L’Ex Macello non lo vuole nessuno

L’Ex Macello non lo vuole nessuno
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NOVARA- Per la seconda volta il bando del Comune di Novara per acquistare l’area dell’ex Macello, in piazza Pasteur è andato deserto. Nonostante un notevole ribasso (dall’iniziale cifra di 3 milioni e 636 milioni di euro a quella di 2 milioni e 908mila e rotti), nessun operatore si è fatto avanti. 

Così lunedì il Comune ha preso atto che, per la seconda volta dopo quella del 26 maggio scorso, l’asta è andata deserta. Nessuno si è fatto avanti (per altro erano stato avanzate quattro manifestazioni di interesse che non hanno avuto un seguito), nonostante la clausola di salvaguardia che garantiva uno sconto fino a 200mila euro se le opere di bonifica dell’area, suolo e sottosuolo, dovessero superare i 600mila euro.

Probabilmente a frenare l’interessi degli imprenditori è stato proprio il problema di bonificare il sito, soprattutto di definire la cifra definitiva che sarà necessaria per risolvere completamente la situazione, partendo dal presupposto che già il Comune stesso per ripulirla ha già investito oltre 80mila euro.

Adesso? La palla torna al Comune di Novara che dovrà capire che via seguire e dove intervenire per rendere più appetibile un’area comunque centrale.

Anche il bando relativo a possibili manifestazioni d’interesse legate al Castello Sforzesco sarebbe dovuto scadere lunedì scorso, ma la scadenza è stata differita al prossimo 9 dicembre.

Le manifestazioni d’interesse riguarderanno, in questo caso, tutti quei  soggetti intenzionati ad usufruire della struttura del Comune in concessione d’uso e gestione per almeno dieci anni.

s.d.

NOVARA- Per la seconda volta il bando del Comune di Novara per acquistare l’area dell’ex Macello, in piazza Pasteur è andato deserto. Nonostante un notevole ribasso (dall’iniziale cifra di 3 milioni e 636 milioni di euro a quella di 2 milioni e 908mila e rotti), nessun operatore si è fatto avanti. 

Così lunedì il Comune ha preso atto che, per la seconda volta dopo quella del 26 maggio scorso, l’asta è andata deserta. Nessuno si è fatto avanti (per altro erano stato avanzate quattro manifestazioni di interesse che non hanno avuto un seguito), nonostante la clausola di salvaguardia che garantiva uno sconto fino a 200mila euro se le opere di bonifica dell’area, suolo e sottosuolo, dovessero superare i 600mila euro.

Probabilmente a frenare l’interessi degli imprenditori è stato proprio il problema di bonificare il sito, soprattutto di definire la cifra definitiva che sarà necessaria per risolvere completamente la situazione, partendo dal presupposto che già il Comune stesso per ripulirla ha già investito oltre 80mila euro.

Adesso? La palla torna al Comune di Novara che dovrà capire che via seguire e dove intervenire per rendere più appetibile un’area comunque centrale.

Anche il bando relativo a possibili manifestazioni d’interesse legate al Castello Sforzesco sarebbe dovuto scadere lunedì scorso, ma la scadenza è stata differita al prossimo 9 dicembre.

Le manifestazioni d’interesse riguarderanno, in questo caso, tutti quei  soggetti intenzionati ad usufruire della struttura del Comune in concessione d’uso e gestione per almeno dieci anni.

s.d.

 

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