Lunedì un minuto di silenzio in università per la dottoressa Fossaceca. Il cordoglio del vescovo
NOVARA – La Farnesina, in merito alla rapina che, in Kenya, ha visto l’uccisione della dottoressa Rita Fossaceca, il ferimento del padre, a quanto risulterebbe anche della madre, e di due infermiere, anche loro novaresi, è in stretto contatto con le autorità locali. Il ministro Paolo Gentiloni esprime cordoglio. “Le mie più sincere condoglianze e il mio pensiero alla famiglia della signora Fossaceca, una persona che so essere molto amata e rispettata per la sua profonda dedizione e il suo impegno a difesa dei più deboli, malati e donne in territorio africano”.
Le due infermiere rientreranno probabilmente a Novara mercoledì, mentre la salma della dottoressa tornerà più tardi in Italia, insieme allo zio sacerdote e ai genitori, tutti ancora ricoverati in ospedale, in condizioni non preoccupanti. Il feretro arriverà a Trivento, la località di Campobasso di dove era originaria la dottoressa, dove si svolgeranno le esequie.
NOVARA – La Farnesina, in merito alla rapina che, in Kenya, ha visto l’uccisione della dottoressa Rita Fossaceca, il ferimento del padre, a quanto risulterebbe anche della madre, e di due infermiere, anche loro novaresi, è in stretto contatto con le autorità locali. Il ministro Paolo Gentiloni esprime cordoglio. “Le mie più sincere condoglianze e il mio pensiero alla famiglia della signora Fossaceca, una persona che so essere molto amata e rispettata per la sua profonda dedizione e il suo impegno a difesa dei più deboli, malati e donne in territorio africano”.
Le due infermiere rientreranno probabilmente a Novara mercoledì, mentre la salma della dottoressa tornerà più tardi in Italia, insieme allo zio sacerdote e ai genitori, tutti ancora ricoverati in ospedale, in condizioni non preoccupanti. Il feretro arriverà a Trivento, la località di Campobasso di dove era originaria la dottoressa, dove si svolgeranno le esequie.
Intanto lettera di cordoglio da parte del vescovo, monsignor Franco Giulio Brambilla, ai famigliari della donna, al professor Alessandro Carriero, direttore di Radiologia e ai colleghi di tutto l’ospedale e dell’associazione For Life. “Mi unisco al Vostro dolore per la scomparsa della carissima dottoressa Rita Fossaceca, uccisa in Kenya nel corso di un evento drammatico. Alla violenza disumana, che fa breccia improvvisamente nelle nostre vite e colpisce al cuore i nostri affetti più cari, allo sconforto e al dolore che ne segue, prego perché prevalga, per quanto difficile, la speranza. E, con essa, il desiderio di bene che è in ciascuno di noi. Come Vescovo e Pastore di questa comunità diocesana, vi esprimo non solo il mio personale cordoglio per la scomparsa di Rita, ma anche quello dell’intera comunità, tenendo vivo il suo esempio di donna e di cristiana. In un luogo martoriato, com’è il continente africano, Rita lavorava per creare e dare amore, fiducia e speranza a tante persone, soprattutto, a quei bimbi dell’ orfanotrofio di Mijomboni, per i quali l’esistenza sembrava già segnata, ma a cui l’indimenticabile Rita invece ha donato tutta se stessa. Per questo prego con voi, con la sua famiglia, con i feriti dell’evento tragico: non disperdiamo questo patrimonio che Rita ci lascia e che brilla oggi più che mai negli occhi di quei bimbi kenyoti per i quali si è spesa con tutta se stessa. Il Signore Gesù, nel quale Rita fermamente credeva, ravvivi la nostra fede, rafforzi il nostro amore, lo stesso che la nostra Rita portava con sé e donava a tutti. Fino all’estremo sacrificio, in cui si compendia tutta la sua vita. Vi abbraccio con affetto”.
L’onorevole novarese Gaetano Nastri: «Siamo di fronte a un atto di autentiche barbarie, assolutamente inconcepibile perché sono state colpite persone che erano in Kenia solo a fare del bene»: così l’on. Gaetano Nastri commenta l’omicidio della professoressa Rita Fossaceca e il ferimento delle due infermiere Monica Zanellato e Paola Lenghini.
«Tre persone – continua Nastri – che utilizzavano il proprio tempo libero, sacrificando le fede, per aiutare i bambini bisognosi: un esempio di alta umanità, che è stato stroncato nel modo più folle. Sono sicuro tuttavia che questo gesto insensato non farà venir meno la volontà di continuare nell’opera di aiuto nei confronti di chi più ne ha bisogno. Anzi, ora c’è un motivo in più: onorare la memoria della professoressa Fossaceca».
Il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Cesare Emanuel, intanto, ha disposto che domani, lunedì 30 novembre, alle 12, tutte le attività accademiche e amministrative vengano sospese per onorare con un minuto di silenzio la memoria della ricercatrice, barbaramente uccisa in Kenya.
mo.c.
Per saperne di più leggi lo speciale sul Corriere di Novara in edicola 30 novembre