Migranti, nuova gara per 1.300 arrivi e Commissione territoriale a Novara

Migranti, nuova gara per 1.300 arrivi e Commissione territoriale a Novara
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NOVARA - Anno nuovo, nuove misure per l’accoglienza dei cosiddetti “asilanti”. Innanzitutto la notizia che fra qualche settimana non sarà più solo la “Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale” regionale torinese (dispone anche di una sezione, sempre con sede nel capoluogo subalpino) a vagliare le richieste dei richiedenti: il ministro Angelino Alfano, infatti, ha firmato il decreto che istituisce un’altra sezione a Novara. Avrà sede nei locali della Prefettura, come conferma lo stesso prefetto Francesco Paolo Castaldo: «Ci stiamo già attrezzando - dice - ora aspettiamo le nomine ufficiali dei componenti (4, e poi servono gli interpreti, ndr), fra nostro ed altro personale, e anche direttive sulle competenze territoriali». Presumibile che la nuova sezione novarese della Commissione si occuperà di vagliare le richieste di asilo dei migranti accolti nelle province del Piemonte orientale (ovvero, oltre Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola). Si vedrà. 

Di certo si accorceranno i tempi di attesa per i “verdetti”, oggi di diversi mesi (il che è comunque comprensibile, visto che si tratta di “ricostruire” nei dettagli la vita di ogni richiedente asilo, per capire chi davvero fugge da guerre e persecuzioni, cosa non facile visto che spesso si tratta di soggetti senza documenti e “identità”).

Oggi il Novarese accoglie circa 800 “asilanti” , che nel corso dell’anno dovrebbero aumentare. Per far fronte alla situazione la Prefettura («su richiesta del Ministero dell'Interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione - in relazione al perdurante straordinario afflusso di cittadini stranieri che interessa l'intero territorio nazionale») sta provvedendo a rinnovare gli appalti. A fine anno è stata aperta una procedura di gara «finalizzata all'individuazione di più operatori economici ai quali affidare il servizio di prima accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale dalla data presunta del 1° gennaio fino alla data presunta del 31 dicembre 2016».  Numeri pesanti: l’importo totale ammonta a 16.653.000 euro suddiviso in cinque lotti per un totale di 1.300 posti.

Paolo Viviani

leggi i servizi sul Corriere di Novara di giovedì 7 gennaio

NOVARA - Anno nuovo, nuove misure per l’accoglienza dei cosiddetti “asilanti”. Innanzitutto la notizia che fra qualche settimana non sarà più solo la “Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale” regionale torinese (dispone anche di una sezione, sempre con sede nel capoluogo subalpino) a vagliare le richieste dei richiedenti: il ministro Angelino Alfano, infatti, ha firmato il decreto che istituisce un’altra sezione a Novara. Avrà sede nei locali della Prefettura, come conferma lo stesso prefetto Francesco Paolo Castaldo: «Ci stiamo già attrezzando - dice - ora aspettiamo le nomine ufficiali dei componenti (4, e poi servono gli interpreti, ndr), fra nostro ed altro personale, e anche direttive sulle competenze territoriali». Presumibile che la nuova sezione novarese della Commissione si occuperà di vagliare le richieste di asilo dei migranti accolti nelle province del Piemonte orientale (ovvero, oltre Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola). Si vedrà. 

Di certo si accorceranno i tempi di attesa per i “verdetti”, oggi di diversi mesi (il che è comunque comprensibile, visto che si tratta di “ricostruire” nei dettagli la vita di ogni richiedente asilo, per capire chi davvero fugge da guerre e persecuzioni, cosa non facile visto che spesso si tratta di soggetti senza documenti e “identità”).

Oggi il Novarese accoglie circa 800 “asilanti” , che nel corso dell’anno dovrebbero aumentare. Per far fronte alla situazione la Prefettura («su richiesta del Ministero dell'Interno - Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione - in relazione al perdurante straordinario afflusso di cittadini stranieri che interessa l'intero territorio nazionale») sta provvedendo a rinnovare gli appalti. A fine anno è stata aperta una procedura di gara «finalizzata all'individuazione di più operatori economici ai quali affidare il servizio di prima accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale dalla data presunta del 1° gennaio fino alla data presunta del 31 dicembre 2016».  Numeri pesanti: l’importo totale ammonta a 16.653.000 euro suddiviso in cinque lotti per un totale di 1.300 posti.

Paolo Viviani

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