Insultò un’agente della Polizia: chiesti 9 mesi

Insultò un’agente della Polizia: chiesti 9 mesi
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NOVARA, 15 NOV – Ha chiesto 9 mesi di reclusione, in Tribunale a Novara, il pm per un carabiniere di 71 anni, in pensione, alla sbarra per oltraggio a pubblico ufficiale, in particolare a due agenti della Polizia, e per aver esibito un distintivo non autorizzato.

I fatti al centro del processo sono accaduti il primo luglio 2010 nello studio legale B.B.D. (Bossi, Buscaglia, Dulio). Quel giorno era dovuta intervenire la Polizia. Il marito di una cliente, l’odierno imputato, voleva avere informazioni e documenti riguardanti una causa della moglie. Quando gli è stato risposto che i documenti e le pratiche vengono consegnate solo ai diretti interessati, stando all’accusa, l’uomo avrebbe dato in escandescenza. Da qui la chiamata alla Polizia. Una discussione accesa e che avrebbe visto poi il 71enne prendersela con i due poliziotti, in particolare con una donna in divisa, offesa, a quanto risulta, perché donna. In una delle prime udienze erano stati ascoltati anche i legali dello studio. Stando alle testimonianze, il 71enne avrebbe detto frasi poco carine, soprattutto all’agente donna: «le donne sono belle o intelligenti, quelle belle devono dedicarsi ad altre professioni, che diano sollazzo agli uomini». L’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Ruffier, rigetta ogni accusa, come ha sostenuto in un’udienza dello scorso maggio. «Non ho mai offeso nessuno – aveva detto - e certo non volevo offendere le donne. Gli agenti non hanno detto la verità». Sentenza a fine novembre.

mo.c.


NOVARA – Ha chiesto 9 mesi di reclusione, in Tribunale a Novara, il pm per un carabiniere di 71 anni, in pensione, alla sbarra per oltraggio a pubblico ufficiale, in particolare a due agenti della Polizia, e per aver esibito un distintivo non autorizzato.

I fatti al centro del processo sono accaduti il primo luglio 2010 nello studio legale B.B.D. (Bossi, Buscaglia, Dulio). Quel giorno era dovuta intervenire la Polizia. Il marito di una cliente, l’odierno imputato, voleva avere informazioni e documenti riguardanti una causa della moglie. Quando gli è stato risposto che i documenti e le pratiche vengono consegnate solo ai diretti interessati, stando all’accusa, l’uomo avrebbe dato in escandescenza. Da qui la chiamata alla Polizia. Una discussione accesa e che avrebbe visto poi il 71enne prendersela con i due poliziotti, in particolare con una donna in divisa, offesa, a quanto risulta, perché donna. In una delle prime udienze erano stati ascoltati anche i legali dello studio. Stando alle testimonianze, il 71enne avrebbe detto frasi poco carine, soprattutto all’agente donna: «le donne sono belle o intelligenti, quelle belle devono dedicarsi ad altre professioni, che diano sollazzo agli uomini». L’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Ruffier, rigetta ogni accusa, come ha sostenuto in un’udienza dello scorso maggio. «Non ho mai offeso nessuno – aveva detto - e certo non volevo offendere le donne. Gli agenti non hanno detto la verità». Sentenza a fine novembre.

mo.c.


 

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