La variante per rilanciare l’area sud di Trecate
TRECATE - Il Consiglio comunale, lo scorso 30 settembre, ha approvato una variante parziale al Piano regolatore che apporta una quarantina di modifiche allo strumento di programmazione urbanistica della città.
«Si tratta di una variante parziale – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Rosina – che non modifica la struttura generale del Piano regolatore, ma accoglie le istanze dei cittadini e recepisce le modifiche imposte dal alcune norme nazionali e regionali. Fra gli obiettivi principali il rilancio dell’area Sud e l’incremento delle superfici per le attività economiche allo scopo di creare nuovi posti di lavoro».
Per quel che riguarda l’area Sud, dove prima erano previsti tre piani esecutivi e gli interventi sulle due aree più ad est avrebbero potuto partire solo dopo quelli nell’area ad ovest (posta più vicino all’area già abitata), «ora sono previsti cinque piani – ha precisato Rosina – e gli interventi nelle aree ad ovest devono sempre partire per primi, ma non viene esclusa la possibilità di far partire prima gli interventi nelle aree ad est previo parere favorevole dell’Amministrazione comunale».
La variante, inoltre, prevede: la possibilità di trasformare in residenziali alcuni nuclei rurali (cascine) presenti all’interno dell’abitato; la modifica della viabilità restituendo ai proprietari tratti prima destinati a strada; la realizzazione in aree artigianali dismesse (es. piccoli capannoni) di attività di interesse collettivo (palestre, scuole di ballo, baby parking, ecc.); l’insediamento, secondo quanto già previsto dalla legge regionale, di impianti per la lavorazione e commercializzazione di prodotti agricoli nelle aree rurali.
«Abbiamo preso atto – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica - della situazione economica contingente e della realtà che gli stessi cittadini ci hanno segnalato. Nell'ambito delle competenze del Comune abbiamo deciso di fare il possibile per mettere ordine nel Piano regolatore e nel regolamento edilizio comunale, al fine di generare opportunità di sviluppo per la comunità, una crescita che da sempre immaginiamo coerente con un potenziamento dei servizi e delle infrastrutture per non incidere negativamente sulla qualità della vita dei cittadini».
La variante, accolta positivamente da tutta la maggioranza, ha invece diviso la minoranza che solo in parte si è schierata a favore.
I consiglieri Giorgio Capoccia e Andrea Crivelli hanno deciso di abbandonare l’aula consiliare «perchè – hanno affermato – la documentazione e le spiegazioni fornite sono carenti e sembra trattarsi di una semplice operazione di campagna elettorale fatta in fretta e furia».
«La mancanza di un maggior coinvolgimento dei consiglieri e il ritardo nella consegna della documentazione» sono state lamentate anche dal consigliere Roberto Varisco che ha anche proposto alcune modifiche al testo. La possibilità di apportare modifiche è stata però respinta, per motivi tecnici, dal Consiglio che ha invitato Varisco a presentarle come osservazioni (come concesso a tutti i cittadini entro il periodo previsto dalla normativa).
La variante, dunque, è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza e dei consiglieri di opposizione Federico Binatti e Tiziano Casellino; contrario Varisco; fuori dall’aula Capoccia e Crivelli (assenti alla seduta consigliare Rossano Canetta e Edoardo Locarni).
Daniela Uglietti
TRECATE - Il Consiglio comunale, lo scorso 30 settembre, ha approvato una variante parziale al Piano regolatore che apporta una quarantina di modifiche allo strumento di programmazione urbanistica della città.
«Si tratta di una variante parziale – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Rosina – che non modifica la struttura generale del Piano regolatore, ma accoglie le istanze dei cittadini e recepisce le modifiche imposte dal alcune norme nazionali e regionali. Fra gli obiettivi principali il rilancio dell’area Sud e l’incremento delle superfici per le attività economiche allo scopo di creare nuovi posti di lavoro».
Per quel che riguarda l’area Sud, dove prima erano previsti tre piani esecutivi e gli interventi sulle due aree più ad est avrebbero potuto partire solo dopo quelli nell’area ad ovest (posta più vicino all’area già abitata), «ora sono previsti cinque piani – ha precisato Rosina – e gli interventi nelle aree ad ovest devono sempre partire per primi, ma non viene esclusa la possibilità di far partire prima gli interventi nelle aree ad est previo parere favorevole dell’Amministrazione comunale».
La variante, inoltre, prevede: la possibilità di trasformare in residenziali alcuni nuclei rurali (cascine) presenti all’interno dell’abitato; la modifica della viabilità restituendo ai proprietari tratti prima destinati a strada; la realizzazione in aree artigianali dismesse (es. piccoli capannoni) di attività di interesse collettivo (palestre, scuole di ballo, baby parking, ecc.); l’insediamento, secondo quanto già previsto dalla legge regionale, di impianti per la lavorazione e commercializzazione di prodotti agricoli nelle aree rurali.
«Abbiamo preso atto – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica - della situazione economica contingente e della realtà che gli stessi cittadini ci hanno segnalato. Nell'ambito delle competenze del Comune abbiamo deciso di fare il possibile per mettere ordine nel Piano regolatore e nel regolamento edilizio comunale, al fine di generare opportunità di sviluppo per la comunità, una crescita che da sempre immaginiamo coerente con un potenziamento dei servizi e delle infrastrutture per non incidere negativamente sulla qualità della vita dei cittadini».
La variante, accolta positivamente da tutta la maggioranza, ha invece diviso la minoranza che solo in parte si è schierata a favore.
I consiglieri Giorgio Capoccia e Andrea Crivelli hanno deciso di abbandonare l’aula consiliare «perchè – hanno affermato – la documentazione e le spiegazioni fornite sono carenti e sembra trattarsi di una semplice operazione di campagna elettorale fatta in fretta e furia».
«La mancanza di un maggior coinvolgimento dei consiglieri e il ritardo nella consegna della documentazione» sono state lamentate anche dal consigliere Roberto Varisco che ha anche proposto alcune modifiche al testo. La possibilità di apportare modifiche è stata però respinta, per motivi tecnici, dal Consiglio che ha invitato Varisco a presentarle come osservazioni (come concesso a tutti i cittadini entro il periodo previsto dalla normativa).
La variante, dunque, è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza e dei consiglieri di opposizione Federico Binatti e Tiziano Casellino; contrario Varisco; fuori dall’aula Capoccia e Crivelli (assenti alla seduta consigliare Rossano Canetta e Edoardo Locarni).
Daniela Uglietti