Chiusa Steak House in corso della Vittoria

Chiusa Steak House in corso della Vittoria
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NOVARA- Il ristorante della catena Steack House aperto il 29 novembre in corso della Vittoria ha chiuso l'attività pochi giorni dopo, l'11 dicembre. Ora il Comune di Novara interviene con una nota per spiegare che la chiusura non è dovuta ad una presunta “ordinanza”, che avrebbe “bloccato l’attività” a causa del “traffico superiore alle previsioni in transito sul ponte del canale Quintino Sella”.
"Il Comune, come conferma il Comando della Polizia Locale, non ha emesso alcun provvedimento né ordinanza di chiusura del ponte, - spiega la nota - che – come è stato scritto in alcune ricostruzioni giornalistiche ancora più colorite - non è affatto “pericolante”. Quello che è accaduto ha, al contrario, a che fare con le autorizzazioni di tipo commerciale circa l’attività del locale. Infatti il dirigente dell’ufficio commercio l’11 dicembre ha inviato, tramite Posta Elettronica Certificata, un provvedimento di interruzione dei termini della SCIA relativa all’esercizio di somministrazione, in quanto carente dei presupposti essenziali, e, come spiega l’ufficio,  in particolare: non risulta essere stata, ad oggi, rilasciata alcuna agibilità dei locali sede di esercizio dell’attività; il Sig.Giovanni Porcu, in qualità di legale rappresentante e socio unico della Società Gima Sviluppo Franchising S.R.L., dichiara nell’allegato B della SCIA  di essere in possesso del requisito professionale abilitante alla somministrazione di alimenti e bevande avendo esercitato, per almeno due anni nell’ultimo quinquennio, l’attività di impresa nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande e allegando la visura camerale a comprova di tale dichiarazione. Dall’esame della stessa visura, tuttavia, risulta che la nomina del Sig. Porcu  quale socio unico decorre dal 27.12.2013 e l’inizio dell’attività della Società Gima Sviluppo Franchising S.R.L.  decorre dal 9.01.2014: quindi lo stesso non avrebbe maturato i due anni di anzianità previsti dalla normativa di riferimento. A ciò consegue che dovrà essere nominato un delegato in possesso di un requisito professionale abilitante alla somministrazione alimenti e bevande per poter proseguire l’attività dell’esercizio; non risulta essere stata prodotta la relazione asseverata, sottoscritta da professionista abilitato alla sua redazione, relativa allo studio delle verifiche effettuate per tutte le componenti ambientali e paesaggistiche; nello specifico è richiesta l’integrazione relativamente agli aspetti concernenti: clima acustico, atmosfera e paesaggio, rifiuti, barriere architettoniche; non risulta essere stato prodotto il contratto d’affitto dei locali e dell’area parcheggi. 
L’interruzione dei termini di decorrenza della SCIA non è, ovviamente, un provvedimento definitivo. Una volta prodotta la documentazione richiesta, che come si può facilmente comprendere non è relativa ad aspetti marginali in un procedimento di autorizzazione commerciale,  il locale potrà riprendere la propria attività, cosa che l’amministrazione auspica.
Ma  è necessario sgombrare il campo da equivoci e fraintendimenti e ribadire che la questione del transito sul ponte sul Canale Quintino Sella nulla ha a che fare con l’interruzione dell’attività del ristorante".
v.s.

NOVARA- Il ristorante della catena Steack House aperto il 29 novembre in corso della Vittoria ha chiuso l'attività pochi giorni dopo, l'11 dicembre. Ora il Comune di Novara interviene con una nota per spiegare che la chiusura non è dovuta ad una presunta “ordinanza”, che avrebbe “bloccato l’attività” a causa del “traffico superiore alle previsioni in transito sul ponte del canale Quintino Sella”.
"Il Comune, come conferma il Comando della Polizia Locale, non ha emesso alcun provvedimento né ordinanza di chiusura del ponte, - spiega la nota - che – come è stato scritto in alcune ricostruzioni giornalistiche ancora più colorite - non è affatto “pericolante”. Quello che è accaduto ha, al contrario, a che fare con le autorizzazioni di tipo commerciale circa l’attività del locale. Infatti il dirigente dell’ufficio commercio l’11 dicembre ha inviato, tramite Posta Elettronica Certificata, un provvedimento di interruzione dei termini della SCIA relativa all’esercizio di somministrazione, in quanto carente dei presupposti essenziali, e, come spiega l’ufficio,  in particolare: non risulta essere stata, ad oggi, rilasciata alcuna agibilità dei locali sede di esercizio dell’attività; il Sig.Giovanni Porcu, in qualità di legale rappresentante e socio unico della Società Gima Sviluppo Franchising S.R.L., dichiara nell’allegato B della SCIA  di essere in possesso del requisito professionale abilitante alla somministrazione di alimenti e bevande avendo esercitato, per almeno due anni nell’ultimo quinquennio, l’attività di impresa nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande e allegando la visura camerale a comprova di tale dichiarazione. Dall’esame della stessa visura, tuttavia, risulta che la nomina del Sig. Porcu  quale socio unico decorre dal 27.12.2013 e l’inizio dell’attività della Società Gima Sviluppo Franchising S.R.L.  decorre dal 9.01.2014: quindi lo stesso non avrebbe maturato i due anni di anzianità previsti dalla normativa di riferimento. A ciò consegue che dovrà essere nominato un delegato in possesso di un requisito professionale abilitante alla somministrazione alimenti e bevande per poter proseguire l’attività dell’esercizio; non risulta essere stata prodotta la relazione asseverata, sottoscritta da professionista abilitato alla sua redazione, relativa allo studio delle verifiche effettuate per tutte le componenti ambientali e paesaggistiche; nello specifico è richiesta l’integrazione relativamente agli aspetti concernenti: clima acustico, atmosfera e paesaggio, rifiuti, barriere architettoniche; non risulta essere stato prodotto il contratto d’affitto dei locali e dell’area parcheggi. 
L’interruzione dei termini di decorrenza della SCIA non è, ovviamente, un provvedimento definitivo. Una volta prodotta la documentazione richiesta, che come si può facilmente comprendere non è relativa ad aspetti marginali in un procedimento di autorizzazione commerciale,  il locale potrà riprendere la propria attività, cosa che l’amministrazione auspica.
Ma  è necessario sgombrare il campo da equivoci e fraintendimenti e ribadire che la questione del transito sul ponte sul Canale Quintino Sella nulla ha a che fare con l’interruzione dell’attività del ristorante".
v.s.

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