Tumore al seno, Galliate all’avanguardia
GALLIATE - Ogni giorno viene diagnosticato un nuovo tumore al seno. E il range di età delle donne colpite è purtroppo ampissimo: dai 27 agli 84 anni. Nel solo mese di ottobre, all’Azienda ospedaliera universitaria “Maggiore della carità” di Novara, sono state eseguite 1909 prestazioni senologiche; 1822 a settembre. E sulle 102 pazienti che hanno fatto ricorso alla diagnostica senologica in 41 giorni lavorativi, 39 hanno avuto una diagnosi di cancro. Dati pesanti, quelli forniti dal direttore della Struttura complessa di Radiologia dell’Azienda ospedaliera Alessandro Carriero. Ma va anche detto - come evidenziato dal responsabile della Struttura di Senologia Roberto Franchini - che «le prognosi sono sempre in miglioramento». Ecco perché la prevenzione, fin dalle sue primissime fasi, diventa fondamentale. E da oggi l’Azienda ospedaliera novarese - e nello specifico la sede di Galliate - ha, in questo delicato ambito d’intervento, una marcia in più. Grazie al progetto “Proteus donna” - e alla Fondazione “Edo ed Elvo Tempia” che lo sostiene - si è infatti potuta dotare di due mammografi digitali diretti in tomo sintesi, che permettono il perfezionamento della qualità diagnostica nell’ambito di un servizio senologico di eccellenza (anche come tempi di attesa: sei giorni per la senologia clinica, 20 per la mammografia, sette per gli approfondimenti bioptici, un mese al massimo per gli interventi). Si tratta, come ha sottolineato il professor Carriero, di strumenti di nuovissima generazione «che consentono una sempre maggiore accuratezza diagnostica realizzando mammografie in 3D, con la possibilità di “sezionare” la ghiandola mammaria in più fette. In sostanza, funzionano come delle Tac». I due mammografi sono installati presso la Struttura complessa di Radiologia, nelle sedi di Novara e di Galliate, che nello specifico diventa il centro operativo dello screening mammografico. E proprio a Galliate, ieri mattina, c’è stata la presentazione ufficiale. «Si è scelto Galliate come centro del progetto perché è sempre stato all’avanguardia nella radiodiagnostica senologica», ha ricordato il direttore generale dell’Aou “Maggiore della Carità” Mario Minola. Il progetto è stato reso possibile grazie all’intervento della fondazione “Tempia” che, come ha spiegato la referente locale Silvia Fonio Boroli «opera, in sinergia con le aziende ospedaliere, in modo operativo ed erogativo e si integra alla sanità pubblica come valore necessario e valore aggiunto».
Il progetto “Proteus Donna” è promosso dalla Regione Piemonte ed è uno studio della durata triennale condotto nell’ambito del programma regionale di screening dei tumori “Prevenzione Serena”. «Un progetto - ha detto il direttore della fondazione, Pietro Presti - che abbiamo sposato subito, consapevoli del fatto che, in questi ambiti, la diagnosi è altrettanto importante quanto la terapia».
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Galliate Davide Ferrari: «Fa piacere vedere nuovi investimenti da parte dell’Azienda ospedaliera sulla sede di Galliate, un ospedale che continua a cambiare pelle per diventare sempre di più un centro d’eccellenza in specifiche discipline».
Laura Cavalli
GALLIATE - Ogni giorno viene diagnosticato un nuovo tumore al seno. E il range di età delle donne colpite è purtroppo ampissimo: dai 27 agli 84 anni. Nel solo mese di ottobre, all’Azienda ospedaliera universitaria “Maggiore della carità” di Novara, sono state eseguite 1909 prestazioni senologiche; 1822 a settembre. E sulle 102 pazienti che hanno fatto ricorso alla diagnostica senologica in 41 giorni lavorativi, 39 hanno avuto una diagnosi di cancro. Dati pesanti, quelli forniti dal direttore della Struttura complessa di Radiologia dell’Azienda ospedaliera Alessandro Carriero. Ma va anche detto - come evidenziato dal responsabile della Struttura di Senologia Roberto Franchini - che «le prognosi sono sempre in miglioramento». Ecco perché la prevenzione, fin dalle sue primissime fasi, diventa fondamentale. E da oggi l’Azienda ospedaliera novarese - e nello specifico la sede di Galliate - ha, in questo delicato ambito d’intervento, una marcia in più. Grazie al progetto “Proteus donna” - e alla Fondazione “Edo ed Elvo Tempia” che lo sostiene - si è infatti potuta dotare di due mammografi digitali diretti in tomo sintesi, che permettono il perfezionamento della qualità diagnostica nell’ambito di un servizio senologico di eccellenza (anche come tempi di attesa: sei giorni per la senologia clinica, 20 per la mammografia, sette per gli approfondimenti bioptici, un mese al massimo per gli interventi). Si tratta, come ha sottolineato il professor Carriero, di strumenti di nuovissima generazione «che consentono una sempre maggiore accuratezza diagnostica realizzando mammografie in 3D, con la possibilità di “sezionare” la ghiandola mammaria in più fette. In sostanza, funzionano come delle Tac». I due mammografi sono installati presso la Struttura complessa di Radiologia, nelle sedi di Novara e di Galliate, che nello specifico diventa il centro operativo dello screening mammografico. E proprio a Galliate, ieri mattina, c’è stata la presentazione ufficiale. «Si è scelto Galliate come centro del progetto perché è sempre stato all’avanguardia nella radiodiagnostica senologica», ha ricordato il direttore generale dell’Aou “Maggiore della Carità” Mario Minola. Il progetto è stato reso possibile grazie all’intervento della fondazione “Tempia” che, come ha spiegato la referente locale Silvia Fonio Boroli «opera, in sinergia con le aziende ospedaliere, in modo operativo ed erogativo e si integra alla sanità pubblica come valore necessario e valore aggiunto».
Il progetto “Proteus Donna” è promosso dalla Regione Piemonte ed è uno studio della durata triennale condotto nell’ambito del programma regionale di screening dei tumori “Prevenzione Serena”. «Un progetto - ha detto il direttore della fondazione, Pietro Presti - che abbiamo sposato subito, consapevoli del fatto che, in questi ambiti, la diagnosi è altrettanto importante quanto la terapia».
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Galliate Davide Ferrari: «Fa piacere vedere nuovi investimenti da parte dell’Azienda ospedaliera sulla sede di Galliate, un ospedale che continua a cambiare pelle per diventare sempre di più un centro d’eccellenza in specifiche discipline».
Laura Cavalli