Emozioni e magia al “Concerto per Alessia”

Emozioni e magia al “Concerto per Alessia”
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NOVARA – Un teatro interamente ricoperto dal colore giallo del girasole, il fiore preferito della piccola grande Alessia Mairati, da cui, già più di 10 anni fa, è nato tutto.
La sua stella, da lassù, ha, infatti, condotto il suo papà, Giovanni, nel realizzare quelli che erano i suoi sogni: sogni veri di una piccola grande donna, che, a 17 anni compiuti da sei mesi, già aveva ben delineati nella sua mente: aiutare i bambini in difficoltà dei Paesi più poveri, partendo dal Paese che le aveva rapito il cuore, l’Ecuador e dalla città dove aveva trascorso molti mesi in quel 2003-2004, Quito.

NOVARA – Un teatro interamente ricoperto dal colore giallo del girasole, il fiore preferito della piccola grande Alessia Mairati, da cui, già più di 10 anni fa, è nato tutto.
La sua stella, da lassù, ha, infatti, condotto il suo papà, Giovanni, nel realizzare quelli che erano i suoi sogni: sogni veri di una piccola grande donna, che, a 17 anni compiuti da sei mesi, già aveva ben delineati nella sua mente: aiutare i bambini in difficoltà dei Paesi più poveri, partendo dal Paese che le aveva rapito il cuore, l’Ecuador e dalla città dove aveva trascorso molti mesi in quel 2003-2004, Quito.

E’ stato come sempre un successo il “Concerto per Alessia”, andato in scena venerdì sera 11 dicembre al Teatro Coccia di Novara, edizione numero 11 della manifestazione. Erano presenti davvero in tanti (volatilizzati in pochi giorni i quasi 900 biglietti disponibili), dai volontari dell’esercito del girasole, tra cui sempre più giovani e giovanissimi, un esercito capitanato dal motore inesauribile di Giovanni Mairati, ormai il ‘comandante’ a moltissime autorità. Tra loro il sindaco Andrea Ballarè, il prefetto Francesco Paolo Castaldo, il presidente della Fondazione Comunità del Novarese onlus, Cesare Ponti e poi, anche lui un volontario dell’associazione, un vero e proprio campione del Novara calcio, campione dentro e fuori il campo, Paolo Faragò.

Un pubblico che, dal primo all’ultimo minuto, ha applaudito a quanto fatto dall’associazione in questi anni, a Novara (dalla Pinetina Alessia all’aiuto all’Angsa, passando per l’asilo Alessia di San Rocco a molto altro) e in Italia (Liguria, Sardegna, Abruzzo e non solo) e nel mondo, dal Burundi all’India e… prossimamente, dove si voleva arrivare, in Ecuador. Applauditissimo anche il gruppo protagonista della serata, il Brotherhood Gospel Choir, diretto da Paolo Viana.

A condurre la serata, il giornalista e artista Gianni Dal Bello, direttore, tra l’altro, della rivista “InformAle”, legata all’associazione e alle notizie positive. Da Dal Bello, tra l’altro, anche un appello al sindaco, affinché il gruppo possa tornare con il suo festival e i suoi laboratori a Novara. Da qualche tempo, infatti, il Gospel Festival si svolge altrove, in particolare a Borgomanero e a Cerano.

Nella serata, oltre ai brani del gruppo diretto da Viana e a brani tipicamente natalizi, anche la lettura di stralci di mail inviate da Alessia nei suoi mesi in Ecuador. Mail dalle quali emerge la grande forza della ragazza e la sua incredibile crescita, da giovane 16enne a grande donna. Mail che, chi volesse, può trovare anche nei due libri dedicati all’associazione, “Il Diario della Casa dei Girasoli” e “I girasoli di Alessia”, oltre che direttamente sul sito web dell’associazione, www.casalessia.net.
Mail da cui papà Giovanni ha preso grande forza, portando a compimento ciò che Alessia avrebbe voluto fare da grande, se un giorno del luglio del 2004 un incidente aereo non avesse posto fine alla sua ancor breve vita. Applauditissimo papà Giovanni, come anche gli harleysti degli Nrb, realtà che ha iniziato a collaborare con Casa Alessia dallo scorso luglio. Una sinergia che ha già dato frutti importanti, come il calendario di Natale, in vendita in queste settimane.
Sul palco anche la madrina di Casa Alessia, l’onorevole Catia Polidori, che da Città di Castello, in provincia di Perugia, è riuscita a entrare in contatto con la magia del popolo in giallo.
Gran finale con “Oh happy day”, che ha visto sul palco tutti i bambini dell’asilo Alessia di San Rocco e una platea, così come i palchetti, tutta in piedi ad applaudire a ritmo di musica e a intonare ogni nota del brano. Ultime immagini quelle di Casa Alessia e delle Harley degli Nrb.

Monica Curino

 

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