio ambientale, del decoro urbano e, da quest'anno, dell'edilizia sociale grazie al lavoro dei detenuti prestato in maniera volontaria. Attraverso il protocollo dalla primavera del 2014 a tutto il 2015 sono state realizzate più di 350 giornate dedicate al recupero del patrimonio ambientale con il coinvolgimento complessivamente di 57 persone.

Quella di ieri è la prima Giornata del nuovo protocollo che ha durata triennale, sino al 2018, e che vede un aumento delle giornate, in quanto si svolgeranno tutti i mercoledì, e  con un maggior numero di soggetti coinvolti: salgono infatti a 9 detenuti volontari partecipanti in permesso premio per ogni giornata.

A supportarli logisticamente e operativamente, oltre al personale Assa, vi sono i nuovi detenuti attivi in Assa, quattro a tempo pieno per un totale di 32 ore e mezza settimanali. 

Il luogo dell’intervento di mercoledì 13 gennaio è stato il parco Giubertoni, compreso tra la via Marco Polo e la via Pacinotti, e l’attività ha previsto il ripristino della staccionata, la riparazione degli arredi, la pulizia e il ripristino dei vialetti e la mondatura della vegetazione.

Il sindaco Andrea Ballarè ha voluto essere presente nella grande area verde di Sant'Agabio per salutare il personale impegnato nell'intervento e sottolineare l'importanza del progetto.
Il presidente di Assa, avvocato Marcello Marzo, si dice "felice che sia ripresa a pieno ritmo la collaborazione con il carcere di Novara grazie ai nuovi accordi. La durata triennale trasforma un progetto nato come speciale in esempio gestionale di medio periodo".

v.s.

 

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